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Le notizie e gli eventi scientifici della settimana - 7 Aprile 2014

La posta di MolecularLab


Newsletter del 7 Aprile 2014 di MolecularLab.it con notizie ed eventi del mondo scientifico su Biotech, Ricerca, Biochimica, Genetica, Medicina

La nostra evoluzione è scritta nei geni
01/04/2014 - Come siamo sopravvissuti alle infezioni nella nostra storia evolutiva? Quali sono stati i geni che ci hanno aiutato a resistere ai nostri peggiori nemici? La selezione naturale ha lasciato delle "impronte" che ci stanno aiutando a capire non solo il passato ma anche il destino futuro della nostra specie.
La rivista PLoS Genetics pubblica uno studio nato dalla collaborazione tra gli IRCCS Eugenio Medea e Fondazione Don Gnocchi, l'Università degli Studi di Milano e l'Università di Milano-Bicocca che analizza la storia evolutiva dei geni essenziali per la risposta alle infezioni.
Le malattie infettive sono state una delle principali cause di morte durante l'intera storia evolutiva dell'uomo, basti pensare alle epidemie avvenute in alcuni periodi storici quali la peste bubbonica e l'influenza spagnola o, in tempi più recenti, l'epidemia di HIV.
Per tale motivo le infezioni hanno rappresentato un'importante pressione selettiva, agendo come un setaccio che consenta di sopravvivere e riprodursi solo a chi sia meglio adatto (geneticamente) a rispondervi. La selezione naturale lascia delle "impronte" che possono essere identificate attraverso metodiche di evoluzione molecolare. Identificare tali impronte significa comprendere quali geni e varianti siano stati selezionati per meglio rispondere ad una o più infezioni.
I ricercatori hanno quindi cercato le "impronte" lasciate dalla selezione naturale in geni che cooperano ad un processo noto come presentazione dell'antigene, che è la fase iniziale della risposta immune, ossia di quel fondamentale meccanismo che ci protegge nei confronti delle infezioni stesse.
"I risultati hanno indicato che la selezione naturale ha agito in modo pervasivo su tali geni e questo è avvenuto nel corso di milioni di anni; per comprendere ciò abbiamo analizzato anche i genomi di altri mammiferi per identificare le regioni in cui la pressione selettiva è stata più forte" - spiega la dottoressa Manuela Sironi dell'IRCCS Medea di Bosisio Parini. "Abbiamo inoltre identificato eventi selettivi specifici della nostra specie, uno di questi coinvolge una variante che conferisce suscettibilità al morbo di Crohn, evidenziando il legame che esiste tra infezioni e malattie infiammatorie croniche".
"Queste analisi possono aiutarci a isolare nuove varianti genetiche che predispongano o proteggano da specifici patogeni. Ad esempio lo studio ci ha consentito di identificare una variante che causa una variazione aminoacidica nella proteina langherina, coinvolta nella risposta immunitaria mucosale, e di dimostrare come tale variante protegga dall'infezione da HIV", aggiunge il professor Mario Clerici, dell'Università degli Studi di Milano e Fondazione Don C. Gnocchi.
La storia della nostra specie è scritta anche nel nostro genoma; saperla leggere può aiutarci a comprendere come abbiamo combattuto i nostri peggiori nemici, chi sia oggi più vulnerabile ad alcune malattie e quali siano i migliori bersagli molecolari per lo sviluppo di nuove terapie.
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Matrin3, una nuova mutazione causa della SLA
31/03/2014 - Team italiano identifica la principale mutazione genica causa della SLA, la Sclerosi Laterale Amiotrofica. E' stata localizzata sul cromosoma 5 ed è stata identificato in ampie famiglie che avevano diversi membri affetti da SLA o Morbo di Lou Gehrig.
Il gene mutato infatti codifica per una proteina Matrin3 che si lega al DNA e che possiede dei domini strutturali comuni ad altre proteine che possono legarsi all'RNA come FUS e TDP43, conosciute per essere implicate nella Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Per arrivare a questo risultato è stato necessario utilizzare nuove tecniche di sequenziamento che hanno permesso di analizzare l'intero esoma.
Successivamente il gene mutato è stato sequenziato e mappato in 5190 controlli sani per verificare che questa forma non fosse presente a prescindere dalla malattia.
Lo studio ha meritato la copertina sulla prestigiosa rivista Nature Neuroscience e gli autori sono parte del consorzio Italsgen che riunisce 14 centri universitari e ospedalieri uniti nella lotta alla SLA.
Il groppo è stato coordinato dal Prof. Adriano Chiò del Centro SLA del Dip. di Neuroscience 'Rita Levi Montalcini' dell'ospedale Molinette di Torino, dalla dott.ssa Gabriella Restagno del Laboratorio di Genetica Molecolare dell'azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute di Torino e dal dott. Mario Sabatelli dell'Istituto di Neurologia del Centro SLA dell'Università Cattolico Policlinico A. Gemelli di Roma, in collaborazione con il neurologo Bryan Traynor dell'NIH di Bethesda a Washington.
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Una partita a scacchi contro la SLA
31/03/2014 - Mario Sabatelli, dell'Istituto di neurologia Centro Sla del Policlinico Gemelli di Roma, che insieme ad Adriano Chiò, del Centro Sla-Dipartimento di neuroscience Rita Levi Montalcini dell'ospedale Molinette di Torino, ha guidato il gruppo di ricercatori che hanno identificato Matrin3 un nuovo gene, coinvolto nell'esordio della Sla ...
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Scoperta una nuova causa delle malattie infiammatorie e autoimmuni
04/04/2014 - Svelato uno dei meccanismi del sistema immunitario che sta alla base delle malattie infiammatorie ed autoimmuni. Il lavoro intitolato "La glicoproteina Tim-1 lega il recettore di adesione selectina-P e controlla il traffico dei leucociti nelle malattie infiammatorie e autoimmuni" è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Immunity.
Lo ...
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Il gene DRAGO aumenta l'efficacia di p53 contro i tumori
02/04/2014 - Una ricerca condotta nel Laboratorio di Farmacologia Molecolare dell'IRCCS-Istituto di Ricerche Farmacologiche 'Mario Negri', oggetto di un articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista Journal of the National Cancer Institute, ha permesso di scoprire e descrivere un nuovo gene, denominato DRAGO, attivato dalla proteina p53, che è ...
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La dieta mediterranea riduce l'infiammazione cronica silente
03/04/2014 - La Dieta mediterranea, ormai affermata in tutto il mondo e celebrata come una potente arma di prevenzione contro gravi patologie, da quelle cardiovascolari a quelle neurodegenerative, segna oggi un altro punto a suo favore. Secondo uno studio condotto da ricercatori dell'IRCCS Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed di Pozzilli, in Molise, questo ...
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Fermati i trattamenti Stamina a Brescia

Sviluppato un sangue artificiale in caso di urgenze

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Redazione MolecularLab.it (07/04/2014)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: newsletter, molecularlab
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