Tumori, ecco la proteina Pokemon chiave per lo sviluppo del cancro
I ricercatori lhanno chiamata Pokemon, prendendo il nome dei mostriciattoli trasformisti del famoso cartone animato. E la proteina chiave per comprendere la progressione dei tumori. La scoperta, che
I ricercatori l'hanno chiamata Pokemon, prendendo il nome dei mostriciattoli trasformisti del famoso cartone animato. E' la proteina chiave per comprendere la progressione dei tumori. La scoperta, che sarà pubblicata domani sulla rivista Nature, offre alla lotta contro i tumori un nuovo e promettente bersaglio per futuri farmaci.
La proteina Pokemon (il cui nome per esteso è "Pok Erythroid Myeloid Ontogenic factor") è stata identificata dall'italiano Pier Paolo Pandolfi, che da dieci anni lavora negli Stati Uniti, nel Memorial Sloan-Kettering Cancer Centre di New York, e da lui stesso descritta in un convegno organizzato dall'Istituto Regina Elena di Roma.
I ricercatori hanno scoperto che le cellule di topo prive del gene che controlla la produzione della proteina Pokemon non si trasformano in cellule malate e non impazziscono, cominciando a moltiplicarsi senza controllo, neppure sotto la spinta dei geni responsabili della crescita tumorale (oncogeni).
Al contrario, quando la proteina è presente in quantità elevate spinge le cellule a trasformarsi, privandole di un gene specifico protettivo contro i tumori.
Alte concentrazioni della proteina Pokemon sono state identificate in molte forme di tumore che colpiscono tessuti diversi: sangue, seno, polmoni, colon, prostata e vescica. Una particolare forma di linfoma, inoltre, può essere diagnosticata sulla base della presenza delle proteina Pokemon all'interno delle cellule.
"La scoperta è estremamente significativa: abbiamo infatti dimostrato che, una volta neutralizzato e bloccato il gene, il processo tumorale si arresta completamente", ha osservato Pandolfi. Molte le attese sulle future ricadute della scoperta sulla terapia: "Quando riusciremo a sviluppare un farmaco contro questo gene, e sappiamo come fare perchè sappiamo come funziona la proteina codificata dal gene, potremo bloccare il processo tumorale", ha rilevato Pandolfi.
Questa nuova fase dello studio è già cominciata, poichè "è in corso lo screening per i farmaci che bloccano la funzione di Pokemon con sistemi automatici e robotizzati che riducono di molto i tempi". Intanto il direttore scientifico dell'Istituto Regina Elena, Francesco Cognetti, ha reso noto che una stretta collaborazione è stata avviata con il gruppo di Pier Paolo Pandolfi.
Fonte: (20/01/2005)
Pubblicato in Cancro & tumori
Tag:
oncogene,
Pokemon
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