Medici senza frontiere, senza cure 95% malati aids nel mondo
A piu di 20 anni dallinizio dellepidemia di Aids, che ha ucciso 20 milioni di persone nel mondo, resta senza terapie piu del 95% dei malati. La denuncia e di Medici senza frontiere (Msf). Alla vi
A piu' di 20 anni dall'inizio dell'epidemia di Aids, che ha ucciso 20 milioni di persone nel mondo, resta senza terapie piu' del 95% dei malati. La denuncia e' di Medici senza frontiere (Msf). Alla vigilia della Giornata mondiale contro l'Aids, che si celebra domani, l'organizzazione umanitaria ricorda che, nei 49 Paesi individuati dall'Oms come i piu' colpiti dal virus dell'Hiv, 'tra i 5 e i 6 milioni di pazienti hanno bisogno urgente di cure''. Eppure, 'appena 187 mila malati (pari a circa il 4% del totale) ricevono i farmaci antiretrovirali, nonostante un anno fa sia stata lanciata dall'Onu l'iniziativa tre per cinque' che puntava a garantire l'accesso ai medicinali a tre milioni di persone entro il 2005''. La risposta, 'gia' troppo debole'', alla pandemia di Aids 'e' strangolata da una serie di ostacoli'', spiega Msf in una nota. Elencando tra i fattori che peggiorano una situazione gia' molto seria anche 'la grave decisione del Governo italiano di non versare la quota promessa per il Global Fund''.
Il problema principale e' pero' che 'dal 1 gennaio 2005, anche i Paesi in via di sviluppo che dispongono di industrie farmaceutiche dovranno applicare gli accordi dell'Organizzazione mondiale del commercio in materia di brevetti farmaceutici'', il che 'ridurra' considerevolmente l'accesso alle versioni generiche di qualita' ed economiche degli antiretrovirali, soprattutto per quanto riguarda le nuove molecole''. E 'l'accordo siglato dai membri del Wto il 30 agosto 2003 per aggirare questo problema - aggiunge l'associazione - e' inapplicabile a causa della sua complessita'''. Non solo. 'Le grandi multinazionali farmaceutiche e alcuni Stati stanno moltiplicando le offensive per restringere la possibilita' di produrre nuovi generici e gettare discredito su quelli gia' esistenti'', prosegue Msf. E 'gli Stati Uniti fanno pressione per ridurre il budget del Fondo Globale per la lotta ad Aids, malaria e tubercolosi a vantaggio degli accordi commerciali bilaterali che privilegiano l'uso di farmaci di marca''. L'esperienza di Msf, che oggi somministra farmaci antiretrovirali a 23 mila persone in 27 Paesi, suggerisce come nelle aree povere sia 'possibile somministrare antiretrovirali gratis semplificando i protocolli terapeutici e il follow-up dei pazienti''. Eppure 'il numero di strutture sanitarie che li somministrano rimane molto scarso, specie nell'Africa sub-sahariana. Inoltre gli investimenti in ricerca e sviluppo sono tutti concentrati sui bisogni dei Paesi ricchi, benche' la maggior parte dei malati viva nel Sud del mondo''. Si pensi solo alla 'totale mancanza di investimenti nello sviluppo di terapie pediatriche, indispensabili per i quasi tre milioni di piccoli malati che vivono nei Paesi piu' poveri, ma poco allettanti per l'industria''. C'e' infine il problema delle resistenze ai farmaci di prima linea, che 'non tarderanno a manifestarsi''. Urgono 'un radicale cambiamento di prospettiva'' e 'una nuova e forte volonta' politica'', conclude quindi Msf.
Fonte: (01/12/2004)
Pubblicato in Medicina e Salute
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