Scienziati Gb chiedono di clonare embrione umano
Prima richiesta in Gran Bretagna per la clonazione di un embrione umano. A presentarla sono stati i ricercatori dellIstituto di genetica umana e del Centro di fertilita dellUniversita di Newcastle
Prima richiesta in Gran Bretagna per la clonazione di un embrione umano. A presentarla sono stati i ricercatori dell'Istituto di genetica umana e del Centro di fertilita' dell'Universita' di Newcastle. L'obiettivo non e' creare bebe' 'fotocopia', ma studiare l'impiego delle staminali estratte da embrioni clonati per curare il diabete. A spiegarlo sono gli stessi ricercatori, che sottolineano di voler ''creare del materiale geneticamente identico al malato che ha bisogno del trattamento''. La domanda, ora, sara' esaminata dall'Human fertility and Embriology Authority (Hfea), la cui decisione e' attesa per l'inizio della prossima settimana. Secondo il team di studiosi, il via libera aprirebbe la strada a una nuova era per le ricerche su malattie incurabili grazie alla clonazione terapeutica. Ma altri scienziati hanno gia' scritto all'Hfea, sottolineando che non sarebbe etico creare embrioni 'fotocopia' da impiegare per la ricerca. Gli esperti dell'Authority hanno gia' ispezionato i laboratori dell'Internazional Centre for Life di Newcastle, che dovrebbero ospitare il lavoro. Il gruppo sulle cellule staminali, diretto da Miodrag Stojkovic e Alison Murdoch intende usare la stessa tecnica impiegata anni fa per la pecora Dolly, primo clone animale.
Gli embrioni 'fotocopia' sarebbero poi messi in coltura fino a raggiungere lo stadio in cui producono le 'cellule madri'. Secondo Murdoch la ricerca e' una ''delle aree piu' affascinanti ed eccitanti del progresso medico''. Se dovesse andare in porto, il progetto sarebbe accolto con entusiasmo da quanti sperano che le staminali possano essere la soluzione per malattie come ictus e Alzheimer. La Murdoch ha spiegato alla Bbc che, benche' lo studio sia simile alla clonazione riproduttiva, in realta' gli obiettivi sono totalmente diversi. ''Se c'e' un bambino di 10 anni malato di diabete, oggi la sua prospettiva e' quella di dover assumere insulina per tutta la vita. Forse fra 10 anni, quando queste tecnologie saranno disponibili, potremo prelevare una cellula dalla pelle dal malato e realizzare altre cellule che producano insulina all'interno del corpo stesso del paziente''. Una soluzione impossibile usando un embrione esistente o una cellula ''presa da qualcun altro - dice la studiosa - perche' verrebbe rigettata dall'organismo del malato''. Un po' come accade con i trapianti. Il progetto e' stato salutato con entusiasmo da Alistair Kent del Genetic Interest Group, che rappresenta 130 associazioni di familiari di persone con malattie genetiche. Milioni di malati, ha detto Kent, potrebbero essere aiutati dai risultati di questa ricerca. ''Occorre bilanciare i diritti e i bisogni di persone vive ora - ha precisato, liquidando il problema etico di clonare un essere umano per scopi di ricerca - con quelli di remoti e potenziali futuri esseri umani''. Ma in Gran Bretagna restano i timori di chi vorrebbe impedire ogni passo verso la possibilita' di dar vita a bebe' clonati. Secondo David King, biologo molecolare responsabile di un gruppo di pressione anti-clonazione, lo studio e' irresponsabile, non etico, e ''rappresenterebbe un grande aiuto per chi vuole creare bebe' fotocopia''. I primi embrioni clonati sono stati creati da ricercatori sudcoreani nel febbraio scorso, suscitando clamore in tutto il mondo. Analoghi esperimenti sono stati condotti poi negli Stati Uniti. In Gran Bretagna la clonazione di embrioni umani a scopo terapeutico e' diventata legale grazie a un emendamento all'Human Embriology Act del 2001, che fissa precise regole e paletti. La creazione di bebe' fotocopia, invece, e' fuori legge e punibile con 10 anni di prigione.
Fonte: (17/06/2004)
Pubblicato in Biotecnologie
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