USA; cura del 'giorno dopo' per AIDS, esperti soddisfatti

A 24 ore dallannuncio dell approvazione negli Usa della cosiddetta terapia del giorno dopo per lesposizione accidentale al virus Hiv ce soddisfazione, entusiasmo ed il senso di un atto da tempo

A 24 ore dall'annuncio dell' approvazione negli Usa della cosiddetta 'terapia del giorno dopo' per l'esposizione accidentale al virus Hiv c'e' soddisfazione, entusiasmo ed il senso di un atto da tempo dovuto tra esperti ed attivisti americani della lotta all'Aids.
Il 'si' dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta (Cdc) all'uso negli Stati Uniti del cocktail antivirale - gia' utilizzato in Europa ed Australia su individui esposti involontariamente al virus - viene giudicato un ''cambiamento sismico'' nelle politiche statunitensi.
''Nonostante la presenza dell'Amministrazione di governo piu' conservatrice degli ultimi 50 anni di storia, i Cdc hanno avuto il coraggio di emanare un atto di politica sanitaria progressista e saggio'', ha commentato Josh Bamberg del dipartimento della sanita' di San Francisco.
''E' fantastico - ha aggiunto Bamberg - che il servizo sanitario pubblico sia finalmente arrivato a raccomandare che se i cittadini hanno avuto rapporti sessuali non protetti, in cui si e' rotto un profilattico o quant'altro, e' bene che si sottopongono a trattamenti farmacologici immediatamente pur di prevenire il rischio di aver contratto l' Aids''.
I Cdc hanno autorizzato difatti, dopo anni di richieste da parte delle organizzazioni impegnate nella lotta alla sindrome da immunodeficienza acquisita, la prescrizione della combinazione farmacologica a base di Azt e 3TC per le vittime di stupri, incesti, per i consumatori occasionali di droga e come trattamento di emergenza.
Dal 1996 questa terapia era concessa negli Usa solo ai lavoratori della Sanita' che si ferivano con un ago infetto o erano stati accidentalmente esposti a liquidi contagiati.
Nuovi studi hanno convinto i Cdc dell'efficacia del trattamento che va somministrato entro 72 ore dal momento del possibile contagio e viene poi usato per 28 giorni.
''Si tratta in questo modo di fornire una rete di sicurezza necessaria vista la gravita' epidemica dell'Aids - ha dichiarato Ronald Valdiserri dei Cdc - ma sia chiaro che il regime non va considerato come una 'pillola del giorno del dopo' nel modo in cui vengono utilizzati gli anticoncezionali''.
I dati piu' recenti hanno evidenziato, in test su scimmie, una protezione del 100% dalla infezione se la cura viene data entro 24 ore dall'esposizione e del 52% se somministrata entro 72 ore.
La mancanza di una politica sanitaria federale in questo senso non aveva prevenuto alcune amministrazioni locali ad adottare inziative simili a quella appena passata dai Cdc: a New York, e negli Stati del Rohode Island, del Massachusetts e della California il cocktail antivirale altamente attivo era gia' messo a disposizione in caso di contagi possibili per atti occasionali.

Fonte: (24/01/2005)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: Aids, Cdc

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