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Studi spagnoli e danesi mettono in guardia dalle staminali adulte


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Se fino ad ora si sosteneva che tra le controindicazioni sull'uso delle cellule staminali embrionali c'era quello di risultare cancerose, questo avvertimento sara' bene includerlo anche per l'uso delle cellule staminali adulte.
Alla conclusione che le staminali adulte possono far sviluppare il cancro sono giunti due studi realizzati separatamente da ricercatori spagnoli e danesi, i cui risultati sono stati pubblicati sulle riviste Cancer Research e su New Scientist.
Gli spagnoli, dell'Universita' Autonoma di Madrid hanno studiato cellule staminali estratte dal tessuto grasso. Le cellule sono state coltivate per un periodo di 8 mesi, durante il quale hanno sperimentato tra le 90 e le 140 divisioni. Quando sono state trapiantate su animali, i ricercatori hanno osservato come le piu' vecchie sviluppavano tumori.
I ricercatori danesi dell'Istituto di Biologia del Cancro hanno indicato, per parte loro, che queste cellule potevano essere divenute cancerose a causa di una duplicazione eccessiva.
Secondo gli esperti le cellule cancerose avrebbero cominciato a produrre un enzima, chiamato telomerase, che gli aveva permesso di continuare a dividersi oltre il normale.
Gli scienziati spagnoli hanno suggerito che il numero massimo di divisioni, o generazioni di cellule staminali, potrebbe essere di circa 60, ma hanno raccomandato la realizzazione di altre ricerche.
Il rischio al momento e' solo teorico, hanno aggiunto i ricercatori spagnoli, visto che gli attuali trattamenti con staminali su uomini utilizzano solo cellule che sono state coltivate per poco tempo fuori dal corpo mano. Ma a breve sara' necessario ottenere una grande quantita' di staminali, partendo da un numero ridotto.
I risultati dello studio spagnolo metterebbero anche in guardia dall'utilizzo di cellule conservate in banche da molti anni, che, appunto, potrebbero non essere sicure.
Il professore Christopher Higgins del britannico Consiglio di Ricerca Medica, ha specificato come le cellule conservate e coltivate per lungo tempo nelle banche di staminali vengono infatti usate solo per le ricerche e non per i trapianti umani, concordando con gli spagnoli nel ritenere utili piu' studi. "Le cellule staminali hanno il potenziale per essere un beneficio enorme per trattamenti clinici, ma, cosi' come avviene con lo sviluppo di altre sostanze e terapie, ci sono questioni di sicurezza che devono essere indagate e risolte".

Fonte: Aduc (05/05/2005)
Pubblicato in Biotecnologie
Tag: staminali adulte, Vescovi
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