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Aids tribunale tedesco

TRIBUNALE TEDESCO conferma INESISTENZA VIRUS HIV
Science, Medicine and Human Rights, Germany Wissenschaft, Medizin und Menschenrechte e.V.
Officially Registered Humanitarian Organisation -
President: Karl Krafeld, Albrechtstr. 17, D-44137 Dortmund
Vice-President: Dr. Stefan Lanka, Ludwig-Pfaustr.1b, D-70176 Stuttgart
T 0711 2220601 - F 0711 2220600 - M 0171 3281070 - Lanka@free.de
Infiammazione (conCausa delle malattie fisiche) + Falsita' della medicina ufficiale
"Il paziente malato di aids non muore a causa del virus dell'HIV ma per alterazioni dell'assorbimento intestinale e quindi per ipoalimentazione (malNutrizione), dovuta a una grave micosi." (By Dr. Gerhard Orth, Leuthkirch)
L'AIDS e' causato principalmente dalle Droghe (anche farmaci di sintesi + vaccini) e da altri cofattori NON infettivi, es. trasfusioni
Ecco cosa afferma il ricercatore dr. Peter Duesberg (Virologo di fama mondiale)
La macchina della falsa propaganda, continua a disinformare la popolazione del mondo intero ....
Il 15.1.2001 il giudice Hackmann ha reso noti in un'udienza pubblica presso il tribunale Dortmund (Ns 70 Js 878/99 14 (XVII) K 11/00) i fatti a conoscenza delle autorità sanitarie tedesche in materia di AIDS:
Il virus dell'AIDS non è mai stato individuato !
Il giudice Hackmann si riferiva ad una dichiarazione del dott. Marcus, portavoce dell'ufficio stampa dell'istituto Robert Koch (RKI, Berlino), il centro scientifico del governo federale tedesco competente per l'AIDS.
A 20 anni dalla comparsa dei primi casi di AIDS nel giugno 1980 negli USA e a 17 anni «dall'annunciazione" della scoperta del virus dell'AIDS da parte del governo USA, un giudice ha fatto luce sul primo crimine commesso su scala mondiale: nonostante l'utilizzo delle tecniche di laboratorio più sofisticate dell'era elettronica e lo stanziamento di somme ingenti per la ricerca, in tutto il mondo non è mai stato isolato il virus dell'AIDS né in un animale né in una persona. In 20 anni non è mai stata accertata, in
nessuna parte del mondo, l'esistenza di un'infezione da HIV o AIDS: ecco quanto il giudice ha affermato di fronte all'opinione pubblica.
Al tempo stesso il giudice ha reso pubblico quanto le autorità sanitarie e soprattutto le autorità giudiziarie sanno ma tengono segreto: ancora oggi si convincono persone, impunemente, che con comuni test di laboratorio (miranti ad individuare gli anticorpi HIV) è stata accertata in loro l'infezione causata da questo virus mai individuato nel mondo. Sulla base di questi
risultati falsi si inducono queste persone sane a prendere "medicinali" a lungo andare letali. Gli effetti collaterali descritti sul foglietto illustrativo di questa forma di chemioterapia corrispondono totalmente ai 29 sintomi della definizione dell'AIDS. Questi "effetti collaterali" definiscono appunto la malattia "AIDS". Queste persone, che fino all'esecuzione del test erano sane e nelle quali non è mai stato possibile provare un'infezione da HIV, muoiono quindi di «AIDS».
Ciò è noto alle autorità sanitarie. È noto ad oltre 60 procure di Stato della BRD. È noto alla procura generale di Stato e al Ministero della Giustizia federale. È noto soprattutto al Parlamento e ad ogni singolo deputato (v. pet. 2-14-15-212-026084). Da cinque anni è noto in particolare alla procura di Stato di Dortmund.
Il pubblico ministero Strunk ha dichiarato il 15.1.2001 di essere a conoscenza di questo crimine, di questo genocidio (§ 220a StGB) e dei responsabili. Dopo il 15.1.2001 la procura di Stato di Dortmund ha dimostrato ancora una volta di approvare questo crimine e di tollerarlo e trascurarlo passivamente dopo aver preso conoscenza dell'inganno assassino di Stato.
Il giorno dopo questa dichiarazione dinanzi al tribunale di Dortmund, il 16.1.2001, il dott. Gerhard Scheu, deputato ed ex-presidente della commissione d'inchiesta sullo scandalo dell'emofilia, ha scritto ad un cittadino: "I test per individuare se una persona è portatrice del virus HIV sono ovviamente validi" (accertano l'HIV isolato).
Sull'esempio della nostra iniziativa di chiedere ai responsabili le prove dell'HIV e dell'AIDS, in Germania ed Austria i cittadini hanno cominciato a chiedere alle autorità le prove scientifiche degli agenti patogeni contro i quali si fanno vaccini. Salvo quanto provato dalle autorità sanitarie di Böblingen in una pubblicazione del 1889 (!), fino ad oggi nessuna autorità sanitaria ha reso accessibili le prove scientifiche del presunto agente patogeno, la foto dell'agente patogeno isolato. Le autorità sanitarie
invitano la popolazione a farsi vaccinare contro questi agenti con prodotti medicinali a rischio di effetti collaterali (rischio della vaccinazione: mercurio, ingegneria genetica, ecc.). È in corso di preparazione un'iniziativa simile sulle informazioni segrete riguardo al cancro.
Per quanto concerne la BSE, si ammette generalmente che, malgrado le tecniche di laboratorio più avanzate e lo stanziamento di consistenti somme per la ricerca, il presunto agente patogeno della BSE non è stato individuato in nessun bovino, ovino o altro essere vivente. In tutta Europa, l'infezione da BSE non è stata dimostrata in nessun bovino! Ciò è ammesso apertamente (se si ascolta attentamente) dai difensori dell'esistenza della BSE.
D'altro lato, come per l'AIDS, si convince il pubblico, e in particolare gli agricoltori, che con un comune test di laboratorio (test BSE) è stata provata un'infezione da BSE in alcuni bovini. Nessuno parla di test "falsamente positivi", in modo che non sorga il dubbio sui test "correttamente positivi", perché così sarebbe immediatamente chiaro che questi test, come quelli dell'HIV, non sono mai stati comprovati.
Non ci si limita ad abbattere solo questi animali considerati afflitti, con questa follia si giustifica lo sterminio in massa di bovini: prossimamente si dovranno macellare e distruggere milioni di bovini in Germania e nella UE.
Il ministro dell'agricoltura federale Renate Künast (partito dei Verdi) ha dichiarato: "Non vi è alternativa. Dobbiamo macellare tutti i 400.000 bovini".
Ma, a questo punto chi deve proteggere chi e da cosa ?
Arrestiamo lo sterminio di Stato di esseri animali ed umani, con il buon senso dei cittadini e quello, se esiste, dei parlamentari !
Anche per la BSE il principio di base è l'uso della ragione !
Senza dubbio, in rari casi umani e animali, sono sorte malattie poi denominate AIDS e BSE e per le quali non è stato individuato un agente patogeno. Per capire, prevenire e curare queste malattie occorre utilizzare i metodi classici della medicina: l'analisi dei precedenti della malattia - altrimenti detta anamnesi - e una approfondita analisi atta a determinazione
e definire gli elementi negativi ai quali il corpo era stato soggetto in precedenza.
Per ciò che riguarda la BSE è innegabile che vi sia una relazione tra le neurotossine del gas utilizzato contro gli estri e i metodi di alimentazione ed allevamento non conformi alle specie animali (ormoni, allevamento intensivo, chemio-antibiotici, farine animali somministrate come foraggio a ruminanti erbivori!).
Per l'AIDS, anche senza ricorrere a speciali test e medicinali, è comunque possibile stabilire una relazione fra l'insorgere della malattia e il forte strapazzo fisico al quale sono esposti per esempio i tossicodipendenti per via intravenosa, gli emofiliaci sottoposti cronicamente a trasfusioni con pericolosi prodotti ematici, l'uso di chemio-antibiotici e droghe da fiutare
(Poppers) contenenti nitrito, i maschi omosessuali, nonché l'alimentazione carente e pessime condizioni igieniche, e in particolar modo - per quanto riguarda l'AIDS in Africa - il forte inquinamento dell'acqua potabile con nitriti e nitrati.
Chi ha interesse a deviare l'attenzione da queste evidenti correlazioni di causa ? E ad insistere, nonostante l'evidenza, sull'esistenza di agenti patogeni mai isolati ?
Non hanno interesse né i bovini, né gli uomini. Questa atroce follia, praticata dai politici e dagli gli "scienziati" nei
riguardi della specie bovina, viene giustificata dall'intento di proteggere le persone da una "nuova variante" della malattia di Creutzfeld-Jakob (CJD), il cui agente patogeno, mai individuato in un essere umano, sarebbe simile ma non identico a quello, mai isolato, della BSE. Questo si modificherebbe nel circuito della catena alimentare passando dalla bistecca all'uomo.
Che cosa indica il confronto con l'anamnesi dei casi oggi emergenti di CJD, in particolare di quelle dei giovani colpiti ?
Non sarà che le anamnesi farebbero risalire in questi casi a nuove droghe sintetiche ? Il timore dell'anamnesi costituisce una pessima base per la terapia e la tutela delle persone !
Chi ha paura, nei casi di BSE, AIDS e CJD, di un'anamnesi, un procedimento dai costi irrisori ? Chi ha interesse a trascurare questo aspetto ?
È estremamente significativo che quanto dichiarato dal giudice Hackmann al tribunale di Dortmund il 15.01.2001 comincia ad essere capito e ad avere effetto.
Quando il ministro della sanità statunitense Heckler annunciò il 23.4.84 la scoperta di un virus dell'AIDS, annuncio di fronte al quale tutti gli "scienziati" del settore e tutti i governi si piegarono ciecamente ed umilmente, si trattò di un inganno del governo USA su scala mondiale, un inganno mondiale che è stato smascherato dal giudice Hackmann.
Al congresso internazionale sull'AIDS tenuto a Durban (Sudafrica) nel luglio 2000, oltre 5000 scienziati di fama internazionale, specialisti di tutte le discipline, hanno firmato la "Dichiarazione di Durban" dichiarando che le prove dell'HIV e dell'AIDS soddisfano i più rigorosi criteri scientifici ("confirm to the highest scientific standard"). Il giudice Hackmann ha smascherato la "scienza" dominante che si rivela una pericolosa ciarlataneria con conseguenze che vanno oltre alla BSE e all'AIDS.
Lo stesso dott. Marcus (RKI) che ha ora rivelato dinanzi al giudice che il virus dell'AIDS non è mai stato individuato, nell'ambito della dichiarazione sull'AIDS del 9.3.95 aveva dichiarato che la prova era stata trovata da Montagnier e Gallo i quali nelle loro pubblicazioni del 1983/84 avevano pubblicato foto del cosiddetto virus dell'AIDS da essi isolato. Questa menzogna del RKI del 9.3.95 è stata sostenuta in Parlamento in una petizione e tale posizione è stata corroborata da quello dell'Ufficio giudiziario
federale (Schmitt, Köblitz, Neuß, Kartschuk, ecc.), dalla procura di Stato di Dortmund (StA to Roxel et al.), dal giudice Prause (2.7.97) e dal giudice Weiß (9.8.2000) alla pretura di Dortmund. Tuttavia, il 15.1.2001 il giudice Hackmann al tribunale di Dortmund ha fatto luce sullo Stato tedesco. Le autorità sanitarie, il Parlamento, l'Ufficio giudiziario federale, la procura generale di Stato, i giudici: sono tutti di natura genocidi ! (§ 220a StGB).
Ed ora pure macellai invasati !
Nessuna persona razionale e responsabile può avere fiducia in uno Stato come quello descritto dal giudice Hackmann (trib. Dortmund) il 15.1.2001.
Chi è folle ? I bovini o gli uomini ? I politici, la giustizia e la scienza ?
Come si può mettere fine a questa follia ? Mediante stermini di massa o inducendo l'uomo ad usare la razionalità ?
"Il principio di base è la razionalità,..". Chi ha paura di pensare?
Chi sarebbe costretto a rimanere nella follia ? Chi vuole rimanere nella follia ?
Chi è da definire folle, se consentiamo che i nostri alimenti siano sostituiti da "generi alimentari" nocivi per il nostri corpo, ai quali l'industria aggiunge sostanze estranee tossiche sottraendo al tempo stesso sostanze vitali essenziali (come nel pane con farina raffinata) ? Chi è folle se abbiamo perso il rispetto per la vita e la dignità dell'uomo e dell'animale ?
Siamo diventati tutti folli e reagiamo alla nostra follia prendendocela con i bovini ? O ci sottomettiamo tutti alla dinamica intrinseca, folle e smisurata, di un'economia finanziaria globale, virtuale (artificiale), che ha perso ogni contatto con i valori (reali) come era ancora il caso nel capitalismo produttivo e degli interessi composti.
Con questa follia ci siamo forse lasciati imprigionare in un mondo virtuale, al di là ed al di fuori della realtà, come il capitale finanziario virtuale globale ?
"BSE" e "AIDS" - per le persone razionali - indicano la necessità di agire affinché si torni alla realtà. Dalla virtualità alla realtà.
In materia di "BSE" le persone hanno iniziato a pensare e ad agire.
In materia di AIDS il giudice Hackmann (trib. Dortmund) il 15.1.2001 ha preso l'iniziativa riportando il virus dell'AIDS dalla virtualità alla realtà. Il virus dell'AIDS non è mai stato individuato!
Per sei anni, dopo la menzogna del RKI del 9.3.95 secondo la quale il virus dell'AIDS era stato isolato, abbiamo contribuito, agendo con determinatezza, all'affermazione pronunciata il 15.1.2001 a Dortmund, un avvenimento di importanza mondiale.
Il tempo, la realtà, l'attualità sono maturi per superare la "dittatura della virtualità" in tutto il mondo "a passi piccoli piccoli", partendo dal basso con conseguenze su larga scala. Ciò è alla portata di ogni persona veramente vivente.
Ogni persona può distribuire copie di questo scritto senza commenti a:
politici a tutti i livelli, partiti, autorità sanitarie, procure di Stato, organizzazioni agricole, gruppi biologici, mass media, ecc.. Ognuno può dare il suo contributo pensando a chi inviare copie (soprattutto a funzionari).
Il costo in termini di fotocopie, francobolli e tempo è irrisorio. L'invio per fax o raccomandata permette di osservare se e come i politici e le autorità destinatarie reagiscono.
Secondo la ragione, le leggi, la Costituzione e i diritti umani o niente affatto: in questo caso sono criminali, malati di mente o entrambi.
Ciò di cui "quelli in alto" hanno paura è "la crescente irrequietezza" della popolazione. "Quelli in alto" hanno paura che "quelli in basso" vengano a sapere ciò che loro sanno e però tacciono da tempo.
Non è della BSE o dei bovini che si deve avere paura ma di questi politici.
Karl Krafeld, dott. Stefan Lanka, febbraio 2001 Si invita espressamente a copiare e distribuire questo scritto !
1° presidente - 2° presidente - Tel: (0) 711 222 06 01
Karl Krefeld - Dr Stefan Lanka - Fax: (0) 711 222 06 00
Albrechtstr. 17 - Ludwig-Pfau-Str 1b - Cell.: (0) 171 328 1070
D-44137 Dortmund - D-70176 Stuttgart - e-mail: Lanka@free.de
Wissenschaft, Medizin und Menschenrechte e.v.
Germany - (Science, Medicine and Human Rights)
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Testo originale in Tedesco - Pressemitteilung, 18.1.2001
Sehr geehrte Damen und Herren,
nachdem wir Ihnen in den letzten Tagen MuM-8 (AIDS, Zukunft von Menschheit, Rechtsstaatsrealisierung) haben zukommen lassen, informieren wir Sie heute über Ergebnisse und Konsequenzen des in MuM-8 angekündigten, höchst eigenartigen Gerichtsverfahrens vom 15.1. bis 17.1.2001 vor dem Landgericht Dortmund.
Mit freundlichen Grüßen,
Dr. Lanka
Richter Hackmann, Landgericht Dortmund, bewies am 15.1. und 17.1.2001 die Verlogenheit der Bundesgesundheitsbehörden (BZgA, RKI, PEI, BMfG), des Deutschen Bundestages und der über 5000 internationalen Wissenschafter, die die "Durban-Deklaration" vom 6.7.2000 unterzeichnet haben:
Es gibt bis heute, entgegen den öffentlichen Behauptungen, keinen wissenschaftlichen Beweis über die Existenz des AIDS-Virus "HIV"!
Es gibt bis heute, entgegen den öffentlichen Behauptungen, kein Foto eines isolierten HI-Virus!
Es gibt aber, z.B. im Handbuch der Deutschen Bundesgesundheitsbehörden über HIV-Testung und in vielen anderen staatlichen Dokumenten, die eindeutige Aussage, daß HIV-Tests keinerlei Aussagekraft haben, also nicht gültig sind!
Richter Hackmann führte in der öffentlichen Verhandlung am 15.1.2001 aus, daß Dr. Marcus, Pressesprecher des für AIDS zuständigen wissenschaftlichen Referenzzentrums der Bundesregierung, des Robert Koch-Institutes (RKI) ihm dargelegt hat, daß das sog. AIDS-Virus "HIV" niemals isoliert und mittels Foto dokumentiert wurde.
Im Zusammenhang mit dem Internationalen AIDS-Kongress im Juli 2000 in Durban (Südafrika) hatten über 5.000 Wissenschaftler aus aller Welt, auf Initiative einer kleinen Gruppe von Wissenschaftlern, der auch Prof. Dr. Reinhard Kurth, Präsident des RKI und damit Vorgesetzter des Dr. Marcus (RKI) angehörte, behauptet, daß die Beweise zu "HIV und AIDS" auf dem höchsten wissenschaftlichen Standard vorhanden sind ("confirm to the highest scientific standards"). Richter Hackmann eröffnete am 15.1.2001 erstmalig den Beweis, mit dem Dr. Marcus (RKI) seinen Vorgesetzten, Prof. Kurth als internationalen Wissenschaftsbetrüger entlarvte.
Wenn Dr. Marcus (RKI) gegenüber Richter Hackmann die bisher nicht erfolgte Isolation des HIV damit behauptet, daß die Hüllproteine zu labil seien, ist das nicht nur eine unbewiesene Behauptung. Die Behauptung ist dadurch widerlegt, daß die Isolation des als stabil behaupteten Viruskern nirgendwo erfolgte und nachgewiesen wurde.
Das RKI (Dr. Marcus) schreckt nachweislich nicht davor zurück, einen Richter zu belügen. Auch das wurde am 15.1.2001 öffentlich bewiesen.
Den richterlichen Ausführungen lag zugrunde die Behauptung des RKI (Dr. Marcus) vom 9.3.95 im Rahmen der Bundes-AIDS-Aufklärung der BZgA, Fotos des isolierten HI-Virus befinden sich in den Publikationen von Montagnier und Gallo (Science 220, 224).
Diese Verlogenheit des RKI wurde im Petitionsverfahren Pet 5-13-15-2002-010526 mittels eigenständiger Lüge des BMfG gegenüber dem Parlament gesichert. Diese Verlogenheit wurde vom Bundestag selbst mit dem eigenständigen Akt der parlamentarischen Lüge gefestigt, indem das Vorliegen von Anhaltspunkten verneint wurde, obwohl der Bundestag mit Datum vom 6.10.1995 den Eingang von Anhaltspunkten bestätigt hatte.
Wenn das HI-Virus niemals isoliert wurde, sind aussagegültige HIV-Antikörpertests technisch unmöglich.
Dieses Wissen der Bundesgesundheitsbehörden war Richter und Staatsanwalt Strunk am 15.1.2001 bekannt.
In dem "Handbuch "HIV-Test Arbeitshilfen zur Beratung und Testdurchführung" der Bundeszentrale für gesundheitliche Aufklärung (BZgA), das die Bundesregierung den örtlichen Gesundheitsämtern zur Beratung bei der Testdurchführung als Arbeitshilfe gibt, heißt es auf S. 22:
".... denn letztendlich ist nur dieser getestete Mensch in der Lage, das Ergebnis für sich zu bewerten."
Das ist so, als würde die Bundesregierung behaupten: "Nur das Rindviech selbst kann entscheiden, ob es BSE hat."
Richter und Staatsanwalt war auch bekannt, daß die BZgA über die Gesundheitsämter Betroffene absichtlich über die Testgültigkeit belügt. In der BZgA-Broschüre "Wissenswertes über den HIV-Test" wird gelogen: "....; der HIV-Antikörpertest gibt Sicherheit." In der BZgA-Broschüre "Wenn der HIV-Test positiv ist" steht "Der Nachweis einer Ansteckung mit HIV ist meist ein Schock, ..."
Erstmalig wurde durch ein Gericht öffentlich die Verlogenheit der Bundesgesundheitsbehörden im Zusammenhang mit AIDS, der skrupellose Vertrauensmißbrauch der Bürger durch die Bundesgesundheitsbehörden dargelegt.
Vor Gericht wurde dargelegt, daß Folge dieses heimtückischen Vorgehens der Bundesbehörden die Zustimmung positiv Getesteter zu einer extrem nebenwirkungsriskanten Dauertherapie ist, die unausweichlich eigenständig tödlich ist. Die extremen Nebenwirkungen der AIDS-Medikamente werden von niemandem bestritten.
Auch wird von niemandem bestritten, daß eine solche Medikation nur als zulässig angesehen werden kann, wenn zweifellos eine HIV-Infektion nachgewiesen wurde. Vor Gericht wurde dargelegt daß allgemein in den Behörden bekannt ist, daß, solange das HI-Virus nicht isoliert ist, kein Test in der Lage sein kann, eine HIV-Infektion nachzuweisen.
Der Richter bestätigte das Wissen der Staatsanwaltschaft, daß mittels aussageungültiger Tests die Zustimmung zu einer tödlichen Dauermedikation erwirkt wird und Menschen, insbesondere aus den Bevölkerungsgruppen der homosexuellen Männer und der Hämophilen sterben. Es wurde vor Gericht dargelegt, daß diese heimtückische Irreführung durch die durch Richter Hackmann als verlogen bewiesenen Bundesgesundheitsbehörden den Straftatbestand des Völkermordes (§ 220 a StGB) entspricht. Sowohl hinsichtlich der absichtlichen Mittäterschaft als auch hinsichtlich der absichtlichen Duldung durch Polizeibehörden und Justizbehörden nach Kenntnisnahme der Fakten.
Auf diesem Hintergrund verkündigte Richter Hackmann auf Antrag von Staatsanwalt Strunk das Urteil "8 Monate Haft auf Bewährung und Einzug des Computers," der nicht Eigentum des Beklagten ist.
Dem Beklagten wurde vorgeworfen, er habe versucht, die Justizbehörden nach Kenntnisnahme der zweifelsfreien Beweise der absichtlich tödlichen Verlogenheit der Bundesbehörden zum rechtsstaatlichen Tätigwerden zu nötigen.
"In einer Demokratie sei ein solches Verhalten eines Bürgers nicht duldbar, da es mit den demokratischen Spielregeln nicht in Einklang steht," wenn ein Bürger tödliche Verlogenheit der Gesundheitsbehörden nicht duldet. "Es sei mit der grundgesetzlichen Meinungsfreiheit unvereinbar," wenn ein Bürger bewiesene staatliche tödliche Verlogenheit nicht duldet.
Das Urteil gründet in der wissentlich wahrheitswidrig vorgetragenen Behauptung der Staatsanwaltschaft und des Richters, der Beklagte würde "eine andere Meinung" zu "HIV und AIDS" vertreten, als die von den Behörden tatsächlich dokumentierte.
Und daß er diese mit dem unzulässigen Mittel der versuchten Nötigung durchzusetzen versuchte. Dies obwohl Richter und Staatsanwaltschaft genau wissen, daß der Angeklagte in jahrelanger, nahezu kriminalistischer Vorgehensweise nur das tatsächliche, verschwiegene Wissen der Behörden offengelegt hat. Und daß die "andere Meinung" des Angeklagten lediglich darin besteht, daß im Gesundheitswesen nicht gelogen und getötet werden darf. Eine Meinung, von der der Richter weiß, daß sie in voller Übereinstimmung mit Verfassung und Gesetz steht.
Das Urteil gründet in einer wissentlich wahrheitswidrigen Unterstellung, in einer Lüge des Richters. Der Pflichtverteidiger legte dem Angeklagten dar, daß hier, aufgrund der Gesetzeslage nicht von einem Revisionsgrund ausgegangen werden kann und bei diesem Urteil von der Tatsache des abschließend geschaffenen Rechtsfrieden auszugehen ist. Das Gesetz ließe die Revision nicht zu, "wenn der vom Gericht festgestellte Sachverhalt nicht der Wirklichkeit entspreche" (Rechtsmittelbelehrung , Vordruck 81).
Demnach eröffnet das Gesetz den Richtern das Recht auf wissentlich wahrheitswidrige Behauptungen, die ein Urteil begründen. Richter dürfen lügen. Wie das RKI, PEI, BZgA und die Gesundheitsbehörden.
Das verlogene, das erste globale Verbrechen (HIV/AIDS) stabilisierende Verhalten des Bundestages, bewies der Bundestag ebenfalls in den Petitionsverfahren Pet 5-13-15-2002-058744 und 5-13-15-212-023567a. Mittels zweier Lügen in der Beschlußbegründung, wies der Bundestag die Petitionen gewohnheitsmäßig zurück und sicherte hiermit absichtlich die Unterlassung der Nachmarktkontrolle (§ 63 AMG, Stufenplan II) bei den AIDS-Medikamenten: Zum Zwecke der Sicherung der Tötungen mittels absichtlicher Irreführung über die Testgültigkeit.
Es ist damit zu rechnen, daß der Bundestag gleichermaßen mit der jetzt anhängigen, umfangreichen Petition Pet 2-14-15-212-026084 umgeht.
Eine Verpflichtung zur Wahrheit, eine Verpflichtung zu einem Handeln nach bestem Wissen und Gewissen zum Wohle des deutschen Volkes, wie es jeder Abgeordnete beeidet hat, wird, aufgrund der Erfahrungen der Vergangenheit im Zusammenhang mit AIDS vom Bundestag leider nicht erwartet werden können.
Karl Krafeld und Dr. Stefan Lanka, Dortmund und Stuttgart.

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