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Test su uomo prime molecole anti Alzheimer


Piu vicini ai primi farmaci anti-Alzheimer che cercano di rallentare il decorso della malattia e non alleviare i sintomi, come fanno le uniche medicine ora in commercio. Infatti alla International C

Piu' vicini ai primi farmaci anti-Alzheimer che cercano di rallentare il decorso della malattia e non alleviare i sintomi, come fanno le uniche medicine ora in commercio. Infatti alla International Conference on Alzheimer's Disease and Related Disorders (ICAD), organizzata dalla Alzheimer's Association sono stati presentati i risultati positivi dei primi cicli di sperimentazione sull'uomo di alcune sostanze che impediscono l'accumulo della proteina 'beta-amiloide', principale indiziata della malattia. La molecola si stipa nei neuroni dei pazienti forse contribuendo alla loro morte. Tra le soluzioni prospettate vi e' la molecola (NC758) messa a punto da un'azienda canadese e testata su un gruppo di pazienti da Paul Aisen, del Department of Neurology and Medicine alla Georgetown University Medical Center risultata sicura e ben tollerata ed anche efficace, dopo 3 mesi di trattamento, a tenere a bada le molecole di beta amiloide impedendogli di appiccicarsi l'un l'altra e formare degli ammassi nei neuroni.
L'efficacia di NC758 contro l'Alzheimer - dichiara Aisen - sta per essere testata in una sperimentazione di fase tre su un maggior numero di malati''. Il suo meccanismo d'azione e' quello di bloccare gli enzimi 'secretasi' che producono beta amiloide tagliando delle proteine precursori molto piu' lunghe dette 'APP'. Un'altra compagnia farmaceutica sta tentando lo stesso traguardo con il principio attivo LY450139 che inibisce il funzionamento di uno di questi enzimi, pero' ha appena passato la prima fase di sperimentazione su soggetti sani solo per escluderne potenziali effetti collaterali. Se queste ed altre molecole si rivelassero davvero efficaci a bloccare il decorso della malattia, hanno concluso i relatori che hanno preso parte all'incontro, allora forse potranno divenire la base per le prime terapie per bloccare la neurodegenerazione che avviene nella demenza arrestando la comparsa di sintomi sempre piu' gravi e invalidanti.

Fonte: Ansa (22/07/2004)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: Alzheimer
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