Nuove possibilità di impiego messe in evidenza da un gruppo internazionale di studiosi.
L’eritropoietina, un medicina più nota come Epo, potrebbe rivelarsi un utile strumento nelle cure contro le malattie degenerative del sistema nervoso. A rivelare questa nuova possibilità è stato, su “Science‿, un gruppo internazionale di ricercatori, tra cui alcuni dell’Istituto Mario Negri di Milano e dell’Università di Messina.
L’Epo è oggi utilizzata per stimolare la formazione dei globuli rossi e combattere l’anemia associata alla chemioterapia. I ricercatori hanno scoperto che un derivato dell’Epo, chiamato Cepo, può essere usato per proteggere le fibre nervose senza aumentare i valori sanguigni, aprendo nuove prospettive nelle cure di malattie come le neuropatie diabetiche o i traumi da compressione della colonna vertebrale.
L'Italia partecipa alla scoperta di nuova mutazione associata alla SLA
Il trapianto di staminali neuronali per la terapia alla SLA
Test in vivo di malattie da prioni
Farmaci molecolari per la cura all'autismo
Una nuova strada contro la sclerosi laterale amiotrofica
