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Patogenesi delle lesioni

Consideriamo separatamente la malattia da siero e la reazione di Arthus. Nel primo caso , i problemi da spiegare sono la persistenza degli immunocomplessi in circolo ed i meccanismi del loro rapporto nei tessuti. L'incapacita' dell'organismo di eliminare gli immunocomplessi, che si formano di continuo, puo' dipendere da una o piu' cause che vanno considerate separatamente.

Risposta anticorpale inefficiente . Lo sviluppo della patologia da iimunocomplessi puo' essere largamente influenzata dal tipo di risposta anticorpale. Infatti depositi di immunocomplessi si osservano solo in animali che hanno una modesta risposta immunitaria, mentre non compaiono in quelli che sono buoni produttori anticorpali. Nell'uomo le malattie anticorpali si associano di frequenza, ad ipogammaglobulinemia o a difetti selettivi di IgA. Talora puo' accadere che gli anticorpi siano prodotti in quantita' normale, ma reagiscono con bassa affinita' e per questo tendono a fare complessi solubili.

Ridotta attivita' anticorpale.
Esperimenti fatti in ultima analisi, hanno dimostrato l'importanza del Complemento nel manipolare gli immunocomplessi e nel favorire le loro rimozione.. Infatti complessi iniettati in scimmia con complemento normale sono captati dal fegato e dalla milza. Nell'uomo poi i difetti reditari dei primi componenti complementari si associano spesso a malattie da immunocomplessi.

Numero ridotto di CR1 su eritrociti.
Pazienti affetti da LES e da altre malattie da immunocomplessi presentano un basso numero di CR1 sull'emazie.
La causa puo' essere ereditaria, trattandosi di un carattere che si trasmette con un'espressione fenotipica di numero di molecole CR1 elevato, basso o intermedio. I pazienti con LES sono in grado di portare omozigoti per il basso numero di CR1. A questo va aggiunto il fatto che con la continua attivazione complementare da parte degli immunocomplessi si rende disponibile C3b libero che occupa i siti liberi del CR1 entrando in competizione con il C3b legato agli immunocomplessi.Infine le emazie, nel tentativo di smaltire il carico di immunocomplessi, perdono progressivamente CR1 passando continuamente attraverso il fegato, dove si verifica una distruzione delle molecole di CR1 per proteolisi.

Ridotta capacita' di Clearance del RES.
Un blocco funzionale sia pure parziale del fegato, dalla milza e del polmone puo' compromettere la loro capacita' captante. E' quello che si verifica nei pazienti con LES, nei quali si osserva una significativa riduzione della capacita' dei complessi da parte di organi deputati a questa funzione da parte della milza.

Condizioni locali.
Se la presenza in circolo dei complessi puo' essere dovuta ad una delle cause in cui il loro deposito sui tessuti richiede l'intervento di fattori favorevoli locali.. I fattori emodinamici sono per me, importanti. Il glomerulo renale, la cute, i plessi corioidei sostengono un flusso ematico per unita' di massa tessutale molto elevato e sono percio' esposti ai complessi circolanti. La notevole ramificazione dei vasi in queste sedi favorisce fenomeni di turbolenza con continuo mescolamento dei complessi plasmatici..

Aumento di permeabilita' vasale
Questo e' un prerequisito essenziale perche' i complessi lascino il circolo e  si depositino in sede sottoendoteliale. Infatti nei conigli, si puo' bloccare questo processo pretrattando l'animale con farmaci anti-istaminici o anche deprivandolo di piastrine, che sono una sorgente importante di amine vasoattive nella loro specie. Le piastrine sembrano svolgere un ruolo importante in altre specie animali ed anche nell'uomo.
Queste cellule sono stimolate a liberare amine vasoattive direttamente  dagli immunocomplessi grazie ai recettori  perl'Fc delle IgG su piastrine umane e di recettori per il C3b legato ai complessi su piastrine. Altro stimolo per le piastrine, è dato dal PAF, liberato dai leucociti basofili per azione del C3a e da monociti per effetto del C5a e di loro immunocomplessi. I leucociti basofili possono poi liberare fattori permeabilizzanti come l'istamia, sotto stimolo ci C3a che si rende disponibile per attivazione C3 da parte di immunocomplessi.

Federico Cesareo



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