Recettori olfattivi e disturbo bipolare

La malattia psichiatrica influisce sui livelli neuronali di calcio

Grazie al primo studio che ha esaminato cellule nervose viventi di pazienti con disturbi psichiatrici, i ricercatori del Monell Chemical Senses Center, dell'Università della Pennsylvania e di altre istituzioni hanno osservato le funzioni alterate dei recettori dei neuroni olfattivi di pazienti che soffrono di disturbo bipolare.
Come altri disturbi psichiatrici e neurodegenerativi, il disturbo bipolare ha effetti sui neuroni nel cervello, rendendo difficile studiare le cause neurobiologiche della malattia mentre è in corso. Secondo la biologa cellulare Nancy Rawson, principale autrice dello studio, "gli studi precedenti avevano usato cellule non nervose, come fibroblasti o globuli rossi, per indagare il loro funzionamento nei pazienti che soffrono di questo disturbo.

Ma trattandosi di un disturbo psichiatrico, è necessario comprendere cosa accade nei neuroni".
I neuroni olfattivi, situati in una piccola zona dell'epitelio all'interno del naso, sono cellule che contengono recettori per le migliaia di molecole odorose individuabili dagli esseri umani. Facilmente ottenibili in cinque minuti con una semplice procedura di biopsia, questi neuroni condividono molte caratteristiche con quelli del cervello, il che li rende un utile modello per studiare gli effetti neuronali delle malattie psichiatriche.
Per il loro funzionamento corretto è necessario il calcio: studi precedenti avevano suggerito che eventuali disfunzioni del metabolismo cellulare del calcio fossero un fattore in grado di contribuire al disturbo bipolare. I cambiamenti nella quantità di calcio all'interno dei neuroni potrebbero comunicare ai ricercatori come i nervi rispondono alla stimolazione.
Rawson e colleghi hanno usato una tecnica di fluorescenza per misurare i livelli di calcio basali e stimolati nei recettori olfattivi di 17 pazienti con disturbo bipolare e di alcuni soggetti di controllo. I risultati mostrano che, nei pazienti, la risposta al calcio risulta fortemente ridotta. "Questa scoperta - spiega la ricercatrice - ci consentirà di restringere il campo per identificare il difetto associato al disturbo e per sviluppare nuovi farmaci".

C.-G. Hahn, G. Gomez, D. Restrepo, E. Friedman, R. Josiassen, E. A. Pribitkin, L. D. Lowry, R. J. Gallop, N. E. Rawson, "Aberrant Intracellular Calcium Signaling in Olfactory Neurons From Patients With Bipolar Disorder". American Journal of Psychiatry, 2005, 162 (3).

Fonte: (08/03/2005)
Pubblicato in Biochimica e Biologia Cellulare
Tag: olfatto, calcio

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