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Armand

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Inserito il 30/06/2006 15:54:03   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Mass-media: all'attacco di internet

I risultati di un rapporto Censis commissionato dagli oncologi del Cipomo - Sempre più informati i «nuovi» pazienti - Gli italiani cercano notizie sul cancro attraverso giornali e tv. E’ un bene, ma solo se poi ci si confronta con il proprio medico.
MILANO – Sette italiani su dieci considerano il cancro come il nemico pubblico numero uno in tema di salute e, per affrontarlo, o anche soltanto per saperne di più, si affidano alle informazioni diffuse da televisione e giornal, lasciandosi molto spesso influenzare: il 34 per cento, infatti, afferma anche di avere cambiato i propri comportamenti quotidiani a seguito delle notizie apprese.
Questi sono i dati raccolti dal Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) nell’ambito di un’indagine realizzata per conto del Cipomo, il collegio italiano dei primari oncologi medici ospedalieri, sul tema “Come si parla dei tumori nei media?”, di cui si è discusso nel corso di un convegno a Roma alcuni giorni fa. «E’ vero, il paziente è cambiato – afferma Giampietro Gasparini, oncologo presso l’ospedale San Filippo Neri di Roma e coordinatore degli studi clinici Cipomo – è più informato e molto più partecipe al percorso di cura; ma è cambiato anche il suo rapporto con il medico, non più a senso unico, ma a volte quasi simbiotico, con vantaggi fondamentali per la gestione delle terapie, degli effetti collaterali e della comunicazione».
Cosa dicono giornali e tv - Tanto per iniziare, l’analisi del Censis (effettuata sugli articoli di due quotidiani nazionali, La Repubblica e il Corriere della Sera, e cercando parole-chiave legate all’oncologia) ha rilevato che poco più del 65 per cento dei testi selezionati riguardava davvero la malattia, mentre nei restanti le parole “cancro” o “metastasi” erano usate in senso metaforico per il loro potere di evocare pericolo e sciagura, magari parlando di politica o di cronaca nera, e «contribuendo indirettamente - secondo gli esperti dell’istituto di ricerca - ad alimentare l’ansia sull’argomento». I temi più ricorrenti sono i messaggi rassicuranti legati alle innovazioni della ricerca (29 per cento), ai fattori di rischio e alla prevenzione, e i racconti di vita. Più indietro gli articoli di taglio “tecnico” sulle terapie e quelli su fatti di cronaca; decisamente rare le informazioni sulla diagnostica, l’epidemiologia e le iniziative scientifiche (5 per cento).
Ma anche la tv ha contribuito a responsabilizzare il nuovo paziente con un «impatto decisivo», come sottolinea il rapporto del Censis, che ha analizzato con gli stessi criteri 4 puntate di trasmissioni televisive che da decenni parlano di salute (Orizzonti della scienza e della tecnica, Più sani e più belli, Check up e Uno mattina).
Il paziente-lettore - Molti malati cercano attivamente informazioni anche al di fuori dello studio medico: se poco meno dell’80 per cento ritiene il proprio curante la fonte principale di notizie, il 39 per cento la trova nella carta stampata, molto più che in internet (3 per cento). In genere le informazioni dei massmedia vengono giudicate attendibili, tanto da spingere i malati modificare in concreto i propri atteggiamenti sulla scia di quanto sentito alla televisione e letto sui giornali.
E i medici? - Come si trovano a “competere” con l’informazione scientifica di carta o online? Bene, secondo Gasparini, che definisce «certamente positivo» il fatto di avere a che fare con un paziente consapevole di quanto gli accade. «Il problema semmai - specifica l’oncologo - è quando un malato attinge a notizie su studi preliminari, dati non confermati, modalità terapeutiche disponibili all’estero e si presenta con le notizie scaricate da internet convinto di avere le idee chiare su certi aspetti che magari, per vari motivi, non sono applicabili al suo caso clinico o al sistema sanitario italiano. Non sempre tutto questo è facile da spiegare».
Informarsi correttamente: istruzioni per l’uso - Per non incorrere in equivoci o disillusioni, pazienti e familiari che desiderano notizie devono munirsi di un occhio critico e di alcuni buoni consigli. In primis, se si legge di studi clinici o terapie sperimentali, tenere presente che in oncologia le generalizzazioni sono sbagliate. «Ciò che va bene negli Stati Uniti, ad esempio, non è detto vada bene da noi – puntualizza Gasparini – perché i meccanismi di approvazione e di rimborso dei farmaci sono diversi. Così, se si visitano i siti internet stranieri si troveranno applicazioni di un medicinale come il bevacizumab per i tumori della mammella o del polmone, ma se un paziente italiano viene da me, devo rispondergli che in Europa e in Italia il farmaco è stato approvato con indicazioni ben definite, per i carcinomi metastatici del colon-retto non trattati, e non si può utilizzare per malattie diverse al di fuori di un protocollo sperimentale».
Inoltre, in oncologia l’informazione va dosata e ritagliata sul paziente, a seconda della patologia, delle condizioni del singolo individuo e della situazione in cui vive. Senza voler fare da soli a tutti i costi. «Per esperienza, so che pensare di auto-gestirsi è sempre un errore. I pazienti – raccomanda Gasparini – non devono prendere per oro colato tutto quello che leggono, ma devono chiedere sempre un riscontro al proprio medico di fiducia». Anche per difendersi da reti informative poco affidabili: «Non dimentichiamo che internet – conclude l’oncologo – diventa a volte il canale ottimale per scavalcare lo specialista e “abbindolare” persone vulnerabili con l’offerta di terapie miracolose, non di rado condite da intenti speculativi».
Donatella Barus
29 giugno 2006
Fonte: Corriere della sera

Armand

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Inserito il 23/06/2006 11:42:17   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Come nascono le grandi invenzioni (quasi sempre)

dall'inserto del sole24ore di ieri giovedì 22 giugno 2006 -
Vince Nakamura il papà dei led -
Il ricercatore giapponese ha permesso la produzione su larga scala di luci a basso consumo-
E' il 52enne giapponese Shuji Nakamura il vincitore della seconda edizione del premio Millennium, il Nobel della tecnologia assegnato dal governo finlandese ogni due anni insieme a una borsa da un milione di euro.(...) ...ha ottenuto il premio per avere sviluppato i Led (diodi a emissione di luce) blu, per decenni un sogno proibito della tecnologia laser .(...) Oggi questa tecnologia consente non solo di quintupicare la capacità di stoccaggio dei dati su cd e dvd, ma anche di ridurre gli sprechi energetici, fornire acqua sterilizzata a basso costo per i paesi in via di sviluppo e, in combinazione con i led verdi e rossi già sul mercato potrebbe dare una nuova fonte di luce bianca in grado di mandare in pensione la lampadina inventata da Edison quasi 130 anni fa. Lo sviluppo di diodi a luce blu, dotata della più ridotta lunghezza d'onda nello spettro del visibile, si è a lungo scontrato con problemi della fisica dei materiali e di finanziamento. Dopo che giganti come Rca, Hewlwtt-Packard, Matsushita, Sony e Toshiba avevano tentato di sviluppare questi led per quasi VENTI ANNI, la svolta è arrivata nel 1996, con la diffusione dei primi risultati di Nakamura sui led al Gallio, Un risultato ancor più sorprendente, perchè ottenuto senza grandi budget e non nei laboratori di un gigante informatico ma in una azienda specializzata nella chimica dell'illuminazione, la giapponese Nichia Chemical, dove Nakamura era entrato per non allontanarsi da Tokushima, la sua città natale .(...)

Armand

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Inserito il 23/06/2006 09:50:08   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Indottrinamento

chick ha scritto:
....E' invece un ottimo esempio di comunicazione dell'ambiente scientifico con la popolazione.
Se la gente continua a vedere la scienza come una cosa misteriosa non arrivera' mai a fidarsi degli scienziati veri. Basti vedere quello che succede con gli OGM alimentari... potenza dell'ignoranza...

A me sembra un ottimo esempio di come si fa a condizionare il pensiero delle masse partendo dai cervelli più immaturi. L'operazione serve perchè un bel numero di abitanti del pianeta con una coscienza del tutto nuova e trasversale alle religioni si interroga se sia proprio necessario andare in questa direzione. Viceversa gli OGM non han destato gran risonanza e ce li stiamo già mangiando da tempo. Avessero avuto anche loro movimenti di pensiero fortemente avversi stia tranquillo che avrebbero fatto il filmino didattico pure a proposito di quelli ... il guaio della "gente" è proprio quello di ritenere VERO tutto quello che dicono i telegiornali. Di effetti degli OGM potranno parlare in nostri figli.

chick

Utente non registrato
Inserito il 22/06/2006 16:45:50   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Re: Non ci si è fatti mancare niente ...

Armand ha scritto:
...anche il filmino per le scuole ... wow ... a quando il porta-a-porta capillare con mini-laboratorio per le demo a domicilio? potenza del danaro ...

E' invece un ottimo esempio di comunicazione dell'ambiente scientifico con la popolazione.
Se la gente continua a vedere la scienza come una cosa misteriosa non arrivera' mai a fidarsi degli scienziati veri. Basti vedere quello che succede con gli OGM alimentari... potenza dell'ignoranza...

Armand

Utente non registrato
Inserito il 22/06/2006 09:52:13   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Non ci si è fatti mancare niente ...

...anche il filmino per le scuole ... wow ... a quando il porta-a-porta capillare con mini-laboratorio per le demo a domicilio? potenza del danaro ...

Stagnaro

Utente non registrato
Inserito il 21/06/2006 18:21:07   Segnala contenuto non adatto   Rispondi Quotando  Nuovo Commento 
Oltre ogni limite di decenza.

Leggo virgolettato: "EuroStemCell è un progetto integrato del Sesto programma quadro (6PQ) finanziato con 11,9 milioni di euro, al quale collaborano 27 partner di otto paesi per trasferire la tecnologia delle cellule staminali alla pratica clinica". Ecco, detto chiaramente, quello che interessa certi omuncoli, sia scienziati senza idee, sia politici silenziosi e sordi alle critiche costruttive e agli inviti ad onesti dibattiti e cofronti responsabili, al servizio del POTERE non certo dei malati (quanti esempi vediamo ogni giorno!). Perchè non si parla anche di altri progressi, che aprono la strada alla efficace prevenzione primaria delle principali malattie umane, suggeriti anche dalle competenti autorità europee DA ANNI: leggere le URLs in CELLULE STAMINALI CONGELATE: ERA DEI LUMI “SPENTI”. www.ilpungolo.com, "Scienza", Sergio Stagnaro.
Una sola domanda ai "cineasti": Nel filmino" avete parlato anche dei MITOCONDRI delle cellule staminali e delle varie costituzioni diabetica, dislipidemica, oncologica o Terreno Oncologico, osteoporotica, ipertensiva, arteriosclerotica, etc., etc. ?" Il lettore interessato chieda a Google.it "Costituzioni Semeiotico-Biofisiche".


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