Lincei, dannosità di OGM non è dimostrata
La dannosità alimentare degli organismi geneticamente modificati (Ogm) non è stata ancora dimostrata, né il fatto che possano essere causa di modifiche rilevanti ad ecosistemi diversi. Tuttavia lanal
La dannosità alimentare degli organismi geneticamente modificati (Ogm) non è stata ancora dimostrata, né il fatto che possano essere causa di modifiche rilevanti ad ecosistemi diversi. Tuttavia l'analisi dei loro rischi e benefici deve continuare intensamente sia per gli Ogm che per le varietà vegetali convenzionali. Sono le conclusioni cui è giunta la commissione mista delle Accademie nazionali dei Lincei e delle Scienze, riportate nel rapporto "Biotecnologie vegetali: benefici e rischi delle varietà Ogm". La ricerca nel campo delle biotecnologie vegetali deve essere portata avanti con determinazione, a parere dei Lincei. "In considerazione della insostenibilità di alcune forme di agricoltura - si legge nel rapporto - e della multifunzionalità che l'agricoltura esplica, la ricerca per ottenere piante che assicurino produzioni quantitativamente sostenibili, qualitativamente migliori e compatibili con l'ambiente, è da considerarsi positiva, ed è auspicabile che prosegua con rinnovato vigore".
Secondo i Lincei la produzione di Ogm può offrire un valido contributo alla fame nel mondo, "anche se non può affrontare da sola - si legge - le cause della crisi alimentare e dell'indigenza di vasti strati della popolazione mondiale. La fame nel mondo, come la povertà, non è solo una questione di produzione del cibo, ma è anche e, soprattutto, un problema politico, nazionale e globale, di programmazione, di sviluppo agricolo e territoriale, di progresso economico e sociale, di occupazione, di formazione professionale, di capacità tecniche e scientifiche, di equità negli scambi commerciali internazionali". I Lincei ribadiscono inoltre l'importanza degli investimenti pubblici nella ricerca. Gli investimenti, si legge, "debbono tornare ad essere vigorosi, prevalenti e determinanti in ogni campo di studi e di ricerca, nel settore delle biotecnologie vegetali devono urgentemente essere tali da consentire, oltre al riconoscimento giuridico dell'opera dell'ingegno, il perfezionamento delle metodologie di produzione, di sperimentazione, di valutazione, di controllo e di sicurezza d'uso degli Ogm. Infatti, considerata la complessità delle società moderne, i problemi che le stesse devono affrontare - conclude il rapporto - non si risolvono riducendo la ricerca, ma potenziandola".
Fonte: (05/12/2003)
Pubblicato in Percezione e problemi biotech
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