Sono solo un lettore appassionato di argomenti scientifici. Se non ho capito male il concetto è che chi muta sopravvive meglio in quanto sfugge meglio a quelle insidie che l'ambiente "competitivo" procura. E se non erro questo non è un concetto nuovo vale anche per i virus difficili da acchiappare come HIV etc. Mi pare però che ad esempio questo concetto contraddica quello presentato nell'articolo sex and the fly http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=3844 dove si sostiene che Dal punto di vista genetico la riproduzione sessuale permette di limitare le mutazioni sfavorevoli. Cioè che una scarsa mutazione sia una migliore garanzia. A quale delle due teorie dobbiamo allora concedere maggior attendibilità? Noto anche che le analogie possono confondere. Suppongo infatti che una cosa sia parlare di organismi complessi come l'uomo o i pesci o le mosche ed un'altra parlare di batteri. Un'altra ancora parlare di virus che non sono nemmeno cellule.
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