Gravidanza a rischio con fumo passivo
Le tecniche di fecondazione assistita possono far cilecca se il partner di lei fuma. Infatti in uno studio pubblicato sulla rivista europea Human Reproduction e emerso che nelle donne non fumatr
Le tecniche di fecondazione assistita possono far cilecca se il partner di lei fuma. Infatti in uno studio pubblicato sulla rivista europea Human Reproduction e' emerso che nelle donne non fumatrici esposte al fumo del partner il tasso di impianto e quello di gravidanza sono ridotti, e uguali a quelli delle donne fumatrici, nonostante il loro tasso di fecondazione e la qualita' degli embrioni prodotti non sembrino alterati dal fumo passivo. Sulla base dei risultati osservati, riferiscono i ricercatori della McMaster University e del Hamilton Health Sciences, a Hamilton, Ontario, e' evidente che il fumo passivo respirato dall'aspirante mamma, compreso quello che esce dai mozziconi che giacciono non del tutto spenti nel posacenere, probabilmente intaccano la qualita' dei gameti femminili, gli oociti, determinando alterazioni che pero' si manifestano solo dopo la fecondazione riducendo le chance di impianto e gravidanza. Lo studio, spiega il coordinatore dei lavori Michael Neal, ha coinvolto 225 donne che si sono sottoposte alla fecondazione assistita, fumatrici, non fumatrici, non fumatrici con partner fumatore. Il tasso di gravidanza registrato e' del 48% per le non fumatrici, di circa il 19% per le fumatrici e del 20% per le fumatrici passive. Il tasso di impianto dell'uovo fecondato e' del 25% nelle non fumatrici, del 12% nelle fumatrici e nelle non fumatrici con partner fumatori. La qualita' dell'embrione e il tasso di fecondazione non sembrano invece alterati dal fumo. Per quanto serva una nuova ricerca per valicare questi risultati, rilevano gli esperti, essi indicano chiaramente che le donne devono ridurre, o prevenire se possibile, l'esposizione al fumo di sigaretta, specialmente se stanno cercando di concepire un figlio. Gli studiosi sono intenzionati a continuare queste ricerche e anche a scoprire perche', se non vi e' differenza nell'embrione prima dell'impianto tra fumatrici, non fumatrici e fumatrici passive, queste discrepanze compaiono nelle fasi successive. L'ipotesi da loro avvallata e' che il fumo, compreso quello passivo, incida sul gamete materno compromettendo la sua abilita', forse disturbando la proliferazione delle cellule della granulosa che rivestono il follicolo e la produzione dell'enzima aromatasi che produce gli estrogeni.
Forse queste condizioni sono deleterie nelle fasi di impianto e mantenimento della gravidanza. Di certo questo studio indica che anche l'oocita, come lo spermatozoo, risente del fumo e dell'esposizione passiva. Purtroppo finora studiare gli effetti di sostanze tossiche sugli oociti non e' stata impresa facile perche' questi gameti, a differenza degli spermatozoi, non sono facilmente reperibili e sono piu' preziosi perche' ogni donna ne possiede un numero limitato. Ma novita' potranno arrivare dalle prime colture in vitro di follicoli ovarici, concludono gli esperti anticipando che ci stanno gia' lavorando nei loro laboratori.
Fonte: (27/05/2005)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag:
Gravidanza,
fumo
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