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Studi sul meccanismo di infezione virus

Virus epatite C


Meno difficile studiare il vaccino

Svelato uno dei trucchi che alcuni virus utilizzano per infettare le cellule. Hiv, influenza e parainfluenza cambiano forma a seconda che stiano per entrare nella cellula o siano già riusciti a penetrarvi. L'aver identificato la proteina che muta nel microrganismo che provoca la parainfluenza (il paramyxovirus) consentirà ai ricercatori di produrre un vaccino. Alla famiglia dei paramyxovirus sono imputabili alcuni tipi di polmonite, bronchiti, orecchioni e morbillo. "Nonostante i virus dell'Hiv, dell'influenza e della Sars non appartengano alla stessa famiglia - spiega il virologo Robert Lamb, uno degli autori dell'articolo pubblicato dalla rivista Nature - tutti questi virus sono accomunati dallo stesso meccanismo di penetrazione all'interno delle cellule".
Il virologo italiano Fabrizio Pregliasco dell'università di Milano ha commentato positivamente la scoperta dei colleghi della Northwestern University: "E' un passo fondamentale per creare nuovi farmaci blocca-virus.
La scoperta arriva tra l'altro in un momento importante. In questo periodo infatti sono molto diffuse le sindromi para-influenzali". Queste sindromi si presentano con malesseri simili a quelli dell'influenza, magari anche tosse e raffreddore, ma senza una temperatura abbastanza alta da convincere chi ne è colpito a rimanere a letto.
"Finora - prosegue Pregliasco - non eravamo riusciti a elaborare strategie efficaci contro queste sindromi a causa dell'abilità del virus, che è capace di mutare dopo aver infettato le cellule e quindi di sfuggire alla caccia dei ricercatori. Conoscere la struttura della proteine che apre la porta della cellula al microrganismo ci permette di avere un bersaglio per aggredire i paramyxovirus".
La proteina individuata da Lamb e colleghi si comporta come un vero e proprio arpione. Quando individua una cellula che può essere infettata, si aggancia alla sua membrana esterna e spinge il corpo del virus fino a farlo aderire alla superficie della cellula. Veicola il trasferimento del materiale genetico dal virus alla cellula infettata e contemporaneamente si ripiega su se stessa. Per fotografarla i ricercatori hanno dovuto bloccarla, cristallizzandola proprio nel momento della mutazione, e bombardarla con speciali raggi X per tracciarne il profilo.
Elen.a D.usi

Fonte: LaRepubblica (08/01/2006)
Pubblicato in Genetica, Biologia Molecolare e Microbiologia
Tag: virus, Hiv, paramyxovirus
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