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question

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Inserito il 21/03/2006 14:40:03   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Uomini e topi

da www.doctor33.it 21-03-2006
Cronaca di un flop
Non è la prima volta che la sperimentazione di un farmaco o di una terapia viene bloccata a causa degli eventi avversi. Un paio di anni fa, per esempio, venne messa in stand by la terapia genica per curare una malattia infantile, perché si registrarono alcuni casi di effetti negativi. Per il farmaco di cui si parla in questi giorni, per ora noto come TGN1412, non c’è una vera e propria casistica del rischio perché su sei soggetti trattati tutti e sei hanno avuto effetti avversi. E quello che colpisce molto l’opinione pubblica sono i sintomi che si sono manifestati. I bollettini medici emessi dal portavoce dell’ospedale londinese di Northwick Park parlano di condizioni critiche per due e gravi per gli altri, ma, dicono, in miglioramento. Certo, dai racconti dei familiari emerge un quadro drammatico, volti gonfi e tumefatti, gonfiore al torace e al momento si attendono aggiornamenti sulla salute dei sei pazienti.
Speranze per una malattia orfana
Dietro la sigla, che identifica il farmaco in sperimentazione, c’è un anticorpo monoclonale anti CD28 umanizzato che nel 2005 era in una fase di sviluppo preclinica e avanzata. Esattamente un anno fa, nel marzo 2005 un comunicato dell’azienda produttrice TeGenero, annunciò la designazione del TGN1412 come farmaco orfano, da parte della European Medicines Agency (EMEA), per la cura della leucemia linfocitica cronica delle cellule B. Laddove per farmaco orfano si intende quello destinato a trattare malattie molto rare, al punto da diventare poco conveniente per giustificare un investimento, per le quali non esiste un rimedio. Di solito sono malattie croniche, debilitanti e che mettono in pericolo la vita del paziente. La leucemia in questione è associata a una disfunzione molto marcata dei linfociti T, e il meccanismo di azione che renderebbe il TGN1412 efficace, passa attraverso l’attivazione indotta di tali cellule. Questi i motivi per cui dal farmaco ci si attendeva di ottenere una riduzione delle infezioni e un miglior controllo del tumore. Le indicazioni vennero ampliate anche alle malattie autoimmuni e oncologiche, incluse l’artrite reumatoide e la sclerosi multipla. In questa fase dello sviluppo di un farmaco mancano ancora i dati sul profilo di sicurezza, ragion per cui si entra nella fase I di sperimentazione clinica, in cui si verificano gli effetti tossici sull’uomo.
Per ora tutto in regola
Il disegno dello studio contro placebo su otto pazienti, era stato approvato da un comitato etico e autorizzato dalla Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency (MHRA) che ha poi provveduto tempestivamente a bloccarlo in attesa di accertare le cause degli eventi avversi. La priorità immediata dell’ente europeo era evitare di danneggiare altri pazienti, e per ora non hanno riscontrato procedure irregolari. Si è approdati alla fase I dopo che il farmaco era stato sperimentato su modelli animali e non c’erano gli estremi per ipotizzare conseguenze così gravi sul metabolismo umano. Sulle cause, per ora, ci sono solo ipotesi accompagnate da perplessità. Per esempio stupisce che gli effetti avversi siano stati così gravi, di solito si osservano effetti tossici lievi e reversibili. Mancano per il momento informazioni sul dosaggio che nella norma deve iniziare da quantità basse per poi aumentare in modo graduale e lento proprio per avere il controllo degli eventi avversi. Un margine di errore potrebbe risiedere nella produzione del farmaco, che essendo ancora sperimentale non è standardizzata e approntata ad hoc per lo studio in corso. Ma per poter valutare che cosa è successo e perché, bisognerà attendere le indagini degli enti preposti e nel frattempo augurare una pronta guarigione ai sei pazienti londinesi.
Simona Zazzetta


question

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Inserito il 02/03/2006 17:08:26   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Delirio?

chick80 ha scritto:
question ha scritto:
giusta osservazione chick80: vuoi scegliere tu anche i soggetti che dovranno "sperimentando" farsi impiantare qs staminali delle quali alcune (siccome ancora non le sappiamo controllare) mutano in forme tumorali ?
Se ti fosse sfuggito prima di passare all'uomo si fa ricerca sugli animali...

...a me risulta che "lavorare" su modelli animali (ad esempio murini) non risulta quasi mai uquivalente nel "momento della verità" cioè quando si passa ..."all'uomo".
Se i rischi son "troppo grandi" bisogna acquisire prima "grandi certezze" : non tutto quel che si "puo' fare" è automaticamente "lecito fare" nel "nome della scienza", ma mi rendo conto che "parte della scienza" non condivide affatto questa enunciazione.
un saluto -


chick80

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Inserito il 01/03/2006 20:24:37 Mostra Profilo  Invia a chick80 un Messaggio Privato   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Delirio?

question ha scritto:
giusta osservazione chick80: vuoi scegliere tu anche i soggetti che dovranno "sperimentando" farsi impiantare qs staminali delle quali alcune (siccome ancora non le sappiamo controllare) mutano in forme tumorali ?

Se ti fosse sfuggito prima di passare all'uomo si fa ricerca sugli animali...

question

Utente non registrato
Inserito il 01/03/2006 12:30:14   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Delirio?

chick80 ha scritto:
question ha scritto:
'Lo sviluppo è significativo perché chi si oppone alla ricerca con staminali embrionali spesso cita il fatto che gli scienziati non hanno controllo sullo sviluppo delle cellule, e che molte di queste possano sviluppare tumori'.
... e come biasimare chi si oppone alla ricerca in presenza di queste condizioni?
Li biasimo e come! Gli scienziati non hanno controllo sulle staminali allora smettiamo di fare ricerca? Scusami tanto ma a me sembra molto più sensato dire: continuiamo a fare ricerca così arriveremo al punto di capire come controllarle.
Sarebbe come se quando hanno iniziato a fare i trapianti avessero detto: non funzionano bene, non facciamoli più.
Ed è lo stesso ragionamento di chi dice: "non sappiamo cosa fanno gli OGM alimentari, smettiamo di fare ricerca".
La ricerca serve proprio a capire e a trovare nuove soluzioni, nessuno dice che le staminali siano la panacea per tutti i mali, ma se non si fa ricerca non si arriverà mai ad una soluzione.

*********
giusta osservazione chick80: vuoi scegliere tu anche i soggetti che dovranno "sperimentando" farsi impiantare qs staminali delle quali alcune (siccome ancora non le sappiamo controllare) mutano in forme tumorali ?

chick80

Utente non registrato
Inserito il 01/03/2006 02:54:16   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Delirio?

question ha scritto:
'Lo sviluppo è significativo perché chi si oppone alla ricerca con staminali embrionali spesso cita il fatto che gli scienziati non hanno controllo sullo sviluppo delle cellule, e che molte di queste possano sviluppare tumori'.
... e come biasimare chi si oppone alla ricerca in presenza di queste condizioni?

Li biasimo e come! Gli scienziati non hanno controllo sulle staminali allora smettiamo di fare ricerca? Scusami tanto ma a me sembra molto più sensato dire: continuiamo a fare ricerca così arriveremo al punto di capire come controllarle.
Sarebbe come se quando hanno iniziato a fare i trapianti avessero detto: non funzionano bene, non facciamoli più.
Ed è lo stesso ragionamento di chi dice: "non sappiamo cosa fanno gli OGM alimentari, smettiamo di fare ricerca".
La ricerca serve proprio a capire e a trovare nuove soluzioni, nessuno dice che le staminali siano la panacea per tutti i mali, ma se non si fa ricerca non si arriverà mai ad una soluzione.

question

Utente non registrato
Inserito il 28/02/2006 16:13:14   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Delirio?

'Lo sviluppo è significativo perché chi si oppone alla ricerca con staminali embrionali spesso cita il fatto che gli scienziati non hanno controllo sullo sviluppo delle cellule, e che molte di queste possano sviluppare tumori'.
... e come biasimare chi si oppone alla ricerca in presenza di queste condizioni?


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