Feed RSS: Molecularlab.it NewsiCalendar file
Categorie

Staminali, la nuova sfida per la genetica


Dulbecco: Potremo scoprire i geni che influenzano il comportamento delle cellule

Dopo il Progetto genoma, la sfida per conoscere le funzioni dei geni punta adesso sulle cellule staminali. Parola del Nobel Renato Dulbecco, che a margine della maratona televisiva Telethon per la raccolta dei fondi sulla malattie genetiche ha parlato delle nuove prospettive che si aprono con la ricerca sulle staminali. Secondo il Nobel le cellule immature e indifferenziate presenti nell’embrione, nel cordone ombelicale e nei tessuti adulti sono una delle promesse maggiori non solo sul fronte della terapia, ma anche su quello della ricerca genetica. «Il Progetto genoma ha dato le prime indicazioni sulla funzione svolta dai geni, e le cellule staminali offrono delle buone opportunità per scoprire i geni che influenzano il comportamento delle cellule», ha detto Dulbecco. Le cellule staminali, secondo il Nobel, sono particolarmente adatte a scoprire il modo in cui funzionano molti geni perchè sono cellule «che si moltiplicano intensamente e si differenziano».
Le cellule staminali, ma anche quelle adulte e differenziate, stanno così diventando i nuovi laboratori nei quali andare in cerca delle funzioni dei geni.
«È possibile sintetizzare Rna che, se introdotto in cellule sane, blocca la funzione di un determinato gene. Quindi, osservando il comportamento della cellula diventa possibile capire anche il ruolo di quel gene», ha detto Dulbecco.
Dopo i topi, nei quali veniva spento un solo gene (chiamati topi KO), che negli ultimi 20 anni hanno permesso di identificare numerosissimi geni, adesso è la volta delle cellule KO. «Studiare i geni nei topo KO era molto difficile, adesso studiare i geni per mezzo delle cellule KO diventa più semplice ed efficace», ha osservato, e di conseguenza la ricerca genetica è destinata nei prossimi anni ad avere un’accelerazione ancora maggiore di quella, notevolissima, degli ultimi anni: «Al momento è questa la strada che permetterà una ricerca su larga scala, applicabile ai geni di tutti i tipi».
Sul fronte della terapia, per Dulbecco «non c’è dubbio che le staminali adulte non pongano problemi dal punto di vista etico, ma la loro funzione è limitata e sono presenti in un numero molto piccolo». Naturalmente, ha rilevato, le cose potrebbero cambiare in modo sostanziale nei prossimi anni grazie alla scoperta dei geni che controllano lo sviluppo delle staminali presenti nei tessuti adulti, come quelli individuati recentemente dai ricercatori nelle cellule staminali del cervello adulto.

Fonte: BresciaOggi (20/12/2004)
Pubblicato in Biotecnologie
Tag: Dulbecco, staminali
Vota: Condividi: Inoltra via mail

Per poter commentare e' necessario essere iscritti al sito.

Registrati per avere:
un tuo profilo con curriculum vitae, foto, avatar
messaggi privati e una miglior gestione delle notifiche di risposta,
la possibilità di pubblicare tuoi lavori o segnalare notizie ed eventi
ed entrare a far parte della community del sito.

Che aspetti, Registrati subito
o effettua il Login per venir riconosciuto.

 
Leggi i commenti
Notizie
  • Ultime.
  • Rilievo.
  • Più lette.

Evento: Congresso Nazionale della Società Italiana di Farmacologia
Evento: Synthetic and Systems Biology Summer School
Evento: Allosteric Pharmacology
Evento: Conference on Recombinant Protein Production
Evento: Informazione e teletrasporto quantistico
Evento: Into the Wild
Evento: Astronave Terra
Evento: Advances in Business-Related Scientific Research
Evento: Conferenza sulle prospettive nell'istruzione scientifica
Evento: New Perspectives in Science Education


Correlati

 
Disclaimer & Privacy Policy