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Giovanni
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Inserito il
13/05/2005
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Per tutti i tumori
E' stata da poco inaugurata al Centro Medico della Misericordia di Massa una nuova macchina per ipertermia a radio frequenza, che può aiutare a prevenire e ridurre il tumore e riesce ad aumentare le difese immunitarie. Si tratta di uno strumento che trasmette onde elettromagnetiche in grado di alzare fino a 42 gradi la temperature delle cellule malate, fino a distruggerle, isolando dal calore le parti sane.
La gestione della macchina per l'ipertermia (Syncrotherm) è stata affidata al dottor Luciano Davini, oncologo della riabilitazione al Centro della Misericordia. Il professor Giuseppe Maria Pigliucci del Servizio di Ipertermia clinica del Policlinico di Tor Vergata a Roma, invece, effettuerà consulenze di oncologia chirurgica all’Ospedale di Massa, nella speranza che anche in questo centro possa verificarsi una convenzione dell'ipertermia con il sistema sanitario come sta avvenendo a Firenze, Empoli e Roma.
L'ipertermia si sta diffondendo sempre più anche in Italia. In Giappone, esistono oltre 200 centri che la praticano, lo stesso negli Stati Uniti. L'ipertermia è indicata per il trattamento di tumori solidi (seno, polmone, fegato, stomaco, colon-retto) e per ridurre le metastasi, associata a dosi ridotte di chemio e radio, consente di ottenere il potenziamento delle terapie tradizionali, riducendone gli effetti collaterali. Non solo, è anche in grado di stimolare il sistema immunitario perché provoca la liberazione di sostanze immunoregolatrici, le citochine, che hanno un effetto protettivo per l'organismo. Inoltre il trattamento è mutuato e approvato del nomenclatore nazionale.
Il prossimo 5 dicembre inizierà all’Ircc di Candiolo (Torino) il IV Corso propedeutico di ipertermia oncologica. Di recente, a convalida della serietà della metodica, è stato pubblicato uno studio sul prestigioso Cancer (luglio 2003) 'Hyperthermia and its modern use in cancer treatment' di H. Richard Alexander Jr, md, oncologo del National Cancer Institute di Bethesda (Maryland). Nello studio Jones e altri autori hanno dimostrato che il trattamento con ipertermia, aggiunto a chemioterapia e radioterapia, comporta significativi benefici, in termine di tolleranza ed efficacia delle terapie (soprattutto in quei pazienti colpiti da tumori pelvici).
Come funziona l'ipertermia, e come è possibile utilizzarla al meglio? 'Il calore produce la rottura del Dna delle cellule tumorali', risponde il professor Paolo Pontiggia, uno dei massimi esperti a livello mondiale di ipertermia, ematologo e oncologo all'Università di Pavia. 'Nella normale vascolarizzazione il calore produce la vasodilatazione e la conseguente rapida dispersione del calore, questo non avviene nelle cellule tumorali. Qui, infatti, la neovascolarizzazione impedisce la dispersione del calore, che intrappolato nelle cellule tumorali, le uccide. Su 100 pazienti trattati con il calore, almeno 65 ne hanno tratto benefici concreti. Infatti, in 30 casi su 100, il tumore regredisce o addirittura scompare. In altri 30, l'avanzata del tumore si arresta per qualche tempo. In 5-10 casi su 100, poi si riesce ad ottenere la guarigione completa. Già oggi i risultati ottenuti consentono di affermare che è possibile non solo aumentare la durata della sopravvivenza, ma soprattutto migliorare la qualità della vita. Io ho dei pazienti, con metastasi, in cura da 10 anni che conducono una vita normale'.
Inoltre la terapia del calore è indolore e priva di effetti collaterali. Potenzia tute le altre terapie impiegate: riduce e blocca la massa tumorale e rende meno devastante un eventuale intervento chirurgico. I farmaci antitumorali diventano molto più efficaci a 43 gradi L'ipertemia è praticata da diverse strutture ospedaliere italiane e rimborsata dal sistema sanitario', dice Admeto Rolando, ideatore e costruttore dell’apparecchiatura per la terapia (Syncrotherm). 'All'Istituto di ricerca per la cura del cancro di Candiolo (Torino) vengono organizzati periodicamente dei corsi per gli oncologi che desiderano approfondire questa tecnica. I corsi danno diritto ai crediti ECM . Inoltre, l'Assie (Associazione Europea di Ipertermia), ha lo scopo di promuovere la diffusione della metodica in campo nazionale ed internazionale, favorendo convegni e congressi. Non solo, l'Assie offre un valido sostegno al paziente oncologico, indirizzandolo nei centri più avanzati dove si pratica l'ipertermia. Cordiali saluti da Giovanni
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Giovanni
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Inserito il
16/04/2005
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Re: Non credo
Il professor Veronesi se vuole vincere il cancro deve cambiare politica. Signor Fabio sono d'accordo con lei, è stato un vero fallimento per il metodo che hanno usato in 40 anni di chemioterapia, ma sono fiducioso per le macchine che ci sono per curare i tumori. Mia figlia sta pagando di persona per il fallimento delle chemioterapie, non ha mai avuto nessun beneficio e hanno sempre continuato per 2 anni, il suo tumore è un leiomiosarcoma peritoneale, resistevo ai farmaci. La risposta del oncologo è stata, mia foglia non è fortunata perché i farmaci nel suo caso non hanno funzionato, io dico solo che nessuno è guarito da un tumore come leiomiosarcoma sa hanno usato la chemioterapia. Per ora mia figlia è fuori pericolo, sta facendo delle terapie di Ipertermia, ha fatto già 8 cicli, i risultati sono buoni, certo ci vuole molto tempo dato le condizioni che era ridotta, ma siamo molto fiduciosi. Cordiali saluti da Giovanni.
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Giovanni
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Inserito il
15/04/2005
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Si potrebbe fare di più
Il professor Veronesi potrebbe mettere in evidenza tutte le terapie per i tumori, la sola chemioterapia non può fare molto, per alcuni tumori la chemioterapia danneggia solo il sistema immunitario, perciò il tumore cresce velocemente, professor Veronesi quando da le notizie per i tumori, in TV , nei giornali, non deve parlare solo di farmaci ma anche di macchine, Ipertermia, radiochirurgia stereotassica, generatore di neutroni BNCT e altre macchine mirate per i tumori. Cordiali saluti da Giovanni.
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Riccardo
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Inserito il
13/04/2005
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Re: Non credo
Sono perfettamente d'accordo. Non sapevo se inserirla nel sito oppure no... alla fine l'ho fatto, ma qualche dubbio è rimasto ancora...
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Fabio
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Inserito il
13/04/2005
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Non credo
Non credo a quasi nulla di ciò che dice Veronesi. Non c'è chiarezza ma si tende solo a dare notizie roboanti. Quali tumori si guariscono ? A quale stadio ? Provate a prendere un tumore del collo dell'utero ( secondo lui quasi sparito ) allo stadio II B e poi andate a leggere le statistiche reali , non quelle mediate con tumori curabilissimi ( seminomi ad es ) e neoplasie polmonari ( con mortalità prossima al 90% , poi ne riparliamo. Purtroppo le notizie date in questo modo fanno scalpore ma non sono assolutamente costruttive , mi da l'impressione che si voglia dire : " Avete visto che risultati ? Aumentate le offerte ". Scusate lo sfogo
Ciao a tutti
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