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Semeiotica Biofisica

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Descrizione: In questo sito è illustrata una originale semeiotica fisica - cenerentola tra le numerose discipline mediche - nata dalla obsoleta Percussione Ascoltata e resa possibile dalla Riflesso-Diagnostica Percusso Ascoltatoria. La originale semeiotica fisica studia il caos deterministico delle oscillazioni macroscopiche dei vari sistemi biologici, provocate dalle fluttuazioni autoctone, stocastiche delle varie strutture microcircolatorie relative. La Semeiotica Biofisica, ospitata sul NEJM e sul BMJ, tra gli altri numerosi siti di mondiale risonanza, permette al medico di osservare finalmente eventi biologico-molecolari finora impossibili da valutare con la tradizionale semeiotica fisica. Le scoperte più significative sono una citopatia mitocondriale conditio sine qua non delle principali patologie umane, le varie costituzioni, che rendono possibile le differenti patologie e primo fra tutto il Terreno Oncologico, in presenza del quale è possibile la carcinogenesi! Unico strumento richiesto: il fonendoscopio!
http://www.semeioticabiofisica.it

Data Inserimento: 07/04/2005 | Visite: 27614


AISM

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Descrizione: Associazione Italiana Sclerosi Multipla. offre aiuto e supporto tramite un numero verde e la presenza di medici-neurologi, medici-fisiatri e infermieri, assistente sociale, avvocato e consulente del lavoro
http://www.aism.it/

Data Inserimento: 03/03/2007 | Visite: 27599


F.I.R.M.O.

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Descrizione: Fondazione Raffaella Becagli
http://www.fondazionefirmo.com/

Data Inserimento: 10/04/2007 | Visite: 27599


Galbert

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Descrizione: (Firenze) Galbert srl dal 1982 propone apparecchiature mediche elettroniche, arredi e articoli monuso per ospedali, cliniche veterinarie, case di cura, studi medici e società di volontariato.
http://www.galbert.net

Data Inserimento: 28/08/2007 | Visite: 27599


Le malattie reumatiche

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Descrizione: Sito informativo sulle patologie reumatiche. Si cerca di informare gli utenti sul punto della ricerca e sulle nuove cure come le Terapie Biologiche di nuova adozione per la cura di molte patologie reumatiche.
http://www.reumatici.it

Data Inserimento: 29/03/2006 | Visite: 27599


Tonometria Permanente con Lente a Contatto Nanosilver

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Descrizione: Tonometria Permanente con Lente a Contatto Nanosilver Pubblicato il ottobre 20th, 2010 da Giovanna Manna Il Prof. Tingrui Pan, professore alla Davis University of California Davis e coautore di un articolo sull’argomento pubblicato su Advanced Functional Materials, ha descritto nuove lenti a contatto che potrebbero far progredire le conoscenze di malattie come il glaucoma e salvare la vista a milioni di persone. Tali lenti sono in grado di monitorare la pressione oculare e rilasciare farmaci all’occorrenza, secondo quanto riportato da ABC Science. Le lenti a contatto, prodotte in polidimetilsilossano (Pdms), sono molto simili alle attuali lenti a contatto, ma contengono una grata con 64 punti in grado di monitorare autonomamente la pressione dell’occhio e trasmettere le informazioni ad un computer che registra la pressione interna dell’occhio. Tale computer mette in atto una serie di differenziali acquisizioni diagnostiche atte a comandare il rilascio di farmaci specifici per l’occorrenza di specie. Per il momento sono iniziate le prime sperimentazioni sugli uomini e, come ricorda la webzine hefutureofthings, in questo modo si eviterà di danneggiare il nervo ottico, combattendo soprattutto il pericolo di glaucoma. Il glaucoma è una patologia oculare derivante da una pressione eccessiva(ma a volte anche normale o bassa!!) all’interno dell’occhio. Con tali lenti intelligenti l’oculista potrà intervenire tempestivamente in caso di sbalzo della pressione, qualunque sia quella basale. Come unico effetto collaterale, le lenti intelligenti potrebbero restringere leggermente il campo visivo a causa dei circuiti. Nulla a che vedere quindi con le altre LENTI A CONTATTO ideate da alcuni Scienziati di Singapore che hanno messo a punto lenti a contatto in grado di rilasciare nell’occhio medicinali capaci di offrire una valida alternativa alle gocce per le terapie necessarie contro il glaucoma ed altre malattie dell’occhio. A mettere a punto questo altro nuovo tipo di lenti a contatto è stato l’Istituto di Bioingegneria e Nanotecnologie (IBN) di Singapore che ora è alla ricerca di partner disposti a commercializzare il prodotto. Le lenti sono in grado di ridurre il passaggio del farmaco in altri organi del paziente diversi dall’occhio attraverso i vasi sanguigni, un noto inconveniente delle gocce tradizionali che può anche provocare seri effetti collaterali. Sono quindi cose diverse ma sia l’una che l’altra ricerca sulle lenti a contatto possono rivoluzionare il mondo della CONTATTOLOGIA TERAPEUTICA e possono avere futuribili filoni evolutivi di ricerca che potranno allargare il loro impiego in OFTALMOLOGIA CLINICA E DIAGNOSTICA. BIBLIOGRAFIA Photopatternable Conductive PDMS Materials for Microfabrication 1. Hailin Cong, 2. Tingrui Pan Article first published online: 5 JUN 2008 DOI: 10.1002/adfm.200701437 Copyright © 2008 WILEY-VCH Verlag GmbH & Co. KGaA, Weinheim Advanced Functional Materials Volume 18, Issue 13, pages 1912–1921, July 9, 2008 Cong, H. and Pan, T. (2008), Photopatternable Conductive PDMS Materials for Microfabrication. Advanced Functional Materials, 18: 1912–1921. doi: 10.1002/adfm.200701437 Author Information Department of Biomedical Engineering University of California, Davis Davis, CA 95616 (USA) Email: Tingrui Pan (trpan@ucdavis.edu) *Correspondence: Tingrui Pan, Department of Biomedical Engineering University of California, Davis Davis, CA 95616 (USA). Publication History 1. Issue published online: 9 JUL 2008 2. Article first published online: 5 JUN 2008 3. Manuscript Revised: 25 MAR 2008 4. Manuscript Received: 8 DEC 2007 a cura del Prof. Duilio Siravo Specialista in Oculistica e Oftalmologia Legale Tag:contattologia terapeutica, lenti a contatto, lenti a contatto in polidimetilsilossano, Oftalmologia clinica e diagnosticaInformazione Delicious Stumble digg Google Bookmarks Articoli Correlati Occhiali addio!Miopia: nel giro di 10 anni niente più occhiali e lenti a contattoProf. Duilio Siravo: la simulazione della applicazione delle lenti a contatto
http://benessere.guidone.it/2010/10/20/tonometria-permanente-con-lente-a-contatto-nanosilver/

Data Inserimento: 02/12/2010 | Visite: 27599


Brachiterapia

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Descrizione: Brachiterapia a Roma: Centro per la cura del cancro alla prostata con la brachiterapia. [ http://www.brachiterapia.eu ]
http://www.brachiterapia.eu

Data Inserimento: 10/07/2007 | Visite: 27598


Impiego della Nanotecnologia per la cura del melanoma della coroide con terapia genica endovenosa

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Descrizione: Benessere – Guidone.itHome Estetica Medicina Salute Psicologia Fitoterapia Forma fisica Notizie Video Impiego della Nanotecnologia per la cura del melanoma della coroide con terapia genica endovenosa Pubblicato il novembre 8th, 2010 da Giovanna Manna La mia attenzione è da tempo concentrata sugli studi sperimentali delle applicazioni della NANOTECNOLOGIA in OCULISTICA (Lenti bioniche con videocamere o tonometrie permanenti), ed ora ad una sua applicazione, che sarà una frontiera rivoluzionaria per la terapia dei tumori,attraverso la TERAPIA GENICA ENDOVENOSA,ovvero attraverso l’inoculazione endovenosa di nanorobots (vedi foto). Un nuovo progetto di ricerca europeo impiegherà tecniche d’avanguardia nel campo delle nanotecnologie per progettare nanoparticelle in grado di rilevare e di localizzare i tumori: una volta localizzato il tumore, questi nanorobot potranno inoltre attaccarlo e neutralizzarlo. Il progetto NANOTHER (“Integration of novel nanoparticle based technology for therapeutics and diagnosis of different types of cancer”) è sostenuto dall’Unione europea, con un finanziamento pari a 8,5 milioni di euro, nell’ambito del settimo programma quadro. Tutto parte dall’annuncio fatto su Nature di un gruppo di ricercatori del California Institute of Technology, in collaborazione con l’azienda californiana Calando Pharmaceuticals. Al centro della nuova strategia si trova un sistema costituito da nanoparticelle in grado di veicolare (come fossero nanorobot) piccole molecole di RNA capaci di spegnere geni coinvolti nell’insorgenza del cancro attraverso il meccanismo di silenziamento per interferenza a RNA (RNAi). Lo studio riporta i risultati preliminari di un trial clinico di fase uno condotto su un gruppo di pazienti con differenti tumori solidi, ai quali sono stati somministrati per infusione endovenosa nanorobot con molecole di RNAi capaci di spegnere il gene ribonucleasi reduttasi, coinvolto nella crescita di diversi tipi di tumori. Sulla carta, le nanoparticelle dovevano essere in grado di riconoscere le cellule tumorali, penetrare al loro interno e rilasciarvi la molecola “terapeutica” di RNA. E il sistema ha funzionato davvero: dopo aver prelevato campioni di tessuto tumorali da tre pazienti con melanoma, i ricercatori hanno verificato che le nanoparticelle avevano raggiunto le cellule tumorali e rilasciato il loro contenuto. Un risultato notevole, anche se è ancora presto per dire quale sia l’efficacia terapeutica del nuovo metodo: ulteriori aggiornamenti ci saranno probabilmente a giugno al congresso dell’American Society of Clinical Oncology. NANOROBOT SU UN ERITROCITA Questo ovviamente apre il campo ad una possibile e forse definitivamente vincente lotta contro uno dei tumori,ed ovviamente non solo per quello,più aggressivi dell’organismo umano ovvero il MELANOMA e nella fattispecie, nel mio campo, del MELANOMA DELLA COROIDE. Il melanoma della coroide è un tumore che si localizza nel bulbo oculare. La sua origine è dovuta a molti fattori: è necessaria l’interazione di fattori genetici ed ambientali perché si sviluppi. Sebbene non siano ancora ben conosciuti i fattori di rischio, è evidente una predisposizione della razza caucasica e un’età compresa tra i 50 e i 60 anni. I melanomi insorgono nella maggioranza dei casi ex novo, mentre in una ridotta percentuale si sviluppano a partire da una lesione di un neo oculare. Le tecniche fino ad ora usate per combattere tale tumore,enucleazione,terapie conservative in alternativa all’enucleazione come l’osservazione periodica di piccole lesioni, trattamento laser (fotocoagulazione transpupillare diretta con alte potenze, alla metodica Low Energy-High Exposure introdotta allo scopo di aumentare la profondità della necrosi),la termoterapia, laresezione chirurgica e la radioterapia. Sono tutte metodiche ditrettuali che però spesso non sono risolutive e non hanno, ovviamente, come target le METASTASI di tale tumore. Le sedi preferenziali di tali metastasi sono il fegato (92% dei casi), il polmone (31%), lo scheletro (23%), la cute (17%) ed il sistema nervoso centrale (4%). Il tempo di comparsa dei secondarismi è estremamente variabile (da 2 mesi a 30 anni); solitamente la loro comparsa porta al decesso entro un anno. La terapia genica per via endovenosa con NANOROBOTS potrebbe in tal senso rivoluzionare tale spesso nefando esito di questi tumori,andando a cercare UBIQUITARIAMENTE nell’organismo le cellule tumorali metastatiche,identificandole selettivamente e distruggendole completamente. Prof. Dulio Siravo Presidente Accademia Italiana di Oftalmologia Legale
http://benessere.guidone.it/2010/11/08/impiego-della-nanotecnologia-per-la-cura-del-melanoma-della-coroide-con-terapia-genica-endovenosa/

Data Inserimento: 02/12/2010 | Visite: 27598


La malattia di Alzheimer

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Descrizione: La malattia di Alzheimer diventa clinicamente evidente tra i 50 e i 65 anni, con perdita generale delle funzioni intellettive piu' elevate e labilita' emotiva,senza deficit neurologici focali; progredisce poi per cinque anni modo caratteristico, fino ad una demenza di grado elevato e alla morte, spesso associata a disidratazione o infezione dell'albero respiratorio. La TAC mostra una marcata atrofia cerebrale.Vi e' una certa tendenza dei casi a comparire nella stessa famiglia sebbene molti siano sporadici. Occasionalmente, in alcuni pazienti si possono rilevare sintomi locali come afasia, agnosia, aprassia oppure possono essere preminenti crisi convulsive. All'esame macroscopico si possono osservare atrofia corticale di solito piu' pronunciata nelle regioni frontali, parietali ed occipitali. Le superfici di sezione dell'encefalo mostrano una dilatazione compensatoria dei ventricoli, secondaria a perdita di tessuto nervoso in idrocefalo ex vacuo. Glia spetti istologici piu' importanti della malattia di Alzheimer sono gli ammassi neurofibrillari, le placche senili, la degenerazione granulo-vacuolare i corpi di Hirano. Le placche sensibili sono strutture focali extracellulari presenti quasi esclusivamente nella corteccia cerebrale, costituite da terminali assonici presinaptici. Alla periferia delle placche si osservano spesso cellule microgliali e talvolta astrociti. La degenerazione granulovascolare è caratterizzata da piccolo vacuoli intraneuronali citoplasmatici chiari che contengono un granulo argirofilo . I costituenti di questo granulo sono sconosciuti.. Per i corpi di Hirano che si osservano nei dendriti prossimali si formano inclusioni eosinofile di aspetto vitreo. Tutte queste strutture si possono osservare in pazienti che non hanno alcuna malattia , ed è il loro numero e la loro distribuzione piuttosto che la loro pura presenza che permette la diagnosi di malattia di Alzheimer . Il difetto di base della malattia di Alzheimer non è conosciuto. Il numero degli ammassi neurofibrillari e delle placche senili puo' essere grossolanamente correlato col grado di demenza, ma sono oscuri i meccanismi che portano alla formazione di queste strutture. Recenti dati biologici hanno concentrato l'interesse sulla distribuzione degli ammassi e delle placche . Le anomalie biochimiche più importanti sono la riduzione dell'acetilcolina e degli enzimi associati, quali l'acetilcolintransferasi e l'acetilcolinesterasi nella corteccia cerebrale, nell'amigdala e nell'ippocampo. I recettori muscarinici corticali per acetilcolina, rimangono infatti, suggerendo che il difetto è nell'imput colinergico alle aree colpite . Ciò ha portato ad un approfondimento dello studio del nucleo basale di Meynert che fornisce le principali afferenze colinergiche alla corteccia. In tale nucleo, nella forma di questa malattia, vi è una marcata riduzione dei neuroni e in quei residui si possono osservare ammassi neutrofibrillari e degenerazione granulovascolari. Successivamente altre ricerche hanno dimostrato alterazioni simili in alcuni nuclei basali quali il nucleo della banda diagonale di Broca e quelli settali mediali, che forniscono afferenze colinergiche alla corteccia e all'ippocampo. Nella corteccia, gli assoni dilatati delle placche senili mostrano abbondanti quantità di colinesterasi ma tale sostanza diminuisce man mano che la placca matura e compare il nucleo centrale di amiloide. Un altro dato biochimico costantedella malattia di Alzheimer ò una diminuzione nel contenuto corticale di somatostatina, ma per questo dato non vi è spiegazione.
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Data Inserimento: 17/08/2011 | Visite: 27598


MINITELESCOPIO INTRAOCULARE NELLA DEGENERAZIONE MACULARE

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Descrizione: MINITELESCOPIO INTRAOCULARE NELLA DEGENERAZIONE MACULARE La società “VisionCare Ophthalmic Technologies” ha annunciato l’approvazione da parte dell’ FDA di un telescopio impiantabile nell’occhio di pazienti affetti da degenerazione maculare senile (AMD) in fase terminale. La decisione è stata presa in base ai risultati di due studi clinici condotti negli Stati Uniti presso 28 centri oftalmici, pubblicati nelle riviste scientifiche, Archives of Ophthalmology e Ophthalmology. (Elenco delle pubblicazioni Attualmente questo sistema è eseguibile solo negli Stati Uniti d’America dove più di 10 milioni di persone soffrono di degenerazione maculare, che è la principale causa di cecità nelle persone oltre 55 anni e una parte di queste soffre di degenerazione maculare senile. __________________ PROF.DOTT. DUILIO SIRAVO http://drsiravoduilio.beepworld.it
http://italiasalute.leonardo.it/Forum/forum_posts.asp?TID=8126

Data Inserimento: 02/12/2010 | Visite: 27598


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