Il progresso della scienza verso un vaccino per l'AIDS è troppo lento
Un rapporto dellIAVI (International AIDS Vaccine Initiative), pubblicato il 12 luglio, ha lanciato lallarme. Gli sforzi globali per sviluppare un vaccino contro il contagio HIV e lAIDS non hanno p
Un rapporto dell'IAVI (International AIDS Vaccine Initiative), pubblicato il 12 luglio, ha lanciato l'allarme. Gli sforzi globali per sviluppare un vaccino contro il contagio HIV e l'AIDS 'non hanno prodotto fino ad ora nessuno degli elementi necessari al successo'. Il rapporto era stato presentato alla conferenza internazionale sull'AIDS di Bangkok, in Thailanda, tenutasi per far progredire la risposta mondiale alla pandemia dell'HIV. Secondo le Nazioni Unite, solo nel 2003 sono state 5 milioni le persone colpite dal contagio. Il rapporto dell'IAVI afferma che mentre gli sforzi per lo sviluppo di un vaccino si sono andati intensificando negli ultimi anni, i progressi sono stati penalizzati da difficoltà quali l'insufficiente cooperazione internazionale, la mancanza di risorse e l'assenza di un concetto unico sul quale concentrarsi per sviluppare un vaccino. Tuttavia, secondo il presidente dell'IAVI Seth Berkley, 'Il vero, grande ostacolo è che lo sviluppo di questo vaccino non è una priorità scientifica, politica ed economica.
Il mondo procede a passettini verso il vaccino, mentre noi vorremmo che andasse di corsa'. In risposta a queste lacune, il rapporto chiede che sia raddoppiata la spesa attuale per lo sviluppo del vaccino, spesa che attualmente rappresenta, secondo l'IAVI, meno dell'uno per cento della spesa globale per la ricerca di farmaci e sanitaria. Una delle principali ricadute di una maggiore disponibilità di risorse sarebbe la possibilità di ampliare il ventaglio di approcci usati per sviluppare il vaccino, che attualmente sono troppo limitatamente concentrati. 'Troppi scienziati lavorano sulla stessa idea', dice Wayne Koff, capo della ricerca sul vaccino per l'IAVI e principale autore del rapporto. 'Nel campo del vaccino devono entrare nuovi e diversi candidati, per essere messi alla prova'. Un'altra importante conseguenza di una maggiore disponibilità finanziaria sarebbe l'ampliamento delle prove cliniche per il vaccino nei paesi in via di sviluppo, dichiara il rapporto. Oggi un certo numero di paesi in via di sviluppo è in grado di condurre test su piccola scala, mentre solo la Thailandia ha la capacità di compiere studi su vasta scala. L'IAVI vorrebbe vedere un accordo tra le agenzie che si occupano del vaccino su standard comuni di valutazione dei vaccini promettenti, in modo da individuare il candidato migliore e dargli la priorità. L'organizzazione si è anche impegnata ad espandere la sua attività di ricerca di un vaccino per l'AIDS ed il suo programma di sviluppo.
Per scaricare il rapporto dell'IAVI: http://www.iavi.org/
Fonte: (16/07/2004)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag:
vaccin%aids,
hiv,
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vaccino
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