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Giovanni

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Inserito il 14/05/2006 22:00:00   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Mieloma multiplo

gianni... ha scritto:
sono dottore in fisioterapia e lavoro per l'AILe lavoro con poca esperienza con malati con leucemia e mieloma. avrei desiderio di saperne molto di piu', se possibile, perche ritengo che il calore esterno comunque aiuti la sintomatologia dolorosa delle ossa come posso contattarla? gio.dipu@libero.it

Gentile dott Gianni
Esistono molti centri d’ipertermia pubblici e privati, le comunico l'elenco di tutti i centri D'Italia, se ritiene opportuno può consultare il dott Limontini fa parte dell'associazione Europea d’ipertermia.
Cordiali saluti
Giovanni
Dott. Stefano Limontini
Poliambulatorio "I Cedri"
L.go Don Guanella, 1
28073 - Fara Novarese.
Cell. 339/344.20.49
stefanolimontini@libero.it
http://www.molecularlab.it/news/commento.asp?n=1942&p=1
Associazione Europea di Ipertermia (Assie)
Tel 0381.329752 -0381/311274 fax 0381.32975
Tramite (ASSIE ) è possibile aver la lista dei centri specializzati
info@assie.it numero verde 800299155
www.assie.it
Forte dei Marmi ) centro pubblico
Dott. Spinelli, Centralino Tel: 0584-7391
www.sancamilloforte.it
sancamillo@ftbcc.it
..............................................................................................
Ospedale dell'Azienda Usl 11 di Empoli, che comprende le sedi di Empoli e Castelfiorentino (Zona Empolese), di Fucecchio e San Miniato (Zona Valdarno Inferiore, centro publico
G.M. FIORENTINI Az. Ospedaliera asl 11 - Empoli oncologiaempoli@usl11.toscana.it
......................................................................................................
Dott. Alberto Gramaglia centro pubblico
Via Amato, 111
20052 Monza (MI)
.Nel nuovo centro di Ipertermia Oncologica inaugurato al Policlinico di Monza
con la Direzione del Dott. Alberto Gramaglia saranno trattati pazienti
oncologici in genere, ma con particolare riguardo ai tumori celebrali
primitivi (glioblastomi) e metastatici in associazione a radioterapia
conformazionale.
Si stanno inoltre sviluppando nanotecnologie con Ipertermia e utilizzo di
farmaci tumorali incapsulati in liposomi per il trattamento di tumori:
pancreatici, epatici primitivi e secondari.
..............................................................................................................................................................................
L’ospedale civile maggiore di Verona Dott. Sergio Maluta centro pubblico
ipertermia
Tel. 0458072478 Fax. 0458072062
E.mail sergio.maluta@azosp.vr. Radioterapia intraoperatoria
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Centro di Ipertermia Oncologica in Roma, chiedere del dott. Prof. Di Bartolomei, Docente universitario di oncologia presso Università la sapienza, tel.: 06 44251837 (dalle 08.30 alle 18.00).
Sempre a Roma e gratuitamente il Dott. Gil Ledermann, primario a New York State Island university Hospital.
European Hospital
Centro Universitario Tor Vergata
Casa di cura Nomentana-via Guattani,4- TEL.: CENTRALINO: 06/44068 FAX: 06/44235989 Roma
TEL. (STUDI MEDICI ) 06/44068250
l’ipertermia con il Prof. Pigliucci centro pubblico
Centri di Cura dove si pratica l’ipertermia oncologica a radiofrequenza, con macchinario Synchrotherm.
In Italia
Casa di cura Villa Flaminia
Via Bodio, 58 – Roma
tel. 06.362061
Centro Diagnostico Amelia
Via Appia Nuova, 637 – Roma
tel. 06.78358780
Clinica San Feliciano
Via Val Cannuta, 132 – Roma
tel. 06.664951
Centro San Genesio ed Uniti
Via Trieste 4/g – San Genesio (PV)
tel. 0382.580185
Centro di Ipertermia Oncologica in Roma, chiedere del dott. Prof. Di Bartolomei, Docente universitario di oncologia presso Università la sapienza, tel.: 06 44251837 (dalle 08.30 alle 18.00).
Sempre a Roma e gratuitamente il Dott. Gil Ledermann, primario a New York State Island university Hospital.
European Hospital
Via Portuense, 700 – Roma
tel. 06.659751
Dott. Stefano Limontini
Poliambulatorio "I Cedri"
L.go Don Guanella, 1
28073 - Fara Novarese.
Cell. 339/344.20.49
stefanolimontini@libero.it
Dottor Salvatore Sciotto
Piazza Nastasi, 4 – Milazzo (ME)
tel. 090.9240168
Dottor Daniele Franzoso
Via Chiesa, 16 – Vigevano (PV)
tel. 0381.691633
Dottor Mauro De Clementi
Largo Belloni, 4 – Roma
tel. 06.36308923
Istituto per la Ricerca e Cura del Cancro di Candiolo
Strada Prov 42, Km. 395 – Candiolo (TO) centro pubblico
tel. 011.9933706
Casa di cura Nomentana
Via Guattani 4 – Roma
tel. 06.8412985
Casa di Cura Villa Carla
Dottor Balduini
V.F. Giordano 8 – Roma
tel. 06.8077641
Centro Biosan
Dottor Bruni
Via Teodoro Mommsen 45 – Roma
tel. 06.78358780
Fondazione Centro San Raffaele
Dottor Villa – Reparto Chemio/Radioterapia
Via Olgettina 48 – Milano
tel. 02.26437600
International Medical Service
Dottor Raffaele Dambrosio/Dottoressa Anna Maria
Via Pagano 73 – Trani (BA)
tel. 0883.506873
Ospedale San Giuseppe Moscati
Dottor S. D’Angelo – Unità Fegato
Via Otranto – Avellino
tel. 0825.203249
Poliambulatorio Sirio
Dottor Vallone
Vico Tutti i Santi 3 – Napoli
tel. 081.5760184
Agropoli (SA); Oncologia del Ospedale Civile di Acropoli (Salerno ), chiedere del Dott BLOOMGREN
Istituto di Medicina Biologica
Dottor Di Fede Giuseppe
Via Molino delle Armi 3 – Milano
tel. 02.58300445
Fraternità di Misericordia S. Francesco
Dottor Faenzi Luciano
Via Poggioletto 38 – Massa
tel. 0585.43742
In Europa
Doktor Rethfeldt
Graf – Adolf – Str. 59 – Dusseldorf (Germania)
tel. 0211.353414
Veramed Klinik
Muhlenstrasse 60 – Brannenburg (Germania)
o Professor H.-O. Klein
Hohenstaufenring 8 – Köln (Germania)
tel. 0049.221244141
Biomed Klinik
Tischberger St. 5/8 – Bad Bergzabern (Germania)
tel. 0049.6343705912
Dottor H.Mastall
Bahnhofstrabe 39 – Wiesbaden (Germania)
tel. 0049.64363875


gianni...

Utente non registrato
Inserito il 14/05/2006 21:13:40   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Mieloma multiplo

sono dottore in fisioterapia e lavoro per l'AILe lavoro con poca esperienza con malati con leucemia e mieloma. avrei desiderio di saperne molto di piu', se possibile, perche ritengo che il calore esterno comunque aiuti la sintomatologia dolorosa delle ossa come posso contattarla? gio.dipu@libero.it

Giovanni

Utente non registrato
Inserito il 11/09/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Curare il fegato con l'ipertermi

Caro Massimiliano
Mi fa piacere di sentire le tue notizie per tua madre, mia figlia sta bene l'ipertermia ha funzionato molto bene la consiglio a tutti, è l'unica terapia che funziona per i tumori resistenti ai farmaci.
Ciao da Giovanni

Giovanni

Utente non registrato
Inserito il 04/09/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Curare con il calore: l'ipertermia o

L' IPERTERMIA è una metodica terapeutica che utilizza diverse tecnologie per ottenere un innalzamento artificiale delle temperatura a livello di determinati organi e tessuti o, in alcuni casi, dell'intero organismo.
L' IPERTERMIA come metodo per la cura dei tumori ha una storia molto lunga: tentativi di trarre vantaggio dal punto di vista clinico dagli effetti antitumorali della febbre sono stati inizialmente fatti utilizzando sostanze ad azione pirogena, in grado cioè di provocare reazioni febbrili, nei paziente neoplastici.
Negli anni '70 il Prof. Harry Le Veen ha poi approfondito i meccanismi fisiologici innescati dal trattamento con il calore, mettendo tra l'altro a punto i primi macchinari a radiofrequenza per il trattamento loco-regionale di profondità.
Recenti studi clinici hanno definitivamente confermato l'efficacia dell' IPERTERMIA nel determinare regressione tumorale, da sola o in associazione ai trattamenti convenzionali (radioterapia e chemioterapia).
La risposta delle cellule tumorali al calore è legata sia a fattori cellulari che alle caratteristiche dell'ospite. Quando le cellule neoplastiche sono sottoposte a temperature elevate (43-44 °C) esse subiscono un danno irreversibile, in maniera tempo e dose dipendente, legato ad una riduzione dell'efficacia dei sistemi riparativi normalmente presenti a livello cellulare. A 43-44°C la maggior parte delle cellule tumorali tende a morire, mentre la maggior parte delle cellule sane tende a sopravvivere: questa è la base fisiologica dell'efficacia terapeutica dell'ipertermia.
La maggior sensibilità della cellula tumorale al calore dipende in parte dalle proprie caratteristiche genetiche e in parte dal microambiente in cui la cellula tumorale viene a trovarsi.
La neo-vascolarizzazione, cioè la formazione di nuovi vasi sanguigni man mano che il tumore si accresce, è infatti insufficiente e ciò determina a livello cellulare una combinazione di basso pH, scarsa presenza di ossigeno, carenza di zuccheri e di altri elementi nutritivi. La cellula maligna che cresce a distanza dai capillari non viene perciò raggiunta dai farmaci chemioterapici somministrati per via sistemica (che tendono invece ad accumularsi preferenzialmente nei tessuti sani ben vascolarizzati), è relativamente resistente alle radiazioni ionizzanti utilizzate in radioterapia (che necessitano per agire di un ambiente ben ossigenato) ma è estremamente sensibile al danno termico. L'IPERTERMIA attiva, soprattutto nelle cellule tumorali geni che a loro volta codificano per proteine, note con il nome di caspasi, in grado di attivare il meccanismo del suicidio cellulare. In altri termini il calore induce il fenomeno di morte cellulare noto come apoptosi, parola greca che indica la caduta delle foglie in autunno. E ‘ stato ampiamente dimostrato, dapprima su linee cellulari tumorali coltivate in vitro e successivamente nell'animale e nell'uomo, come l'uso di IPERTERMIA provochi l'induzione di apoptosi in un elevato numero di tali cellule. Tale fenomeno è incrementato dalla contemporanea somministrazione di alcuni farmaci chemioterapici (ad esempio ciclofosfamide, bleomicina, ecc.) che possono pertanto essere vantaggiosamente associati con un incremento dell'efficacia del meccanismo di distruzione delle cellule tumorali.
MODIFICAZIONI INDOTTE DAL CALORE
DISTRUZIONE CELLULE TUMORALI
INDUZIONE RISPOSTA IMMUNITARIA
DISTRUZIONE DEL MICROCIRCOLO TUMORALE

RUOLO TERAPEUTICO DELL' IPERTERMIA
CHEMIO e RADIOSENSIBILIZZAZIONE
KILLING CELLULARE DIRETTO
INDUZIONE APOPTOSI
ESOCITOSI LISOSOMIALE MACROFAGICA
ATTIVITA' ANTIVIRALE
Dal punto di vista tecnico il riscaldamento dei tessuti può essere ottenuto con diverse metodiche. Nella pratica clinica vengono oggi principalmente utilizzate le seguenti metodiche:
• apparecchiature a radiofrequenze (13.56 MHz) in grado di ottenere un riscaldamento ottimale dei tessuti profondi. Vengono utilizzate per il trattamento localizzato di tutte le forme tumorali solide, primitive o metastatiche.
• apparecchiatura di tipo capacitivo (Tecar terapia) utilizzata per il trattamento di localizzazioni superficiali (cutanee, sottocutanee, linfonodali, ecc.) e per il trattamento intrarettale dell'ipertrofia prostatica benigna o delle neoplasie prostatiche localizzate.
• apparecchiatura a raggi infrarossi di tipo A per il trattamento total-body nelle forme disseminate
• apparecchiatura di perfusione ipertermico-antiblastica per il trattamento delle localizzazioni peritoneali multiple (carcinosi peritoneale).
Come precedentemente accennato l' IPERTERMIA può in molti casi essere vantaggiosamente associata alla chemioterapia ed alla radioterapia.
IPERTERMIA E RADIOTERAPIA
L'utilizzo concomitante di IPERTERMIA e radioterapia potenzia l'effetto della radiazioni ionizzanti con meccanismo:
superaddittivo, cioè con un sommarsi degli effetti maggiore di quanto atteso dall'applicazione indipendente dei due trattamenti. Tale potenziamento è massimo se i due trattamenti vengono somministrati entro un breve intervallo di tempo.

complementare in quanto le cellule radioresistenti sono normalmente sensibili alla terapia con il calore.
Numerosi trials clinici hanno documentato un incremento di risposte complete di circa 1.5/2 volte nel trattamento associato delle recidive locali di carcinoma mammario, delle metastasi linfonodali di neoplasie del distretto testa-collo e delle metastasi cutanee, sottocutanee e linfonodali di melanoma.
Promettenti sono anche i risultati ottenuti dall'associazione di radioterapia e IPERETERMIA nell'impiego neoadiuvante (cioè prima dell'intervento chirurgico, con l'obbiettivo di favorirne la radicalità) nei tumori del retto e della mammella.
IPERTERMIA E CHEMIOTERAPIA
Quando le cellule sono esposte ai farmaci in condizioni di IPERTERMIA esse reagiscono molto spesso in maniera diversa rispetto a quanto avviene a 37°C.
I farmaci il cui effetto è soprattutto di tipo chimico (non coinvolge cioè sistemi enzimatici) sono generalmente più efficaci alle elevate temperature. I processi di alchilazione del DNA o la conversione da una forma inattiva a una forma attiva avvengono più facilmente alle alte temperature. Anche il pH cellulare può influenzare l'attività dei farmaci. Su tali osservazioni si basano le metodiche di chemio-ipertermia locoregionale associata a riduzione del flusso sanguigno (chemioembolizzazione epatica, stop flow , ecc.)

Tutti questi elementi portano alla conclusione che, per combattere efficacemente contro la malattia neoplastica tutte le terapie in grado di provocare apoptosi devono essere utilizzate nell'intento di distruggere il maggior numero possibile di cellule tumorali, sostenendo nel contempo la funzione del sistema immunitario. Particolarmente efficaci risultano infatti le combinazioni di IPERTERMIA, radio e/o chemioterapia e immunoterapia (IL-2,

Massimiliano

Utente non registrato
Inserito il 21/07/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Curare il fegato con l'ipertermia

Ecco il sito web.
All'interno trovi un link, sulla sinistra della web page, con i centri di cura (alcuni convenzionati altri privati) dove è presente il synchrotherm.
Massimiliano

www.synchrotherm.com

Massimiliano

Utente non registrato
Inserito il 21/07/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Curare il fegato con l'ipertermia

Buon giorno Paolo e un salutone anche a Giovanni.
E un po che non ci sentiamo, mia mamma sta procedendo con la terapia, anche se un po a salti: a volte la macchina non va, altre ci sono delle urgenze... e comunque qui al San Camillo usano un sistema diverso: una seduta a settimana con temperatura più elevata. Allo scadere delle 12 sedute faranno una tac di controllo e a periodi più ravvicinati controlli ematici. Mi farebbe piacere avere notizie di tua figlia, se ti va.
A paolo do il numero di telefono che fu dato a me da Giovanni, e, a seguire, ti scrivo anche l'indirizzo della casa produttrice dell'apparecchio in questione poichè ha un link aggiornato con i vari centri di cura. Un saluto
Max



( Associazione Europea di Ipertermia (Assie)
Tel 0381.329752 – fax 0381.32975

Paolo1975

Utente non registrato
Inserito il 19/07/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Curare il fegato con l'ipertermia

Scusate ma una lista dei centri italiani dove si trova?
Io sono della provincia di Firenze.
Poi volevo sapere il centro diTorino a neutroni quanto è efficace
con i tumori allo stomaco?
Grazie mille!
Paolo

Giovanni

Utente non registrato
Inserito il 14/06/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Rimborsi per cure

Prestazioni sanitarie presso centri di altissima specializzazione all'estero

L'assistenza sanitaria all'estero è consentita, in via di eccezione
e dietro adeguata richiesta, solo presso centri di altissima
specializzazione per prestazioni di diagnosi, cura e riabilitazione che non sono ottenibili in Italia in modo adeguato o tempestivo.
La procedura cambia a seconda delle modalità di assistenza e anche del paese in cui è necessario recarsi per essere curati - occorre distinguere, da una parte, i Paesi dell'Unione Europea e quelli con i quali l'Italia ha stipulato apposite convenzioni e, dall'altra, gli Stati extra-comunitari non convenzionati con il nostro Paese.
Per quanto riguarda le strutture di altissima specializzazione, esistono due modalità di assistenza, che richiedono in ogni caso l'autorizzazione della propria ASL:
· assistenza diretta: le prestazioni sanitarie sono pagate direttamente dalla ASL e rimane a vostro carico solo l'eventuale ticket sanitario4 applicato dal Paese di destinazione;
· assistenza indiretta: le prestazioni sanitarie sono a carico vostro, ma avete diritto ad un rimborso parziale dalla ASL.
Domanda: La domanda per il trasferimento presso strutture di altissima specializzazione all'estero deve essere presentata alla ASL di appartenenza, allegando:
· il certificato del medico specialista (pubblico o privato), che illustri l'impossibilità di ricevere trattamenti adeguati e tempestivi nelle strutture sanitarie operanti sul territorio nazionale, indicando anche la struttura estera prescelta;
· l'ulteriore documentazione eventualmente richiesta dalle disposizioni regionali.
Tempi e iter: La ASL trasmette entro 3 giorni la domanda e la relativa documentazione al Centro regionale di riferimento competente, che dovrà comunicare la sua risposta alla ASL entro 7 giorni e che, se lo riterrà opportuno, potrà richiedere ulteriore documentazione e rinviare la risposta per altri 7 giorni. In caso di mancata risposta nei tempi previsti, la valutazione s'intenderà positiva. La ASL vi rilascerà:
· il modello E 112 se il ricovero avverrà presso strutture pubbliche di Stati dell'Unione Europea o di Stati convenzionati con l'Italia. Tale modello vi darà diritto a usufruire dello stesso trattamento riservato ai cittadini dello Stato in cui avverrà il ricovero e al trattamento di assistenza diretta da parte della ASL (v. sopra);
· apposita autorizzazione scritta se il ricovero avverrà presso strutture private di Stati dell'Unione Europea o di Stati convenzionati con l'Italia o in strutture pubbliche di Stati non convenzionati con l'Italia; in questo modo la prestazione sarà riconosciuta in regime di assistenza indiretta dalla ASL.
Eccezione: In casi di comprovata eccezionale gravità e urgenza, sono previste deroghe alla procedura standard sopradescritta. L'autorizzazione della ASL, infatti, può essere rilasciata anche successivamente all'erogazione delle prestazioni sanitarie all'estero.

Rimborsi: Nel caso di assistenza indiretta, le modalità di rimborso sono le seguenti:


Spese di carattere strettamente sanitario (onorari professionali, degenza, diagnostica, farmaci, protesi, ecc.) Sostenute presso centri privati: fino all'80% delle tariffe applicate nelle strutture pubbliche o private non a scopo di lucro
Spese di trasporto o viaggio Paziente: 80% del biglietto ferroviario di II classe e anche aereo, purché preventivamente autorizzato Accompagnatore: Rimborsabili solo nel caso di ricovero di minori di 18 anni, persone non autosufficienti o per le quali il Centro regionale di riferimento abbia autorizzato l'accompagnatore
Spese per prestazioni erogate da personale che opera presso la struttura estera come libero professionista 40%
Spese di soggiorno Non rimborsabili ad eccezione di quelle sostenute da persone handicappate e loro accompagnatori se la struttura non prevede il ricovero per tutta la durata degli interventi autorizzati
Spese sanitarie residue a carico del paziente (20%) Rimborso parziale o totale se sono particolarmente elevate in relazione al reddito

Se siete non abbienti, avete diritto ad un acconto sul rimborso spettante, anche prima del trasferimento all'estero o del rientro in Italia, in considerazione dell'entità della spesa o delle modalità di pagamento utilizzate presso la struttura estera. In ogni caso l'acconto non può superare il 70% del rimborso spettante.
Per ottenere il rimborso è necessario presentare alla ASL le fatture o altra documentazione attestante il pagamento, vistate dal consolato italiano presso il Paese in cui sono state ricevute le cure. Il pagamento sarà effettuato entro qualche mese.
Ricorso: In caso di parere negativo del Centro regionale di riferimento, potrete presentare ricorso entro 15 giorni, in sede amministrativa al Direttore Generale della ASL o in sede giudiziaria al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR).

4 Le disposizioni dei Paesi esteri in materia di esenzione dal ticket sono diverse da quelle italiane, per cui è necessario verificare quale documentazione richiede il Paese di destinazione per avvalersi di eventuali agevolazioni riconosciute.


Giovanni

Utente non registrato
Inserito il 10/06/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Per curare tumori al fegato

Gentile Max
Mi fa piacere che hai trovato una soluzione per un centro di ipertermia convenzionato con la sanità, fammi sapere se tutto prosegue bene, mandami dei messaggi, ciao da Giovanni.

annaserafini2@tin.it

Max

Utente non registrato
Inserito il 09/06/2005   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Per curare tumori al fegato

Ciao, ho parlato con il Dr. Spinelli e da oggi sara seguita da lui.
se vuoi dammi il tuo e-mail che di do indicazioni.
Saluti
Max

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