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Sesso dei figli?È giusto che scelgano i genitori
James Watson è uno degli scienziati più importanti del ventesimo secolo. Nel 1953, Watson scoprì, assieme allo scienziato britannico Francis Crick, la doppia elica del Dna, il segreto della vita. Da q
James Watson è uno degli scienziati più importanti del ventesimo secolo. Nel 1953, Watson scoprì, assieme allo scienziato britannico Francis Crick, la doppia elica del Dna, il segreto della vita. Da questa scoperta essenziale discende direttamente il progetto genoma del quale Watson è stato il principale ispiratore e il primo direttore, fino al 1992.
Nel 1962 ha ricevuto il premio Nobel per la medicina e nel 1968 ha pubblicato "La doppia elica", un classico della divulgazione scientifica. Il suo ultimo libro, "Dna", ha dimostrato, un paio di anni fa, che il suo stile diretto, acuto e trasparente è ancora in ottima forma. È a Barcellona per ricevere la sua prima laurea honoris causa da un'università spagnola, l'Autonoma. Parla lentamente e si interrompe frequentemente per cercare degli esempi o per approfondire un argomento, seguendo il ritmo del suo respiro affannato.
Come valuta l'esperimento di clonazione terapeutica presentato la settimana scorsa dagli scienziati coreani?
"È un esperimento che dimostra semplicemente che la clonazione terapeutica è possibile e che dunque dobbiamo procedere e vedere fin dove si può arrivare. Ovviamente, questo esperimento non è perfetto. Per esempio, i geni mitocondriali - quelli che stanno fuori del nucleo e che pertanto non appartengono al paziente, ma alla donatrice dell'ovulo - sono presenti, le cellule non sono pertanto un clone perfetto del paziente. Un altro esempio: affinché l'esperimento vada a buon fine, è necessario utilizzare degli ovuli di una donatrice giovane e questo pone un problema etico, perché questa donna potrebbe preferire usarli per avere dei figli. Ma non si tratta di ostacoli insormontabili ed è bene sapere ora che non si trattava di un passo tanto difficile, dopotutto".
Cosa succederà nel suo paese, gli Stati Uniti, se il governo continuerà a non concedere fondi federali per la ricerca con embrioni e cellule staminali?
"Ebbene, lo stanziamento deciso in California (3.000 milioni di dollari nei prossimi dieci anni) sarà probabilmente sufficiente per portare a termine gli esperimenti necessari.
Per quanto riguarda la Gran Bretagna, marcia un paio di anni indietro rispetto ai sudcoreani, in parte perché al momento non c'è nessuno che lavori al progetto, in parte perché non vogliono offendere certo settori della società. È una linea della ricerca che dà luogo a molte polemiche e dobbiamo procedere lentamente, ma sarebbe una stupidaggine rinunciarci. Ho l'impressione che anche i cinesi se ne stiano occupando. Potrebbe essere un campo scientifico dominato dal Lontano Oriente".
Potrebbe succedere?
"Sì, è molto difficile rinunciare a qualcosa che può fare del bene sostenendo che potrebbe essere usata male. La posizione della Chiesa cattolica sulla clonazione potrebbe rivelarsi un grave errore e può portare soltanto a ritardare il progresso della medicina in Europa e negli Stati Uniti. Non sappiamo se la clonazione funzionerà, ma è nostro obbligo tentarci".
È necessario che l'informazione genetica sia confidenziale?
"Una società di New Haven, che mappa la sequenza dei geni in maniera molto veloce, ha chiesto il mio Dna per decifrarlo. Mi hanno detto che ci vorrebbe un anno e che costerebbe un milione di dollari. Ho risposto loro scherzando: 'Mappate pure tutto il mio genoma, tranne il gene dell'apolipoproteina E'".
Cos'è?
"È il gene che indica la predisposizione all'Alzheimer, e io non voglio saperla".
Non vuole saperla?
"No, non voglio saperla. Così posso pensare quello che mi pare. Ed evitare che qualcuno mi venga a dire, ora che ho 77 anni, quali sono le mie potenzialità, perché la verità è... È che generalmente si vogliono sapere le cose che possono migliorare la vita, non quelle invece contro le quali non si può fare niente, se non deprimersi".
Ma le compagnie di assicurazione dicono: se lei conosce i suoi dati genetici, li deve far sapere anche a noi.
"Sì, prima di autorizzare una polizza potrebbero chiedere: 'Lei conosce il suo genoma?' E se uno mentisse e dicesse di no, potrebbero denunciarlo o penalizzarlo quando si scopre l'inganno. Non so, probabilmente le persone dovranno rivelare alle compagnie assicuratrici i loro dati genetici".
Tutti sono d'accordo sull'accettare la selezione genetica degli embrioni quando si tratta di evitare una malattia al proprio embrione. La Spagna ha appena varato una legge che permette di avere un embrione compatibile con un fratello malato per salvarlo. Dove si traccia la linea di demarcazione?
"Non ci deve essere una linea. La decisione spetta ai genitori e ciascuno ha una linea differente. Per esempio, io non vedo un problema nel scegliere il sesso di un figlio, quando una donna ha già, per esempio, tre figli maschi e vuole una figlia femmina".
Sussiste il rischio che si ritorni all'eugenetica?
"Credo che l'eugenetica sia condannata a tornare legata al desiderio di tutti di avere figli i più sani possibili".
Che siano anche più intelligenti?
"Anche questa mi sembra una cosa buona".
Che non siano propensi alle tossicodipendenze o alla depressione?
"È difficile trovare un buon argomento generale contrario all'idea che gli esseri umani possano essere migliori. Naturalmente, in questo momento, ne abbiamo uno ottimo: non sappiamo come farlo. Tutto ciò che possiamo fare per ora è evitare che nascano bambini con malattie terribili. Forse, lei potrebbe pensare che se evitassimo i geni con predisposizione al disturbo bipolare rimarremmo senza geni creativi. Può essere un buon argomento. Ma ogni famiglia che ha avuto a che fare con il disturbo bipolare sa che è una malattia terribile. Non credo che ciò che è bene per una famiglia spagnola o per un'americana lo possano decidere il governo spagnolo o quello americano. È una decisione che spetta alle singole famiglie".
Fonte: (26/05/2005)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag:
Watson,
Chiesa
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