Due libri di biologia tra genetica e cultura

Buiatti e Cavalli Sforza: Il bello della diversità

Due libri appena pubblicati, da prospettive diverse, ci ricordano l’importanza della variabilità genetica, il nostro essere ibridi come fondamentale strumento di sopravvivenza. Il primo è «Il benevolo disordine della vita» (Utet, 254 pagine, 19,50 euro) di Marcello Buiatti, ordinario di genetica all’Università di Firenze. «Essere diversi è una condizione imprescindibile per essere vivi»: così Buiatti sintetizza il suo messaggio, che guarda a tutti i viventi ma concentra l’attenzione sulla diversità umana e sulla sua forte componente culturale.

Un discorso che può essere approfondito e integrato con il secondo libro che intendiamo segnalare, «L’evoluzione della cultura» (Codice Edizioni, 144 pagine, 14 euro) di Luca Cavalli Sforza, un ricercatore che da sempre propone un approccio multidisciplinare che sappia incrociare aspetti genetici e aspetti culturali per costruire una nuova antropologia culturale, «scienza - annota con amarezza Cavalli Sforza - che in America sta morendo e in Europa non ha mai fatto molta strada».

Fonte: (17/06/2004)
Pubblicato in Appuntamenti

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