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273 proteine chiave per l'infezione HIV


Molti studiosi concordano sul fatto che i fattori di dipendenza possano costituire un bersaglio per futuri trattamenti farmacologici PAROLE CHIAVEHIV

AIDS
L’HIV – il virus che causa l’AIDS – è incredibilmente semplice e allo stesso tempo complesso. Esso contiene solo 9000 basi di RNA, un milionesimo del materiale genetico contenuto in una cellula umana e un corredo di nove geni che codificano per 15 proteine. Inoltre, può attaccare senza sosta cellule immunitarie finché l’intero sistema collassa, aprendo la strada a un’ampia serie di patologie, anche letali.
Affinché l’HIV possa produrre danno, tuttavia, esso deve infettare ripetutamente nuove cellule e replicarsi, e per questo processo ha bisogno dell’aiuto dell’ospite.

In un articolo ora pubblicato sulla versione online della rivista “Science” Stephen Elledge e i suoi colleghi genetisti del Brigham and Women’s Hospital di Boston hanno scoperto, grazie a una sofisticata tecnica, che il virus fa affidamento su 273 proteine umane per mettere in atto la sua infezione.



Queste proteine, note come fattori di dipendenza dell’HIV (HDF, HIV dependency factor), solo 36 dei quali erano già stati individuati in precedenza, sono quelle che permettono al virus di svolgere molti processi finalizzati all’attacco delle cellule immunitarie, come il dissolvimento del loro rivestimento proteico e l’immissione del materiale genetico nel nucleo.

Molti studiosi concordano sul fatto che i fattori di dipendenza possano costituire un bersaglio per futuri trattamenti farmacologici. Attualmente, sono disponibili già una ventina di farmaci in gradi di inibire enzimi chiave dell’HIV e l’FDA statunitense ha approvato lo scorso mese di agosto il primo inibitore di HDF, che blocca un recettore noto come CCR5 utilizato dal virus per entrare nella cellula.

“Questo articolo è destinato a diventare uno studio chiave sull’HIV per un intero decennio, se non per un periodo più lungo”, ha spiegato Robert Gallo, che guida l’Istituto di virologia umana di Baltimora, nel Maryland, e autore di studi pionieristici che hanno collegato l’HIV all’AIDS.

Federico Cesareo




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