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Stagnaro
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Inserito il
24/04/2006 15:06:18
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Il tumore del seno si può prevenire: unico ostacolo la nostra volontà!
Innanzitutto ricordo ai gentili lettori la mia Lettera Aperta sulla Prevenzione Primaria del Cancro del Seno, inviata all'ex-Ministro della Salute Prof. G. Sirchia (fatta conoscere anche ad altri...studiosi ...dell'argomento) rimasta senza risposta alcuna dal maggio 2004! La lettera è in rete ai seguenti URLs: http://www.ilpungolo.com/site/leggi.asp?NWS=2390&IDS=10 http://www.katamed.it/Notizia.asp?id=8094&lingua=IT&idcat=999 http://digilander.iol.it/piazzetta.sfera.net http://bmj.bmjjournals.com/cgi/eletters?lookup=by_date&days=1#72216 27 August 2004 http://www.numedionline.it/apps/essay.php?id=2380 http://www.mednat.org/cancro/terreno_oncologico.htm. Detto questo, leggerei volentieri e finalmente... le risposte "chiare" del Prof. Umberto Veronesi alle seguenti mie domande, dalle conseguenze notevoli: A) Lei, Prof Umberto Veronesi, cosa ne pensa del Terreno Oncologico? Intendo chiederle se, secondo lei, esiste o non esiste questa linea di demarcazione, tracciabile con un semplice fonendoscopio, che divide la popolazione MASCHILE e femminile in due: da una parte chi può ammalare (e morire!) - per esempio, di cancro del seno - e, dall'altra, chi SICURAMENTE non sarà MAI colpito dal tumore, anche se fuma, è in sovrappeso, segue un errato stile divita, etc. Le ripercussioni di una tale presa di posizione da parte sua sulla conduzione della Prevenzione Primaria Oncologica sarebbero notevoli.....con riduazione delle attuali INUTILI perdite di danaro , a mio parere, naturalmente. B) Quali cellule staminali intende lei utilizzare nella "futuribile" terapia del cancro del seno? Intendo dire, cellule staminali dello "stesso" individuo o di altro...magari nel TOTALE disinteresse ed ignoranza della provenienza di queste cellule totipotenti. Mi spiego ancora meglio con ulteriori dettagli, per essere auspicabilmente compreso. Secondo lei, si devono, oppure no, utilizzare cellule staminali provenienti da una FONTE umana NON colpita da Terreno Oncologico - sempre che lei non ne neghi l'esistenza - (penso, in concreto, alle cellule staminali del'individuo da trattare, OVVIAMENTE!). La pensa esattamente come me, Prof. Umberto Veronesi? Infatti, io mi sono sempre chiesto che senso ha trattare una malattia con una terapia...mortale e/o fare prevenzione oncologica in soggetti che NON sono a "reale rischio" oncologico! C) Prof. Umberto Veronesi, ammesso che lei riconosca l'esistenza del Terreno Oncologico, ritiene che TUTTI i soggetti con Terreno Oncologico possano essere colpiti dal Tumore, per esempio, della mammella, o SOLTANTO quei maschi e femmine con Terreno Oncologico e "reale rischio" oncologico al seno, diagnosticato e quantizzato bedside in pochi secondi con la Semeiotica Biofisica? D) Mi può spiegare, infine, Prof. Umberto Veronesi, come può lei falsificare o corroborare la mia teorie del Terreno oncologico e del "reale rischio" oncologico se non conosce la Semeiotica Biofisica? Intendo dire: o lei è esperto in Semeiotica Biofisica (in questo caso non comprendo il suo abissale "silenzio" su questa semeiotica fisica) oppure conosce altre semeiotiche sofisticate in grado di esprimere un parere AUTOREVOLE su quanto le ho chiesto. Quali sono questi strumenti del dipartimento dell'immagine? Prometto di mettere in rete nella mia Rubrica "Semeiotica Biofisica" su www.katamed.it, il contenuto della presente, e le assicuro pubblicherò le sue graditissime risposte "critiche" seguite magari da un mio commento. Dott. Sergio Stagnaro 16037 Riva Trigoso (Genova), Via Erasmo Piaggio 23/8 http://www.semeioticabiofisica.it
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