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Appuntamenti

Nuove prospettive in Antropologia ed Evoluzione

Cosa "bolle in pentola" in Antropologia' Temi sempreverdi riprendono vigore (il concetto e l'uso del termine razza), metodologie innovative rinnovano profondamente le prospettive della ricerca in Antropologia (come l'Anatomia Digitale) e le enormi possibilitą di comunicare legate agli sviluppi dell'ICT si affacciano sulla scena (la condivisione delle conoscenze). In tutto questo, gli Antropologi continuano a discutere e a ridefinire il loro ambito culturale e disciplinare.

Dettagli

Questi sono i punti al centro dell'evento 2014: Nuove Prospettive in Antropologia ed Evoluzione. La partecipazione č libera, ma si chiede a chi fosse interessato di inviare un email a isita@isita-org.com.

La prima sessione (11 dicembre, dalle 14:30) "C'č ancora posto per il termine razza nella costituzione italiana'" sarą coordinata da Maria Enrica Danubio (Universitą di L'Aquila) e Pietro Greco (Giornalista), con interventi di programmati di Gianfranco Biondi (Universitą di L'Aquila), Andrea Cerroni (Universitą di Milano), Pietro Greco (Giornalista), Giorgio Manzi (Sapienza Universitą di Roma), Giovanna Montella (Sapienza Universitą di Roma) e Olga Rickards (Universitą Tor Vergata). Nella prima parte verrą presentato il documento dell'Istituto Italiano di Antropologia che analizza possibilitą, problemi e possibili soluzioni di modifica dell'articolo 3 della Costituzione italiana, lą dove questo recita: "Tutti i cittadini hanno pari dignitą sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali". Sarą seguito da interventi mirati a fornire le basi per lo sviluppo, nella seconda parte, della discussione aperta a tutti gli interessati, esperti e non. Obiettivo della sessione č quello di individuare linee, livelli e modalitą comuni di intervento per incidere costruttivamente sulla diffusione di una corretta conoscenza e concezione della diversitą umana.

Il giorno 12 dicembre sarą dedicato alle interazioni tra antropologia evoluzionistica, paleontologia, e medicina. Nella sessione "Anatomia digitale, dalla paleontologia alla medicina" coordinata da Emiliano Bruner (CENIEH, Burgos, Spagna), i paleontologi Markus Bastir (Museo Nacional de Ciencias Naturales CSIC, Madrid, Spagna), Luca Fiorenza (University of New England, Armidale, Australia) e Paolo Piras (Sapienza Universitą di Roma) racconteranno di come, essendosi specializzati in tecniche di anatomia digitale e morfometria computerizzata, hanno trovato applicazioni dei loro metodi in campi biomedici. Medici e paleontologi hanno obiettivi differenti, ma oggi utilizzano le stesse tecniche, e sono interessati agli stessi processi. Da qui, l'integrazione tra la visione a lungo termine dell'evoluzione e quella a breve termine del contesto clinico e diagnostico. Nel pomeriggio si svolgerą una tavola rotonda che amplierą la discussione.

Nella mattina del 13 dicembre, nella sessione "Accesso aperto alla conoscenza" verrą affrontato il tema dell'Open Access nella sua accezione pił ampia: accesso ai contenuti delle pubblicazioni e ai dati in ambito sia scientifico che divulgativo, senza trascurare le implicazioni a livello sociale. Dopo un'introduzione generale da parte di Pietro Greco (La conoscenza aperta come bene comune), Vittorio Alvino (Openpolis, Roma) aprirą una finestra sull'importanza dei dati aperti per conoscere e valutare le attivitą a livello istituzionale. Verranno poi affrontati casi studio in ambito nazionale (Giancarlo Nonnoi e Giuseppe Vona, Universitą di Cagliari) e non solo (Digitalizzare gli archivi dei poteri tradizionali in Africa occidentale, Mariano Pavanello, Sapienza Universitą di Roma). Giovanni Destro Bisol (Istituto Italiano di Antropologia) presenterą l'iniziativa Oasis (Open Access Institutes), recentemente lanciata dall'Istituto Italiano di Antropologia per favorire l'accesso aperto alle pubblicazioni e ai dati, sia scientifici che amministrativi. Nella tavola rotonda "La conoscenza aperta negli Istituti culturali e scientifici del Lazio" si farą il punto della situazione nella nostra regione coinvolgendo rappresentanti di importanti istituzioni (CNR, INFN, Fondazione Basso, Societą Geografica Italiana) e della Scuola.

Il pomeriggio del 13 dicembre il meeting verrą chiuso dalla sessione "La struttura disciplinare dell'antropologia: da una visione unitaria a una frammentazione euristica" coordinata da Bernardino Fantini (Universitč de Geneve). L'antropologia, prima della divisione rigida fra fisica e culturale o sociale, aveva un carattere unitario, toccando tutti i possibili 'discorsi sulla specie umana'. Le sue diverse componenti durante il Novecento si sono consolidate in discipline distinte, anche molto diverse fra loro, per metodo e principi esplicativi. Questa frammentazione disciplinare č stata tuttavia estremamente euristica, produttrice di nuove conoscenze, che tuttavia permettono ora e per molti aspetti richiedono una 'nuova sintesi': la possibilitą di utilizzare i metodi e i concetti provenienti da discipline diverse per ricostruire un'immagine unitaria della specie umana, delle sue origini e della sua evoluzione biologica, psicologica e culturale, che era stata il progetto dell'antropologia al momento della sua creazione come disciplina autonoma. Discutono, insieme al coordinatore, Giovanni Cerro (Fondazione Collegio San Carlo di Modena), Antonello Lavergata (Universitą di Modena), Maria Enrica Danubio (Universitą de l'Aquila), Marta Licata (Universitą di Varese) e Vallori Rasini (Universitą di Modena).

Quando e dove

Inizio: 11/12/2014
Fine: 13/12/2014

Orto Botanico, sala dell'Aranciera
Largo Cristina di Svezia 24 Roma (RM), Italy

Ulteriori informazioni

http://sites.google.com/site/annualmeetingisita/2014