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Il genoma di un parassita letale


La malattia uccide milioni di capi di bestiame nellAfrica centro-orientale

Un'innovativa collaborazione fra i ricercatori di due continenti è culminata in uno studio, pubblicato sulla rivista "Science", che potrebbe consentire di sviluppare nuovi metodi per trattare o prevenire la febbre della Costa Orientale. La malattia, che uccide un milione di capi di bestiame l'anno nell'Africa centrale e orientale, ha avuto un impatto devastante in aree rurali come le comunità tribali Maasai in Kenya, dove il bestiame svolge un ruolo fondamentale nelle società e nelle economie locali. La febbre è causata dal parassita Theileria parva, il cui genoma è stato analizzato nello studio ora pubblicato.
La ricerca è il risultato di un'insolita collaborazione durata cinque anni fra il The Institute for Genomic Research (TIGR) di Rockville, negli Stati Uniti, e l'International Livestock Research Institute (ILRI) di Nairobi, in Kenya.
La partnership ha arricchito la qualità della ricerca scientifica africana, aiutando i ricercatori a comprendere meglio il parassita e la malattia da esso provocata. Inoltre, l'insolita biologia del parassita può aiutare a far luce su alcuni aspetti dei tumori umani.
La febbre della Costa Orientale, endemica in diversi paesi dell'Africa, era stata riconosciuta come una malattia parassitica per la prima volta circa un secolo fa. Il primo a descrivere il parassita e a provare a sviluppare un vaccino era stato il microbiologo tedesco Robert Koch. "Il parassita ha la stupefacente capacità di indurre un tumore delle cellule del suo ospite in maniera reversibile", spiega Vish Nene, uno degli autori dello studio. "Ci sono chiari legami con la biologia dei tumori negli esseri umani".

Fonte: Le Scienze (06/07/2005)
Pubblicato in Genetica, Biologia Molecolare e Microbiologia
Tag: Theileria, parassita, genoma
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