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Comportamento ed evoluzione


Alcuni gruppi sembrano sfidare le leggi della selezione naturale

Se si osserva una folla di esseri umani, per esempio gli spettatori di un qualsiasi evento sportivo, è facile notare individui di ogni tipo e costituzione fisica: non sono sopravvissuti solamente i più adatti. La selezione naturale dipende infatti tanto dal comportamento e dalle condizioni ambientali quanto dal valore fisico. Lo dimostrano due studi sulle lucertole pubblicate sul numero del 25 novembre 2004 della rivista "Nature".
"La gente ha un'idea molto semplicistica di come la selezione naturale modifichi le caratteristiche fisiche", commenta il biologo evolutivo Barry Sinervo. "Questi due studi dimostrano invece la complessità dell'evoluzione. Quando sono coinvolti comportamenti o fisiologie complesse, i risultati della selezione naturale possono sembrare distorti o attenuati se si guardano da un punto di vista ingenuo".
Nel primo studio, il biologo Jean-François Le Galliard e colleghi dell'Università di Oslo hanno mostrato come le condizioni ambientali (per esempio l'abbondanza di cibo) determinino quali caratteristiche si evolvono.
Gli scienziati hanno scoperto che in ambienti ricchi di cibo, la prestanza fisica è di poco vantaggio per la sopravvivenza delle lucertole, mentre in ambienti con scarse risorse, le lucertole dotate di maggior resistenza hanno maggiori probabilità di raggiungere l'età adulta.
Nel secondo studio, il biologo Jonathan Losos della Washington University di St. Louis e colleghi hanno fatto luce sull'imprevedibile ruolo del comportamento nel forgiare il corso dell'evoluzione. Hanno introdotto una lucertola predatrice in sei piccole isole dei caraibi occupate da una specie più piccola: di fronte al nuovo pericolo, le lucertole locali hanno esibito sia un cambiamento di comportamento (cominciando a trascorrere più tempo sugli alberi, dove i predatori non potevano raggiungerli) sia una modifica evolutiva (le generazioni successive avevano gambe più lunghe e corpi più grandi, che i predatori divoravano con maggior difficoltà).

Jean-François Le Galliard, Jean Clobert, Régis Ferrière, "Physical performance and darwinian fitness in lizards". Nature 432, 502-505, doi:10.1038/nature03057 (25 novembre 2004).

Jonathan B. Losos, Thomas W. Schoener, David A. Spiller, "Predator-induced behaviour shifts and natural selection in field-experimental lizard populations". Nature 432, 505-508, doi:10.1038/nature03039 (25 novembre 2004).

Fonte: Le Scienze (01/12/2004)
Pubblicato in Percezione e problemi biotech
Tag: Comportamento, evoluzione
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