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Stagnaro
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Inserito il
01/01/2006
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Non ho mai creduto nella befana!
Dodici milioni di euro per la ricerca del biosensore tumorale! Affascinante, promettente e al tempo stesso provocatorioper chi come me,pensionato, (l'ho riferito nella mia Rubrica Semeiotica Biofisica nel sito http://www.katamed.it) non può spendere 1.200 sterline per la pubblicazione di un articolo su una grande Rivista europea, in cui descrivo in chi "può" insorgere il tumore, il diabete, etc! Ricapitoliamo la notizia dell'ANSA. Con un minuscolo dispositivo è possibile evidenziare altrettanto minuscoli marcatori tumorali. Bene. La mia prima domanda riguarda il momento in cui ciò accade: all'inizio dell'oncogenesi o dopo, magari molto tempo dopo? La seconda domanda è "In chi procedere con questa meravigliosa e costosa attrezzatura, che non è certamente in grado di diagnosticare il Terreno Oncologico, "conditio sine qua non" del reale rischio tumorale e, quindi, del cancro?. Vi risparmio altre domende: è il primo giorno dell'anno e cerchiamo di trascorrerlo in Pace. Non mi sembra proprio che ANCHE questa notizia dell'ANSA abbia i numeri scientifici necessari per riuscire a sfuggire alla banalità, sensazionalità, oserei dire volgarità di una informazione fantascientifica. Ripeto il mio Augurio per il 2006: i giornalisti facciano i giornalisti.
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