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Una nuova cattedra per vincere i tumori


La Fondazione italiana per la ricerca sul cancro finanzierà il Politecnico

Tanti malati di cancro avranno una speranza in più e magari anche i sani maggiori possibilità di rimanere tali. La facoltà di Medicina dell'università Politecnica delle Marche avrà un corso di Oncologia molecolare già dall'anno prossimo. E un nuovo professore in laboratorio. Andrà ad arricchire il dipartimento di Patologia molecolare e terapie innovative dove sono già una quindicina di docenti, a cui si aggiungono 6 o 7 ricercatori. Istituto «che ha il più grande numero di ricercatori nelle Marche» tiene a precisare il professor Antonio Procopio, patologo. Il nuovo scienziato si aggregherà al centinaio (tra ordinari e associati) della facoltà dorica. Venerdì alle 11 all'aula Magna d'ateneo ci sarà la cerimonia di istituzione del corso a cui parteciperà il professor Umberto Veronesi, direttore dell'istituto europeo di oncologia di Milano che parlerà su Oncologia molecolare: il futuro della ricerca sul cancro”.
Con lui il rettore Marco Pacetti, Giuseppe Della Porta, presidente Firc, e Tullio Manzoni, preside della facoltà. Il corso è interamente finanziato dalla Firc, fondazione italiana per la ricerca sul cancro. «Metterà a disposizione oltre 700 mila euro per 10 anni - specifica il rettore - dopodichè sarà l'università ad accollarsi le spese dello stipendio del nuovo docente. Siamo molto contenti perché in Italia ci sono solo due casi di finanziamento di corsi dall'esterno, la Firc lo ha già fatto a Napoli e Milano». Per sapere chi occuperà il posto di professore universitario di ruolo bisognerà però aspettare l'esito del concorso pubblico nazionale di cui è già partita la procedura per il bando. E se tutto va bene entro la fine dell'anno inizierà il corso. «La Firc ha scelto Ancona - prosegue Pacetti - perché qui esistono le condizioni per sviluppare una ricerca di altissimo livello». Infatti il nuovo docente si unirà ai gruppi di oncologi clinici e biologi. Studierà come e perché le cellule del nostro corpo certe volte fanno le bizze e “impazziscono”, ossia i meccanismi di base che portano alla nascita del cancro, e la possibilità di trovare i farmaci. Altri oncologi penseranno alle cure. Cioè «si occuperà dell'applicazione di nanotecnologie e della post-genomica nello studio dei tumori - specifica Procopio - identificherà i bersagli molecolari, cioè quei geni che possono alterarsi e causare tumori. Ci vorranno 3 o 5 anni per l'applicazione delle terapie e altrettanti per la sperimentazione».

Fonte: Ansa (11/01/2005)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag: Politecnico, Marche, Firc
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