Prof.ssa Elena Cattaneo
Direttore UniStem dell'Università degli Studi di Milano, già vice presidente del Comitato Nazionale per la Bioetica
Le cellule staminali proliferano nel nostro corpo provvedendo, ad esempio, a rinnovare le cellule del sangue o della pelle. Oltre a queste staminali, definite adulte, esistono le cellule staminali embrionali (ES), che possono essere estratte e moltiplicate in laboratorio. La ricerca è interessata a capire i segreti della loro capacità di dare origine agli oltre 200 tipi di cellule specializzate che compongono l'organismo. Una cellula ES umana può trasformarsi in neuroni o in cellule del cuore, come nessun'altra staminale sa fare. Dieci anni di ricerca su queste cellule ES hanno anche prodotto le capacità di avere in laboratorio una terza staminale, dai tratti sorprendenti: la cellula iPS (da staminale pluripotente indotta). Anche se le cellule iPS sembrano avere tratti distintivi dalle cellule ES, esse hanno aperto un fronte di ricerca inimmaginabile in precedenza. Ma c'è un altro fronte, al di fuori dei laboratori. Esistono, infatti, posizioni contrarie alla ricerca sulle cellule staminali embrionali umane (sull'embrione allo stadio di 200 cellule), che nascono da considerazioni morali, filosofiche e religiose varie e che considerano in modo discorde l'obbligo morale di "conoscere per potere sperare".
Questi fronti, pur se presenti in ambiti diversi, non fanno che sottolineare l'inestricabile legame tra scienza, filosofia e politica. Essi evidenziano anche la necessità che tutti i dubbi "motivati" siano discussi attraverso una comunicazione trasparente e mai dogmatica. Gli scienziati sono fra gli attori sociali di questa discussione. Il loro contributo può essere utile quando autonomo e indipendente e basato sulla condivisione dell'etica della conoscenza.
Convegno di studi
"La via italiana alla bioetica venti anni dopo (ovvero: Tutto quello che avreste voluto sapere…)"
Roma, 7 luglio 2010 - Sala delle Conferenze di Piazza Montecitorio
Registrazione audio dell'intervento