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angkor
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Inserito il - 29 agosto 2010 : 17:03:40  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di angkor Invia a angkor un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao a tutti, sono nuova di questo forum e ho voluto contattarvi per avere chiarimenti circa due problemi di biologia.
Spiego la situazione: pochi giorni fa ho affrontato l'esame di scienze biologiche alla Normale di Pisa ma sono incerta riguardo a due problemi difficili (poi, per una che non ha mai fatto biologia in vita sua ancora di più) rivolti al campo della medicina: il mio medico di famiglia ha detto che sono giusti, ma non sono sicura.

1 - Una proteina, TP53, reca mutazioni nei tumori umani. Alcuni ricercatori hanno deciso di testare gli effetti degli oncogeni sulle proprietà della proteina e hanno confrontato la sua concentrazione in cellule con proteina mutata e cellule con proteina normale: è stato notato che la conc. della proteina mutata nelle cellule crsce moltissimo, mentre rimane stabile quella normale, e che invece l' mRNA codificante rimane uguale in entrambe.
Ho pensato che, dato che gli oncogeni accellerano nei tumori la divisione cellulare, dovevano aver provocato qualcosa di simile nella proteina, come per esempio inibire l'azione degli enzimi finalizzati alla sua demolizione senza provocare cambiamenti nella sintesi; la veridicità del modello può essere verificata da un secondo esperimento, in cui la sintesi proteica veniva bloccata 3 ore dopo l'inoculazione della proteina. Nelle cellule con TP53 mutata la conc. rimaneva stabile ( perchè non c'erano enzimi attivi per scinderla) e in quelle con TP53 normale invece diminuiva progressivamente a causa dell'azione dei catalizzatori.

2 - Il secondo problema invece si riferiva all' IGF2, fattore di crescita dei neuroni: alcuni scienziati avevano osservato che la concentrazione di proteina era 3 volte maggiore nel midollo osseo (questo perchè lì la crescita dei neuroni è spontanea e quindi non serve), mentre la concentrazione di mRNA codificante era 30 v superiore nel muscolo dell'arto inferiore ( necessario per produrre la proteina, utile al movimento). Dopo l'interruzione del nervo sciatico si è osservato che la concentrazione di mRNA era rimasta come prima, mentre la concent. di proteina era salita di 50 v nel muscolo e scesa di 10 nel midollo: essendo l'interruzione del nervo sciatico causa dell'immobbilità permanente della gamba, nel muscolo non serviva più (quindi maggior quantità) e nel midollo invece se ne aveva bisogno per far funzionare le altre vie nervali chiuse.


Io ho risposto così( in modo però più articolato): fatemi sapere se sono giusti!
Grazie per la pazienza

gilthanas
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0116_da_CIA



100 Messaggi

Inserito il - 04 settembre 2010 : 18:14:42  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di gilthanas Invia a gilthanas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao, ti rispondo sulla prima risposta che hai dato... io lavoro dai tempi della tesi con p53, quindi circa 10 anni or sono...

se leggessi una risposta come la tua direi che ci siamo più o meno...mi andrebbe bene diciamo...
la situazione è che in condizioni normali con la proteina p53 selvatica la sua concentrazione intracellulare è molto bassa o quasi nulla perchè viene degradata da proteine regolatorie; questo è giusto perchè essendo uno dei ruoli di p53 quello di uccidere la cellula se danneggiata è corretto che i suoi livelli si innalzino solo in determinate condizioni...
in condizioni in cui sia ha una p53 mutata (come spesso accade nei tumori, almeno nel 50% dei tumori), spesso la proteina non funziona più perchè assume una conformazione tridimensionale non corretta; ma allo stesso tempo la proteina p53 mutata non può più interagire anche con le proteine deputate alla sua degradazione, quindi la concentrazione è molto più abbondante anche se non funziona...è proprio per questo motivo che al momento della sua scoperta p53 è stata erroneamente definita come oncogene, perchè i suoi livelli erano alti nei tumori (p53 mutata) e bassi nei tessuti sani (p53 selvatica)..
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