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Una difesa naturale contro le tossine


Due geni controllano alcune reazioni biochimiche protettive

Un team di biologi dell'Università della California di San Diego ha scoperto un meccanismo biochimico che consente alle cellule di combattere una classe di tossine prodotte da un vasto numero di batteri che causano malattie. La ricerca, descritta sull'edizione online della rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences", potrebbe aprire la strada allo sviluppo di nuovi e più efficaci trattamenti contro le malattie batteriche che colpiscono o uccidono milioni di persone ogni anno, come la polmonite, la febbre reumatica e la sindrome da shock tossico. Il punto essenziale dello studio è la scoperta che le cellule di tutti gli animali - dai vermi ai mammiferi - possiedono un meccanismo naturale di difesa per respingere determinati tipi di batteri che secernono tossine per formare minuscoli fori nelle membrane delle cellule che infettano.
Gli scienziati stimano che queste tossine costituiscano circa un quarto di tutti i "fattori di virulenza" noti per aumentare le infezioni e la gravità delle malattie batteriche. "Per la prima volta - spiega il biologo Raffi V. Aroian, che ha guidato lo studio - abbiamo un'idea di come il sistema immunitario innato reagisce per proteggersi da un sistema batterico molto virulento". Le tossine di questo tipo vengono usate da batteri come Staphylococcus aureus, la più comune causa di infezione in ospedale, e Streptococcus pneumonia, il batterio responsabile dell'otite media e della polmonite. Le tossine svolgono un ruolo anche nelle infezioni di Helicobacter pylori, che provoca l'ulcera, di Legionella pneumophila, responsabile del morbo del legionario, e di Streptococcus pyogenes, che può portare alla faringite, alla scarlattina e ad altri disturbi. I collaboratori di Aroian hanno determinato quali geni dei nematodi si attivano quando entrano in contatto con la tossina Cry5B (prodotta da Bacillus thuringiensis) o con una dose equivalente di cadmio, un metallo pesante tossico. Due geni che si attivavano nel primo caso ma non nel secondo, SEK1 e KGB1, hanno un ruolo importante anche nell'immunità degli esseri umani e controllano due serie di reazioni biochimiche che consentono ai vermi di sopravvivere a un'esposizione di 30 minuti di una dose elevata di tossina Cry5B.

Fonte: Le Scienze (20/07/2004)
Pubblicato in Biochimica e Biologia Cellulare
Tag: tossin%
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