Come i vecchi cercatori d'oro.
Stimolati certamente da radiose prospettive dell'applicazione delle cellule staminali in terapia, spinte fino alla "possibile" riproduzione di parti malate di un sistema biologico, scienziati di tutto il mondo annunciano le terapie del futuro, basate esclusivamente su questo nuovo "filone" di ricerca scientifica. Benissimo! Tuttavia, i ricercatori d'oro di una volta, prima di agire, pensavano alla maggior parte dei particolari da soddisfare ed alle possibili avversità che avrebbero incontrato: picconi, tende, ruote di scarto per i carri, alimenti, armi, etc. In breve: programmavano nel modo ottimale la loro impresa. Agli attuali "cercatori" io chiedo come pensano di risolvere il problema "mitocondri malati"? Se le cellule staminali sono prelevate da individui con mitocondri "sani" (leggi assenza di costituzioni patologiche:Stagnaro S., Stagnaro-Neri M., Le Costituzioni Semeiotico-Biofisiche.Strumento clinico fondamentale per la prevenzione primaria e la definizione della Single Patient Based Medicine. Travel Factory, Roma, 2004. http://www.travelfactory.it/libro_costituzionisemeiotiche.htm), allora si che la speranza è giustificata ANCHE - perchè NO? - nel tentare di curare patologie mitocondriali poco conosciute, purtroppo.... In caso contrario, cioè se si finge di ignorare o si ignora (il secondo ovviamente è il minore MALE) l'esistenza delle costitutzioni semeiotico-biofisiche, basate su mitocondri geneticamente male funzionanti, i pazienti avranno da attendere a lungo, finchè "la luna non si spenga", la terapia efficace, indipendentemente dal NUMERO di pubblicazioni sul tema!
|
