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Nuovo farmaco contro il tumore al rene

Topografia dei costituenti apparato renale


Il bevacizumab, un anticorpo monoclonale, aggiunto alla terapia standard consente di aumentare la sopravvivenza dei pazienti affetti da cancro al rene

L'incidenza del tumore al rene è in continuo aumento, e aumentano anche i casi delle forme più gravi con tasso di mortalità vicino al 100%. Esiste però un nuovo farmaco che aumenta le speranze per chi ne è colpito. I casi, dagli anni '60 ad oggi sono aumentati del 350%. Ogni anno, nel mondo si registrano 200.000 nuovi malati, di cui solo 8.500 in Italia. La mortalità si aggira intorno al 50% raggiungendo il 100% nel caso delle forme più aggressive. Il tumore al rene, ancora oggi è uno delle neoplasie più difficili da trattare perché non esistono screening e non dà sintomi se non alcuni aspecifici e spesso si arriva tardi alla diagnosi.

Il prof. Camillo Porta, oncologo all'Ircss San Matteo di Pavia, spiega: “Il 35% dei casi che vengono diagnosticati sono già in una fase avanzata incurabile, e un altro 35% in fase abbastanza avanzata da rischiare con quasi certezza lo sviluppo di metastasi nel tempo". Riguardo le terapie disponibili, Porta spiega: “Fino a pochi anni fa praticamente non c'erano terapie efficaci in grado di combattere questo cancro ma oggi le speranze per i pazienti si sono moltiplicate grazie ai nuovi farmaci biologici”. Il “bevacizumab”, ad esempio, che è un anticorpo monoclonale che agisce inibendo l'angiogenesi del tumore. Al congresso della Società Americana di Oncologia (Asco), svoltosi a Chicago, sono stati presentati i dati dello studio Avoren che dimostrano che l'aggiunta di bevacizumab alla terapia standard a base di interferone, prolunga in modo significativo la vita dei pazienti senza un peggioramento della malattia. Camillo Porta spiega: “Nel corso dell'Asco di quest'anno è stata posta in luce l'attività dei farmaci a bersaglio molecolare, e in particolare del bevacizumab, nel trattamento del tumore al rene. L'efficacia di questi farmaci consentirà ad un numero sempre maggiore di pazienti di convivere, anche a lungo, con la propria malattia”.

Redazione MolecularLab.it (03/06/2008)
Pubblicato in Biochimica e Biologia Cellulare
Tag: bevacizumab, anticorpo monoclonale, angiogenesi, rene
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