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Made in Italy hitech, un incubatore in Cina

Asia


Il traffico è tanto e per arrivare da Shanghai a Yixing ci vogliono almeno 3 ore, per lo più le si impiega per uscire dalla grande metropoli, poi, una volta imboccata l’autostrada, le macchine si dira

Il traffico è tanto e per arrivare da Shanghai a Yixing ci vogliono almeno 3 ore, per lo più le si impiega per uscire dalla grande metropoli, poi, una volta imboccata l’autostrada, le macchine si diradano e si riconquista terreno. Già solo dall’aeroporto Hongqiao di Shanghai, il più antico, ci vuole la metà del tempo. Non ci solo ampie highway, ma anche ferrovia a rapida percorrenza e il WuhuShanghai Canal, un grande canale per il trasporto che attraversa i distretto e si collega al Delta dello Yangtze, il più importante fiume della Cina e il Wuyi Canal. che la collega al non lontano Lake Tai. Il BeijingHangzhou Grand Canal e la Gold Waterway dello Yangtze: un network via acqua che consente di spedire merci direttamente ai porti di Shanghai, Ningbo e Zhangjiang, Le infrastrutture, quelle di trasporto, innanzi tutto: cosi dicono i manuali per indicare gli elementi fondamentali per garantire lo sviluppo di un territorio. E allo Yixing Industrial Park for Environmental Science& Techonology, parco hitech creato nel 2002 nella provincia dello Jiangsu, le infrastrutture non mancano. Altre sono in via di costruzione. Considerata la velocità dei cinesi, vuol dire pronte a breve.
Tutto cablato, ha diverse fonte di approvvigionamento energetico, dall’elettricità, al gas, acqua. Il parco di Yixing è una "sottozona", come si dice qui, del più grande e vasto parco hitech di Wuxi, dove tra l’altro sta aprendo i battenti un nuovo stabilimento della StMicroelectronics. E’ uno dei più importanti parchi di sviluppo industriale nel settore dell’Information Technology.
Tra i sottoparchi di Wuxi, quello di Yixing ha una vocazione verde: ha un focus sulle tecnologie legate alla protezione dell’ambiente, all’integrazione otticomeccanicoelettronica, ai nuovi materiali, alle fonti di energia nuova, e alle medicine biologiche. Il segnale di come questo paese, accusato di inquinamenti senza controlli, stia ora ponendo la sua attenzione anche al rispetto dell’ambiente. E il parco di Yixing rientra in China’s Agenda 21, il programma governativo legato a uno schema di sviluppo sostenibile che coinvolge ministeri e agenzie.
Yixing è una delle principali sedi per la produzione delle teiere e delle ceramiche in genere, sorta ai tempi della dinastia Sung, tra il 960 e il 1279 dopo Cristo, e poi sviluppatasi ai tempi delle dinastie Ming e Qing. La tradizione narra che il materiale con cui sono fatte queste teiere zisha, un composto di ferro, quarto, mica e altro sia talmente poroso da assorbire i profumi e sentori dei tè tanto che dopo anni basta mettere acqua bollente per avere una bevanda straordinaria. Centro turistico e di commercio, dunque, a due passi da Sozhou e Huangzhou, tra le più belle città orientali, il paradiso terrestre ribattezzata una il paradiso terrestre e, l’altra, la Venezia asiatica.
Attirare investimenti stranieri: è l’obiettivo che i parchi tecnologici si prefiggono fin dalla loro nascita. E qui, su una superficie di 1000 chilometri quadrati, non mancano i marchi stranieri, dai coreani agli americani. Gli italiani, si sa, fra gli europei sono quelli arrivati per ultimi. La corsa è iniziata da poco e forse l’anno italiano in Cina, che si è aperto proprio la scorsa settimana, metterà in moto maggiori stimoli e, sperano in molti, anche più incentivi.
«Ci teniamo a far conoscere agli italiani il nostro parco e le facilities che mettiamo a disposizione», spiega Guoming Huang, executive deputy Towngovernor, tra i dirigenti del progetto di sviluppo del parco di Yixing che fa capo al governo locale. Facilitazioni, a partire dalla tassazione: esente da tasse per le aziende straniere per i primi due anni e dimezzate per i successivi tre anni, finché l’azienda non comincia a fare utili. Le assicurazioni sui dipendenti possono essere pagate a cominciare da uno o due anni dopo l’avvio delle attività. Molta attenzione è posta allo smaltimento delle scorie e barriere rigide fissate per le emissioni di Co2.
Hub, grande snodo di transito, Yixing, la cittadina a due chilometri e mezzo dall’area industriale, è anche al centro di una rete di istituti di formazione professionale e universitaria. Ci sono nove istituti tecnici e collegi, inclusi i cosiddetti "vocational" ovvero a orientamento professionalizzante. Qui ogni anno tornano a le vacanze dai genitori, racconta il management del Parco, 6.000 studenti dei politecnici e delle università. Il 99% cento dei lavoratori ha un titolo di studio di medio livello.

Fonte: LaRepubblica (25/01/2006)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag: Cina
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