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Un documento per far decollare le biotecnologie in Italia
Santi (Cnbb), Prodotti Biotech Salvavita Contro Morti Evitabili
Un documento per far decollare le biotecnologie in Italia: individuando i settori strategici, cosi' da stanziare finanziamenti mirati e non a pioggia, e spiegando i temi piu' 'caldi' ai cittadini, cosi' che possano mettere da parte i pregiudizi. Lo ha messo a punto il Comitato nazionale per la biosicurezza e le biotecnologie (Cnbb) della presidenza del Consiglio, con il contributo delle Regioni. ''Il progetto - ha annunciato all'Adnkronos Salute Leonardo Santi, presidente del Cnbb, oggi a Padova durante la prima giornata del Salone delle Bioscienze e delle biotecnologie 'Bionova' - e' di diffondere questo documento il piu' possibile, magari anche utilizzando Internet. Vogliamo che sia uno strumento flessibile. E ci attendiamo il contributo di tutti per perfezionarlo e redigerne presto una versione definitiva''. Secondo i dati 2003 di Assobiotec-Federchimica, l'Italia e' all'ottavo posto in Europa per numero di aziende biotecnologiche (83, con 5 mila addetti e un fatturato annuo di 1,3 miliardi di euro). ''La maggior parte delle imprese e' concentrata al Nord - ha ammesso Santi - ma anche al Sud, per esempio in Sicilia, Sardegna, Campania e Basilicata, esistono realta' promettenti che vanno incentivate.
Per farlo - ha avvertito pero' il presidente del Cnbb - e' necessario identificare dei poli di riferimento e organizzare delle reti, ciascuna dedicata alle diverse attivita' specifiche che coesistono all'interno delle biotecnologie. Solo cosi' sara' possibile erogare fondi nel modo migliore e informare meglio i cittadini sugli aspetti ancora controversi'', tra cui bioetica e Ogm. ''L'innovazione ha bisogno del consenso da parte della popolazione - ha infatti concluso Santi - e il consenso puo' essere ottenuto dando informazioni non solo di parte, ma che siano anche frutto di un confronto costante tra opinoni diverse''.
Dalle biotecnologie farmaci 'su misura' salvavita contro le morti evitabili in ospedale. ''Una ricerca ha dimostrato che negli Stati Uniti almeno 100 mila pazienti ricoverati muoiono perche' i prodotti con cui vengono curati danno risposte diverse da quelle attese''. Ma queste vite potrebbero essere risparmiate grazie alla ricerca biotech, che promette ''terapie personalizzate in base alle caratteristiche genetiche e biologiche di ogni singolo malato''. A ricordate la sfida numero uno della farmacologia moderna e' Leonardo Santi, presidente del Comitato nazionale per la sicurezza e le biotecnologie (Cnbb) della presidenza del Consiglio. Secondo i dati 2003 di Assobiotec-Federchimica, l'Italia e' al sesto posto in Europa per farmaci biotech in sperimentazione. ''Oggi - ha confermato Santi all'Adnkronos Salute - viviamo un momento particolare per la tutela della salute. Le scienze biologiche e biotecnologiche aprono nuove possibilita', su cui pero' occorre riflettere in modo molto responsabile per cogliere al meglio le occasioni che la ricerca ci offre''. In campo terapeutico, con i cosiddetti farmaci 'intelligenti' e personalizzati, ma anche sul fronte diagnostico. ''Grazie alle biotecnologie - ha infatti puntualizzato Francesco Pagano, direttore dell'Istituto veneto di Medicina molecolare - e' possibile leggere nel Dna per arrivare all'origine di alcune malattie e sperare di prevenirle''.
Fonte: (21/04/2005)
Pubblicato in Biotecnologie
Tag:
Biotech,
Cnbb,
Santi,
Biotec%Italia
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