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Su internet il database degli Ogm la mappa delle contaminazioni


Greenpeace e GeneWatch annunciano il progetto online

Arriva su internet la mappa delle contaminazioni da Ogm. Il progetto del primo registro mondiale della contaminazione da prodotti geneticamente modificati è stato lanciato da Greenpeace e dalla britannica GeneWatch. Sul sito GmContaminationRegister risultato della collaborazione tra le due organizzazioni no profit, si possono conoscere i dettagli di tutti i casi noti di contaminazione da Ogm di cibo, mangimi, semi e piante selvatiche nel mondo.
"Nessun governo o agenzia internazionale" sottolinea Federica Ferrario, della campagna Ogm di Greenpeace "ha creato un registro pubblico degli incidenti o degli altri problemi associati alle colture Ogm.
Non si può chiudere un occhio quando si ha a che fare con il biotech che implica un rilascio incontrollato di organismi viventi nell'ambiente".
"Dalla loro introduzione nel 1996, gli Ogm" secondo quanto riferito da Greenpeace "hanno causato 62 incidenti legati alla contaminazione da Ogm illegali o senza etichettatura, in 27 Paesi di cinque continenti. E questi sono solo gli incidenti di cui si è venuti a conoscenza".
"Lanciamo oggi questo registro mentre i governi si incontrano a Montreal per decidere sul regime di responsabilità internazionale per le colture Ogm. Se non si prendono delle misure concrete in questo senso, gli Ogm saranno completamente fuori controllo", afferma Ferrario.
Greenpeace rende noti i dati contenuti nel sito: scorrendo il registro, rivela l'associazione, si scopre che il maggior numero di casi di contaminazione da Ogm si è registrato negli Stati Uniti (11 incidenti). La contaminazione da mais "Starlink" si è verificata in sette Paesi: Stati Uniti, Canada, Egitto, Bolivia, Nicaragua, Giappone e Corea del Sud.
Il rilascio illegale di Ogm nell'ambiente o nella catena alimentare, prosegue Greenpeace, è avvenuto in India (cotone), Brasile (cotone e soia), Cina (riso), Croazia (mais), Germania (papaia) e Thailandia (cotone e papaia). Sei casi di effetti collaterali negativi in agricoltura sono stati riportati, inclusa la diffusione di erbe infestanti resistenti agli erbicidi.

Fonte: LaRepubblica (02/06/2005)
Pubblicato in Ecologia e Ambiente
Tag: contaminazioni, ogm
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