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Un gene permette ai topi di vedere a colori come l'uomo

Ratto


Questo studio ha implicazioni evoluzionistiche: i nostri antenati hanno subito una mutazione genetica ed hanno iniziato a vedere a colori

Sulla rivista Science è stato pubblicato uno studio svolto dall'Università Johns Hopkins di Baltimora che ha permesso di ricostruire il passaggio evolutivo attraverso cui i primati hanno iniziato ad avere una vista simile a quella dell'uomo.
I ricercatori hanno trasferito il gene che permette la visione dei colori da parte dell'occhio umano ad alcuni topi che, nonostante siano daltonici per natura, hanno iniziato a distinguere i colori.
L'uomo e le scimmie possono percepire i colori grazie a tre diversi recettori presenti nella retina, che vedono il blu, il verde e il rosso. Nei topi, come nella maggior parte dei mammiferi, sono presenti solo i recettori del blu e del verde. I topi creati dai ricercatori esprimevano contemporaneamente anche il gene del recettore rosso.
A questo punto è stato necessario capire se questi topi riuscivano a distinguere tutti i colori e per questo hanno mostrato ai topi modificati tre pannelli, due di colore uguale e uno diverso, ricompensandoli se riuscivano a distinguere quello diverso. E l'80% ci riusciva.
Uno degli autori, Gerald Jacobs spiega: "Il risultato ottenuto è importante perchè abbiamo dimostrato che basta che negli occhi dei mammiferi sia presente la struttura che vede i colori per indurre il cervello ad elaborare la nuova informazione, senza necessità di uno sviluppo cerebrale. Ciò significa che 40 milioni di anni fa i nostri antenati hanno subito acquisito questa capacità senza attendere altri adattamenti".
Inoltre gli autori sottolineano che sono molto importanti le implicazioni evoluzionistiche: "I topi mostrano quello che è successo ai nostri antenati - spiega Jeremy Nathans - che, ad un tratto, hanno subìto una mutazione genetica che gli ha permesso di sviluppare la capacità di distinguere il rosso."
Forse il vantaggio selettivo di questa mutazione è stato che gli individui capaci di vedere il rosso riuscivano a distinguere la frutta colorata da quella acerba.
Inoltre questi risultati potrebbero essere in qualche modo confermati anche per quanto riguarda gli altri sensi: studi condotto su olfatto e gusto hanno dimostrato che basta un gene per far sviluppare la capacità relativa senza che accorrano cambiamenti nel cervello.

Redazione MolecularLab.it (28/03/2007)
Pubblicato in Genetica, Biologia Molecolare e Microbiologia
Tag: vista, daltonismo, visione, colori
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