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Il meccanismo di riparazione della retina

Occhio


Quando la retina si danneggia le cellule della glia di muller regrediscono a cellule progenitrice per poterla riparare

I ricercatori della University of Washington (UW), guidati da Tom Reh, hanno pubblicato sui "Proceedings of the National Academy of Sciences" il risultato raggiunto dal loro studio, l'induzione della ricrescita delle cellule nervose della retina danneggiate.
La retina è un tessuto posto sul fondo dell'occhio che ha la funzione di convertire la luce in impulsi nervosi che vengono inviati al cervello, e gia era noto che alcune cellule di retina murina potessero proliferare in coltura, ma grazie al nuovo studio è stato dimostrato che la proliferazione può essere stimolata anche in vivo.
I ricercatori hanno sottolineato la notevole capacità dei vertebrati a sangue freddo di riparare la retina dopo un danno mentre gli uccelli, che sono a sangue caldo, hanno una capacità analoga ma molto più limitata.
La ricerca si è concentrata sopratutto su una cellula retinica particolare nota come glia di Müller.

Le cellule della glia di Müller di norma smettono di dividersi dopo un certo stadio evolutivo dei cuccioli ma in pesci ed uccelli un danno retinico può stimolare le cellule specializzate della glia di Müller a dividersi ancora ed a diventare una cellula di tipo generico detta progenitrice. Le cellule progenitrici sono poi in grado di trasformarsi in qualunque altro tipo di cellula specializzata delle cellule nervose.
Successivamente i ricercatori hanno analizzato la risposta al danno retinico e gli effetti di stimolazione di specifici fattori di crescita: l'EGF (epidermal growth factor), (FGF1) (fibroblast growth factor 1) o una combinazione di FGF1 e insulina. Il risultato osservato è stata una stimolazione della glia di Müller a riprendere la divisione cellulare e la proliferazione in tutta la retina.
A riguardo della cellula della glia di muller Reh spiega che "Questo tipo di cellula esiste nella retina di tutti i vertebrati e quindi anche nell'uomo, e la speranza è quella che i nostri risultati possano aprire la strada a nuovi trattamenti terapeutici per la perdita di visus dovuta a patologie che danneggiano la retina, come la degenerazione maculare."

Redazione MolecularLab.it (16/01/2009)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: FGF1, EGF, retina, occhio
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