Da genoma a nuova tbc,Sfide di specialisti in laboratorio
Un sistema sanitario efficiente, basato sulla prevenzione e la ricerca, e decisivo per una societa moderna: dunque razionalizzare si, razionare no. Con questo messaggio indirizzato al mondo della p
Un sistema sanitario efficiente, basato sulla prevenzione e la ricerca, e' decisivo per una societa' moderna: dunque razionalizzare si', razionare no. Con questo messaggio indirizzato al mondo della politica si e' aperta stamani a Padova la Settimana Nazionale di Medicina di Laboratorio, Medlab 2004, che per quattro giorni mettera' a confronto oltre 3000 specialisti italiani.
Tra i principali argomenti in programma, i progressi della genetica, della proteomica, della farmaco-genomica; le nuove sfide della ricerca sul cancro e sulle patologie cardiache, ma anche le vecchie e recenti minacce di batteri e virus, non escluso il rischio del bioterrorismo.
''Invece di pensare a toglierci fondi - ha affermato Enrico Magliano dell'Universita' di Milano, presidente dei microbiologi dell'Amcli - i nostri governanti hanno molti buoni motivi per investire nella medicina di laboratorio. Il primo e' che il risparmio sta proprio nell'investimento, perche' si possono evitare spese e guai peggiori solo garantendo agli italiani assistenza adeguata, energie alla ricerca e lotta anche contro virus e batteri ritenuti sconfitti, in realta' piu' forti di prima''.
Mario Plebani, direttore del Dipartimento di medicina di laboratorio dell'Universita' di Padova, ha ricordato le nuove sfide della scienza dopo la mappatura del genoma.
''Potenzialmente e' una rivoluzione - ha detto - ma dobbiamo ancora capire un'infinita' di cose: i geni che davvero determinano le malattie, il ruolo delle proteine da essi prodotte, il modo in cui si scambiano i segnali e tanti problemi dalla cui soluzione dipendono vita e benessere di milioni di persone e forse dell'umanita'''.
Uno dei temi di rilievo del congresso dei biochimici clinici e', per esempio, quello delle trombofilie, una patologia influenzata da fattori che possono interessare il 10% degli italiani. ''Il rischio che vari difetti molecolari si sommino e' abbastanza elevato - ha detto Plebani - e l'incidenza della malattia, normalmente dell'1 per 1000, puo' aumentare fino a 20 volte. La trombofilia ereditaria, in particolare, comporta rischi durante gravidanza e puerperio. L'esame di laboratorio e' dunque essenziale per varare terapie preventive''.
Del resto, ha insistito Luca Deiana, dell'Universita' di Sassari, presidente dei biochimici clinici, la medicina moderna si basa ormai moltissimo sulla medicina di laboratorio: ''nessuna branca della medicina specialistica, ne' di quella generale - ha aggiunto - puo' avere dignita' scientifica senza il contributo del dato di laboratorio''.
Una rivendicazione di competenza valida tanto per i biochimici clinici quanto per i microbiologi. C'e' infatti un continuo emergere e riemergere di microrganismi che consiglia di stare sempre in guardia. Tralasciando il virus Hiv dell'Aids, restano da combattere malattie endemiche (morbillo e influenza), ma anche patologie infettive su cui si e' gridato vittoria troppo presto. ''Certe forme di Tbc, polmoniti, meningiti - ha concluso Magliano - sono perfino piu' agguerrite: 30 anni fa in Italia si pensava di aver sterminato lo pneumococco, oggi il 7% delle infezioni resiste alla penicillina. In questa situazione come si fa a parlare di tagli alla sanita' e alla ricerca?''.
Fonte: (08/06/2004)
Pubblicato in Analisi e Commenti
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