Telethon adotta 7 giovani ricercatori
Venerdì prossimo torna la «maratona» per la raccolta dei fondi
ROMA - Torna la maratona di Telethon. Obiettivo, raccogliere fondi che verranno utilizzati per finanziare ricerche sulla distrofia muscolare e le malattie genetiche. Alle 14 di venerdì 12 dicembre, sulle reti Rai, via alla no stop di 36 ore che porterà nelle case degli italiani la scienza spiegata con parole semplici, cercando di sensibilizzare il pubblico sull’importanza di queste iniziative. L’altr’anno la cifra finale indicata dal numeratore è stata di 23 milioni e 200 mila euro. Si spera di superare quel record. L’edizione alle porte contiene una novità. Sette aziende, tradizionali sponsor di Telethon, hanno deciso di aderire al progetto che consiste nell’adozione di ricercatori già impegnati nello studio delle malattie genetiche. Si tratta di Bnl, Auchan e Sma, Telecom Italia, Poste Italiane, Ferrovie dello Stato e Cartasi. I giovani ricercatori scelti dai partner sono Stefano Bertuzzi, del Cnr di Milano (Bnl); Luca Scorrano, dell’Istituto Veneto di medicina molecolare di Padova (Gruppo Rinascente/Auchan); Alessandra Bolino, del Gaslini di Genova (Rinascente/Auchan); Francesca Fanelli, dell’università di Modena e Reggio Emilia (Telecom Italia); Valerio Orlando, del Cnr di Napoli (Poste Italiane); Luigi Naldini, vicedirettore del Tiget di Milano (Ferrovie dello Stato); Alessandra Boletta del San Raffaele di Milano (Cartasi).
«Il sistema dell’adozione significa aumentare la trasparenza sull’uso dei fondi, rendendo visibili nomi e progetti», spiega il presidente di Telethon, Susanna Agnelli. Sarà possibile donare alle Poste, in piazza, agli sportelli Bnl, attraverso Internet, all’ipermercato o al telefono. Basterà comporre il 412 di Telecom Italia, selezionare 1 e comunicare all’operatore la promessa di donazione. Il servizio è gratuito. Ina-Assitalia contribuisce alla raccolta destinando al fondo di Telethon 5 euro per ogni nuova polizza Vita venduta a dicembre. Tra i partner, anche Rcs. Tifano per Telethon e i ricercatori tutti i pazienti colpiti da malattie genetiche. Ogni scoperta, è un tassello che avvicina gli scienziati alla comprensione completa della malattia e alla messa a punto di una cura. L’ultimo successo in ordine temporale è l’identificazione del gene responsabile della sindrome del Qt lungo, un disturbo cardiaco noto da 4 decenni e caratterizzato da guasti al circuito elettrico del cuore, in particolare il meccanismo della «ricarica» dopo ogni battuta. La sfida è cominciata con la distrofia muscolare, malattia ereditaria che compare nell’infanzia e in età giovanile. Il muscolo si indebolisce, sempre più. Si finisce in carrozzina. Esistono più forme, causate da geni diversi. Una colpisce i cingoli. Quest’anno dei topini curati con cellule staminali modificate hanno ripreso a camminare. «Ai familiari che mi cercano rispondo che in un paio d’anni sapremo se il procedimento funziona sull’uomo e se possiamo partire con la sperimentazione», dice Giulio Cossu, uno dei ricercatori di punta di Telethon.
Fonte: (07/12/2003)
Pubblicato in Analisi e Commenti
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