Kyoto, sì agli alberi Ogm contro l’inquinamento
La Conferenza: libertà sull’uso di piante transgeniche per ridurre l’anidride carbonica. L’Italia è
MILANO - Tra un accordo sull’uso delle foreste come assorbitori di anidride carbonica (il gas che riscalda l’atmosfera), e una conferenza sull’idrogeno come vettore energetico del futuro, la nona conferenza climatica mondiale (Cop 9) è arrivata alle ultime battute. Oggi inizia il segmento ministeriale che andrà avanti per tre giorni, con la partecipazione di ministri dell’Ambiente e dell’Energia di 188 Paesi del mondo, chiamati a discutere e votare il documento conclusivo. Al gran finale, venerdì prossimo, potrebbe intervenire anche il presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
ASPETTANDO IL MIRACOLO - Quali altri risultati potrà vantare, se non la ratifica del Protocollo di Kyoto, bloccata dall’attendismo russo, la Cop 9 milanese? La domanda, che abbiamo rivolto al ministro dell’Ambiente Altero Matteoli, ha una risposta forse eccessivamente ottimistica. «Un miracolo dell’ultimo momento è sempre possibile. Perché escludere un sì di Mosca? Io non ho smesso mai di sperarci». Ma poi è lo stesso Matteoli ad ammettere che un sì immediato è improbabile: «L’adesione di Mosca arriverà, ne sono certo.
Dovremo pazientare, evitando, nel frattempo, di esercitare una pressione psicologica eccessiva, che alla fine potrebbe infastidire il governo russo».
SOSTENIBILITA’ - In attesa del miracolo russo, la Cop 9 ha affrontato il capitolo dei «clean development mechanism» (Cdm), cioè dei progetti che i Paesi industrializzati possono realizzare in quelli in via di sviluppo per aiutarli a crescere in modo sostenibile; e in particolare il finanziamento di «sinks forestali», nuove foreste realizzate con l’intento di assorbire anidride carbonica.
OGM? LIBERA SCELTA - «L’accordo sulle foreste ha tre elementi caratterizzanti - spiega il professor Riccardo Valentini, negoziatore scientifico -. Per essere conteggiate fra i crediti che un Paese potrà vantare, le foreste dovranno essere state realizzate dopo il 1990. Potranno essere vantate a credito per 60 anni. E, soprattutto, i Paesi sono liberi di rinunciare a piantumazioni con specie Ogm, aliene e invasive». E il ministro Matteoli precisa: «L’Unione europea e l’Italia escludono di poter acquisire crediti con foreste Ogm».
IDROGENO E GAS - Fuori dal Protocollo Kyoto, ma dentro la Convenzione sui cambiamenti climatici a cui ancora aderiscono, gli Usa, per bocca del vice ministro dell’energia David Garman, hanno illustrato ieri un progetto da 1,2 miliardi di dollari per lanciare l’idrogeno come vettore energetico del futuro. Ma lo stesso premio Nobel Carlo Rubbia, intervenuto a una tavola rotonda, si è espresso con cautela sui tempi e i costi di questa transizione, indicando nelle energie rinnovabili, e in particolare nel solare termodinamico, un’alternativa pulita a più breve scadenza. Sempre sul fronte energetico, è stato annunciato un accordo fra Eni e Ministero dell’Ambiente per costruire in Nigeria una centrale da 450 megawatt utilizzando gas naturale locale oggi disperso in atmosfera.
Fonte: (11/12/2003)
Pubblicato in Ecologia e Ambiente
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