Gli europei devono cambiare mentalità per trarre vantaggio dall'economia sulla conoscenza
Nei prossimi 15 anni si verificheranno cambiamenti così drastici nelleconomia mondiale che lEuropa dovrà reinventarsi se vuole evitare di indebolirsi e di essere divorata dalla cosiddetta "Cind
Nei prossimi 15 anni si verificheranno cambiamenti così drastici nell'economia mondiale che l'Europa dovrà reinventarsi se vuole evitare di indebolirsi e di essere divorata dalla cosiddetta "Cindia", ossia il blocco costituito da Cina e India, che la maggioranza considera l'asse più probabile della futura economia mondiale, come sostiene Jerome C. Glenn, coautore della relazione "State of the Future" (Stato del futuro) e direttore del progetto del millennio del Consiglio americano della United Nations University. Secondo Glenn, esperto di ricerca sul futuro, il QI sta diventando il vantaggio competitivo nell'economia basata sulla conoscenza mondiale. Inoltre, in un mondo che esercita pressioni sempre maggiori sull'ambiente, le conoscenze di cui l'Europa dispone in materia di tecnologie, politiche ed etica ecologiche devono essere immesse sul mercato a livello mondiale. In un'intervista al Notiziario CORDIS, Jerome C. Glenn ha anche invitato gli europei più anziani a mirare ai mercati anziché a un lavoro dipendente. Tenuto conto che la popolazione attiva è in continua diminuzione e che la società tende ad invecchiare in misura crescente, l'Europa deve incoraggiare la popolazione anziana a "crearsi un'occupazione attraverso attività basate su Internet, che possono spaziare dall'insegnamento alla guida turistica", ha spiegato. "Esiste un enorme mercato per il ruolo che i cittadini più anziani possono svolgere nell'economia basata sulla conoscenza", ha affermato Glenn. "L'unica cosa è che sarà un ruolo diverso da quello che comunemente immaginiamo. Le persone più anziane possono guadagnarsi da vivere grazie al loro patrimonio unico di conoscenze. A tale scopo, è indispensabile da parte loro un cambiamento di prospettiva. Le persone anziane devono rendersi conto che il posto di lavoro, anziché cercarlo, devono crearselo". Internet sta ridistribuendo i mezzi di produzione, ha proseguito, e l'Europa deve imparare a usare in modo più efficace strumenti gratuiti quali Google, la posta elettronica e i siti web.
"Hanno il vantaggio di essere economici, in quanto non è necessario possederli o preoccuparsi della loro gestione, non si deve fare altro che usarli", ha affermato Jerome C. Glenn. Secondo l'autore, le persone più anziane dovrebbero pensare a sé stesse in termini imprenditoriali, sfruttare le possibilità offerte da Internet e diventare avatar (icona o rappresentazione di un utente in una realtà virtuale condivisa), consulenti esperti o guide turistiche virtuali. "Internet è un meccanismo autorganizzante per il cervello globale e il sistema nervoso emergente della tecnologia consapevole attraverso un processo di progettazione e di autorganizzazione", ha affermato Glenn. "Nella futura economia basata sulla conoscenza si tenderà verso la teleistruzione, le telenazioni, il telegoverno, i televolontari, la telemedicina. In sostanza, la telematica entrerà in tutti i settori e quelli che non si adegueranno saranno destinati a soccombere per mano della stessa telematica", ha detto scherzosamente. In un'economia globale tutti i settori convergono, ha dichiarato Jerome C. Glenn al Notiziario CORDIS. Nel settore dell'energia, ad esempio, la domanda raddoppierà e forse triplicherà nei prossimi cinquant'anni. I progressi compiuti nel campo della nanotecnologia e della biotecnologia consentiranno di aumentare il grado di efficienza, ma non saranno sufficienti. Jerome C. Glenn suggerisce la creazione di un'organizzazione mondiale per l'energia, potenzialmente guidata dall'Europa, per riunire talenti e risorse finanziarie di imprese, governi e università per attività di ricerca e sviluppo (R&S) ad alto rischio estremamente remunerative per sistemi su vasta scala quali la cattura del carbonio e i satelliti a energia solare. "La scienza e la tecnologia avanzano troppo rapidamente per essere regolamentate, eppure i loro rischi potenziali sono troppo alti per non disciplinarle su scala mondiale", ha aggiunto, indicando un altro settore in cui l'Europa potrebbe anche svolgere un ruolo. L'Europa potrebbe essere la promotrice di un nuovo sistema globale, un'organizzazione scientifica e tecnologica internazionale, ha proposto Jerome C. Glenn. Infine, per potersi contrapporre agli Stati Uniti e al blocco Cina-India, l'Europa potrebbe condurre a livello mondiale le discussioni etiche emergenti attraverso i trattati dell'ONU, le Olimpiadi, le ONG e gli organi di informazione, ha concluso Glenn. Tra gli argomenti figurano il modo etico per intervenire nelle questioni di un paese che rischia di mettere in pericolo i propri cittadini o quelli di altre nazioni; il diritto di modificare la nostra linea genetica in modo che le generazioni future non ereditino la possibilità di sviluppare malattie o disabilità di origine genetica e il diritto di modificare geneticamente noi e le future generazioni per creare nuove specie. "Nell'economia basata sulla conoscenza del futuro, l'Europa non deve diventare una Mecca turistica in espansione che vive del suo passato, ma può sfruttare l'occasione per reinventarsi", ha affermato Jerome C. Glenn. Per leggere il testo completo della relazione "State of the Future", consultare: http://www.acunu.org/millennium/sof2004.html Oppure rivolgersi a: Jerome C. Glenn: E-mail: jglenn@igc.org
Fonte: (27/04/2005)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag:
economia
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