Telethon, le imprese adottano i ricercatori
Presentata alla Camera l’edizione di quest’anno. Il Presidente Casini: «Non si investe ancora a suff
ROMA - Sette ricercatori “adottati” a distanza come si fa con i bambini del Terzo Mondo. Così, per un anno, altrettante imprese saranno in grado di far arrivare regolarmente nei laboratori gli aiuti economici per portare avanti i lavori. Questa è l’ultima strategia di Telethon per continuare a sostenere la ricerca, per non far sentire soli coloro che hanno scelto di restare in Italia e dedicarsi alla scienza. Un progetto-pilota che vede riunti alcuni tra i maggiori partner di Telethon: Bnl, Auchan e Sma (Gruppo Rinascente), Telecom Italia, Poste Italiane, Ferrovie dello Stato e Cartasì. Ognuno di loro, appunto, avrà come “figlio” un ricercatore già impegnato nello studio delle malattie genetiche: sei sono componenti dell’Istituto Telethon Dulbecco, il settimo è il vicedirettore dell’Istituto Telethon di Terapia genica. «Adottare un ricercatore - spiega la Presidente Telethon Susanna Agnelli - significa non solo impegnarsi dal punto di vista economico ma soprattutto prendersi a cuore le sorti di un progetto ben preciso. Ciò contribuirà ad aumentare ancor più la trasparenza e la responsabilizzazione, rendendo visibili i nomi, volti e progetti di alcuni tra i nostri migliori ricercatori».
Non solo. Anche quest’anno, infatti, l’associazione ha organizzato una maratona tv in programma per venerdì e sabato prossimi. Verranno raccolti fondi da destinare alla ricerca. Per la quale, come ha ricordato il Presidente della Camera Pierferdinando Casini durante la presentazione del progetto «non si investe ancora a sufficienza». «Dobbiamo evitare - ha ricordato Casini - che si allarghi la forbice che ci divide, in questo settore, dai paesi più avanzati. Investire nella ricerca scientifica e biomedica è, per un’impresa, segno di grande civiltà e di profonda coscienza etica. Ma è soprattutto un’azione che consente di mettere in moto un circuito virtuoso, in grado di stimolare e di diffondere su tutto il territorio nazionale il senso della responsabilità sociale di impresa». Gli scienziati sperano in una proposta della quale, lo stesso Presidente Casini, ha scritto sul giornale dell’associazione: la possibilità di destinare, come hanno chiesto vari parlamentari, una quota dell’8 per mille del gettito Irpef alla ricerca.
I fondi che si raccoglieranno durante la maratona, alla quale parteciperanno come sostenitori anche Ina-Assitalia, Tamoil, Anga (i giovani agricoltori della Confagricoltura), Aia (Associazione arbitri italiani)e Artigiancassa, serviranno a lavorare su oltre seimila malattie genetiche conosciute. A finanaziare 1200 ricercatori e a proseguire i successi in laboratorio: più di 120 scoperte scientifiche nei quattordici anni di attività. I ricercatori che verranno adottati lavorano nei campi diversi della genetica: di rigenerazione della retina e delle malattie che portano alla cecità (Stefano Bertuzzi Cnr di Milano), di atrofia ottica dominante (Luca Scorrano, Istituto veneto di medicina molecolare di Padova), dei meccanismi molecolari della malattia di Charcot-Marie-Tooth (Alessandra Bolino Dibit Milano), delle alterazioni di proteine coinvolte nella trasduzione del segnale intracellulare (Francesca Fanelli Scienze bionediche Reggio Emilia), dei meccanismi molecolari che permettono alle cellule di trasmettere alle “figlie” la propria identità (Valerio Orlando Istituto genetica e biofisica Cnr Napoli), della terapia genica (Luigi Naldini Vicedirettore Tiget Milano)e delle malattie del rene policistico (Alessandra Boletta del San Raffaele di Milano).
Fonte: (07/12/2003)
Pubblicato in Analisi e Commenti
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