Priorità agrò-biotech per l'Europa.
Individuati temi e priorità nella politica europea agricola, mentre segnali contrastanti vengono da alcune regioni dEuropa
Il vertice informale dei ministri europei ha individuato le priorità dei prossimi mesi Si prepara un autunno caldo per gli agricoltori europei secondo quanto è emerso a Noordweijks. Nella cittadina balneare olandese, situata tra l'Aja e Amsterdam, il ministro Cees Veerman ha presieduto fino al 7 settembre scorso un Consiglio agricoltura informale. Il vertice ha permesso una ricognizione sui grandi dossier che la presidenza di turno olandese dovrà seguire da vicino nei prossimi mesi e che, il prossimo primo novembre, passeranno dall'agenda della Commissione di Romano Prodi a quella di Josè Manuel Barroso. Il progetto della Commissione, ha dichiarato il commissario europeo per l'agricoltura Franz Fischler, prevede l'introduzione di una tolleranza di OGM nelle sementi di mais e di colza pari allo 0,3%. Per le altre varietà la soglia di tolleranza verrebbe decisa caso per caso. Gran parte dei ministri riuniti a Noordweijks si è detto soddisfatto della proposta. Il sottosegretario Paolo Scarpa Bonazza, che rappresentava l'Italia, ha dichiarato di ritenere che "lo 0,3% di tolleranza possa rappresentare un buon compromesso tra le istanze contrapposte".
"È una prima buona proposta", ha detto ai cronisti anche il ministro tedesco per l'agricoltura Renate Kuenast, precisando però che vorrebbe ottenere per le sementi una soglia di OGM tracciabile dello 0,1%, in modo da proteggere l'agricoltura convenzionale. L'argomento sarà discusso nei prossimi mesi. Inoltre il presidente olandese Veerman ha annunciato che a ottobre intende avere con i partner una discussione politica sulle proposte presentate dalla Commissione Ue. "La questione è grave - ha precisato - in quanto, salvo uno o due paesi, tutti gli Stati membri hanno problemi con la proposta sullo zucchero". Solo dopo il dibattito politico la presidenza olandese valuterà quale approccio seguire e "forse - ha aggiunto il presidente - la nuova Commissione potrà apportare delle modifiche alla proposta". Segnali contrastanti da parte delle regioni di tutta europà: sara' lanciata una campagna congiunta e di lungo respiro per garantire il futuro dell'agricoltura tradizionale e dei prodotti di origine controllata in Europa, in coincidenza con l'assemblea plenaria del Parlamento Europeo di Strasburgo, su iniziativa dell'Assemblea delle Regioni d'Europa (Are) e dell'associazione Amici della Terra Europa (Adt. Secondo i dati messi insieme dall'Are, dal 1999 ad oggi, quasi 2mila autorita' regionali e locali di tutta Europa hanno preso posizione contro i rischi di contaminazione transgenica delle colture, specie dopo il ''vuoto'' legislativo lasciato dalla Commissione europea in materia di coesistenza e di responsabilita' in caso di contaminazione. Un movimento in piena crescita, che ha gia' cominciato ad organizzarsi a livello europeo. Risale al 2003, infatti, l'iniziativa apri-pista di Toscana e Alta Austria che, con una dichiarazione comune, dettero vita alla prima Rete Europea delle Regioni Ogm Free cui aderirono 10 Regioni - incluso le Marche - oggi gia' aumentate a 14
Redazione (27/09/2004)
Pubblicato in Ecologia e Ambiente
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