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Il futuro del trapianto della faccia e' nelle cellule staminali

Struttura di un viso


Piu' che al trapianto di faccia, gli esperti affidano alle cellule staminali la possibilita' di ricostruire un volto gravemente danneggiato da un tumore o da una malformazione. "Dopo il p

Piu' che al trapianto di faccia, gli esperti affidano alle cellule staminali la possibilita' di ricostruire un volto gravemente danneggiato da un tumore o da una malformazione. "Dopo il primo trapianto di un organo coltivato in laboratorio, avvenuto negli Stati Uniti, questo non e' il futuro ma un presente destinato a svilupparsi", ha osservato il direttore dell'unita' operativa di Chirurgia Maxillo Facciale dell'arcispedale S. Anna di Ferrara, Luigi Clauser, alla vigilia del convegno sulle prospettive del trapianto di volto in Italia. All'incontro, che si e' tenuto lo scorso 8 aprile a Ferrara, c'era anche il chirurgo Bernard Devauchelle, dell'universita' francese di Amiens, autore del primo trapianto parziale di faccia nel mondo, eseguito nel novembre scorso. Tra il centro italiano e quello francese e' in atto da tempo una collaborazione sia nell'ambito della microchirurgia per gli interventi al volto, sia nei trapianti di faccia. Mentre in Francia ci sono gia' alcuni pazienti in lista d'attesa per il trapianto parziale di faccia, in Italia questo non accade ancora, nonostante anche nel nostro Paese ci siano tutte le competenze per eseguire un intervento del genere. Piu' lontana e difficile in tutto il mondo e' invece, secondo gli esperti, la prospettiva del trapianto totale del volto, soprattutto a causa di problemi etici e legali.
Sicuramente la via delle staminali e' oggi considerata la piu' promettente.
Prime liste di attesa: "In Francia ci sono gia' alcuni pazienti in lista d'attesa per il trapianto di volto, ma non e' semplice trovare il donatore", ha osservato Clauser. "Per interventi come questi vanno infatti superati problemi medico-legali, primo fra tutti l'autorizzazione da parte dei familiari del donatore. Non e' come donare un organo interno, come il cuore o il fegato, ma si tratta di tagliare un frammento del volto". Nel frattempo sono molto positivi gli esiti del primo trapianto parziale: "la donna sta molto bene, ha ripreso a mangiare e parla", ha detto Clauser.
Nessuna richiesta in Italia: Nessuno e' in lista d'attesa per il trapianto parziale di volto in Italia. "Ci sono tutte le competenze per fare un intervento del genere, ma finora nessuno lo ha chiesto", ha detto l'esperto. La procedura e' molto simile a quella di un trapianto multitessuto a carattere sperimentale, che prevede la presentazione di una richiesta al Centro nazionale trapianti e un parere da parte del Consiglio superiore di sanita', con una valutazione caso per caso. Molto probabilmente l'assenza di pazienti in lista d'attesa si deve alla novita' di questo intervento. Si tratta, forse, di rompere il ghiaccio e puo' darsi che una volta eseguito il primo trapianto parziale arrivino le prime richieste.
Lontano il trapianto totale di faccia: "Ovunque nel mondo ci sono vincoli a questo tipo di intervento", ha osservato Caluser, perche' "sostituire labbra, naso e mento e' molto diverso dal sostituire l'intero volto". Ci sono seri problemi ad avere un donatore simile (ad esempio per il colore della pelle), sia per le difficolta' ad ottenere il permesso dai familiari. Anche la procedura per l'autorizzazione, in Italia, sarebbe piu' complessa in quanto sarebbe necessario il parere del Comitato nazionale di bioetica.
Il futuro nelle cellule staminali: "sicuramente la crescita in vitro di cellule staminali e' una prospettiva molto importante", ha detto l'esperto. Coltivare cellule in laboratorio per ottenere i tessuti necessari a ricostruire un volto e' una realta' promettente e che oltretutto non porrebbe problemi etici. Non sarebbe nemmeno necessaria l'immunoterapia perche' i pazienti riceverebbero tessuti ottenuti a partire dalle loro stesse cellule. La pelle coltivata in laboratorio viene gia' utilizzata per riparare i danni provocati dalle ustioni, per l'osso biotech sono in corso ricerche.

Fonte: Aduc (21/04/2006)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: viso, faccia
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