Nasce osservatorio italiano rischio clinico
Rendere piu facile creare una banca dati e organizzare un organismo di controllo degli errori medici in Italia: nasce oggi con questi obiettivi ambiziosi lOsservatorio italiano sul rischio clinico,
Rendere piu' facile creare una banca dati e organizzare un organismo di controllo degli errori medici in Italia: nasce oggi con questi obiettivi ambiziosi l'Osservatorio italiano sul rischio clinico, istituito oggi a Roma al termine della prima consensus conference italiana sul rischio clinico. L'Osservatorio, ha detto il suo presidente, Corrado Nagni, e' il primo organismo che in Italia riunisce tutte le competenze coinvolte nel problema del rischio clinico, dagli istituti di ricerca ai medici delle diverse specializzazioni, al mondo farmaceutico ai rappresentanti dei pazienti, con il tribunale per i diritti del malato, al mondo delle assicurazioni. Da questa assemblea di operatori, ha proseguito Nagni, e' nato il documento presentato oggi a chiusura del convegno, con il quale si e' istituto l'Osservatorio. Oltre al presidente, e' composto da 14 esperti, rappresentativi delle diverse competenze. ''Auspichiamo che il documento possa essere recepito dal ministero della Salute'', ha osservato il presidente dell'Osservatorio. L'altro auspicio, ha aggiunto, che le indicazioni emerse oggi a livello nazionale possano trovare, a livello di ciascuna regione, ''un'applicazione direttamente proporzionale alle esigenze, alle caratteristiche e al budget di quelle regioni''. Nel frattempo il documento approvato oggi si pone come un punto di riferimento per l'attivita' pratica quotidiana.
''Non vuole essere certamente una Bibbia - ha proseguito Nagni - ma e' un documento per sua natura perfettibile alla luce delle nuove acquisizioni'' in campo medico e sanitario. Uno degli obiettivi dell'Osservatorio e' proprio favorire l'aggiornamento di anno in anno, con nuove consensus conference. L'Osservatorio comincera' a lavorare quanto prima, con un primo incontro in programma tra la fine dell'anno e i primi di gennaio, e poi incontri periodi, probabilmente a cadenza trimestrale, i cui risultati saranno pubblicizzati tramite un sito Internet, un congresso annuale ed una newsletter. - GLI OBIETTIVI: i principali sono quattro e mirano a raccogliere e analizzare i dati disponibili sul rischio clinico, promuovendo nuove ricerche epidemiologiche a vasto raggio nelle strutture sanitarie nazionali; a indagare sulle informazioni necessarie agli operatori della sanita' coinvolti nei processi di riduzione degli errori medici; innalzare i livelli di sicurezza dei pazienti; stabilire i confini tra l'impossibilita' del rischio zero con la minima incidenza di errore professionale possibile. L'Osservatorio dovra' quindi monitorare gli errori clinici, raccogliendo anche tutte le informazioni sui cosiddetti ''quasi errori'', errori dei quali il paziente non fa le spese ma che comunque avvengono. Il risultato sara' un vero e proprio schedario degli errori, nel quale sia indicato dove l'errore e' avvenuto, come, perche' e quali persone, attrezzature o organizzazioni sono state coinvolte. - LE ATTIVITA': per raccogliere tutti i dati necessari l'Osservatorio dovra' avviare indagini, studi ed esami-campione in collaborazione con ministero della Salute, Asl, aziende ospedaliere e altri enti o organizzazioni private che si occupano della sicurezza dei pazienti. Fra gli strumenti, cartelle cliniche informatizzate, tracciabilita' nell'erogazione di farmaci e terapie. - IL NETWORK: e' l'iniziativa che l'Osservatorio intende promuovere per creare, raccogliere e diffondere informazioni scientifiche basate sull'evidenza, su cio' che funziona sia nelle indagini epidemiologiche sia in altre tecniche di acquisizione dei dati.
Fonte: (24/09/2004)
Pubblicato in Medicina e Salute
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