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Le vulnerabilità alle radiazioni naturali dei prodotti microelettronici

Nanotech


Alcune università francesi si sono riunite per istituire un laboratorio dove testare la sensibilità dei circuiti microelettronici complessi al fondo naturale di radiazioni.

I circuiti micro

Alcune università francesi si sono riunite per istituire un laboratorio dove testare la sensibilità dei circuiti microelettronici complessi al fondo naturale di radiazioni.

I circuiti microelettronici sono ovunque: si trovano in oggetti di uso quotidiano quali i telefoni cellulari e i computer nonché in applicazioni che controllano le transazioni finanziarie, nei sistemi telefonici e nei veicoli. I componenti dei circuiti microelettronici, nel divenire sempre più piccoli e più complessi, risultano più sensibili ai raggi cosmici e ai flussi di particelle (neutroni atmosferici).

Per quanto i livelli di radioattività siano relativamente bassi a livello del mare, con l'altitudine crescono sostanzialmente, risultando 1.000 più elevati all'altitudine di crociera degli aerei che a livello del mare.
Alcune particelle in particolare, come i neutroni ad alta energia, sono molto invasive e possono addirittura passare attraverso il cemento rinforzato; riescono pertanto a creare numerosi problemi nei circuiti elettronici danneggiando la carica elettrica dei componenti del sistema.

Denominato ASTEP (Altitude SEE Test European Platform), il nuovo laboratorio è situato nelle Alpi francesi a oltre 2.500 metri di altitudine. Si tratta di una collocazione ottima per studiare gli effetti delle radiazioni sui circuiti microelettronici al fine di consentire alle società che li producono e li utilizzano di riuscire meglio a proteggerli.

Il primo esperimento è già in corso di svolgimento; milioni di componenti, ognuno in grado di contenere informazioni in forma di 0 o 1 sono stati predisposti presso la piattaforma. Saranno osservati per qualche mese per verificare quanti di essi cambiano stato, passando da 0 a 1 o viceversa, a causa degli effetti delle radiazioni. I primi risultati saranno presentati a settembre.

Fonte: Cordis (13/07/2006)
Pubblicato in Ecologia e Ambiente
Tag: radiazioni
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